I Giochi senza cinque cerchi

Quando si parla di eventi internazionali multisportivi il pensiero va subito alle Olimpiadi. Ed è normale sia così, dato che si tratta della massima manifestazione di questo genere. Le rassegne a cinque cerchi, tuttavia, da 44 anni a questa parte hanno anche una sorellina minore. Meno conosciuta, ma comunque esistente e in crescita. Parliamo dei World Games, in corso in questi giorni in Cina, a Chengdu. Ma cosa sono esattamente questi Giochi? Che sport comprendono? Chi li organizza e come? Facciamo un po’ di chiarezza.
Un trampolino di lancio
Cominciamo da qualche cenno storico. I World Games sono nati nel 1981 a Santa Clara, in California, prendendosi subito il secondo posto in qualità di maggior evento multisportivo globale. Lo scopo della loro creazione è stata quella di raccogliere gli sport e le discipline non presenti nel programma olimpico. I Giochi vengono organizzato ogni quattro anni, come le Olimpiadi, e si muovono sotto l’egida dell’International World Games Association (IWGA), riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale. L’evento dura undici giorni e si svolge l’anno successivo alle Olimpiadi estive. La filosofia della manifestazione è stata chiara sin dalla sua fondazione: utilizzare infrastrutture esistenti o temporanee, senza obbligo di nuovi palazzetti permanenti. Si tratta di un fattore determinante nella selezione e nella composizione degli sport e degli eventi in programma. La selezione degli atleti avviene invece direttamente tramite le federazioni internazionali, qualora i criteri di qualificazione siano stati rispettati, a differenza delle edizioni a cinque cerchi per cui è il comitato olimpico nazionale che fa la cernita dei rappresentanti.
I World Games rappresentano una vetrina estremamente importante per sport spesso poco visibili e conosciuti. Negli ultimi decenni, infatti, diverse discipline inserite in questi Giochi sono poi approdate nel programma olimpico. La manifestazione è dunque diventata con il tempo un vero e proprio trampolino di lancio verso i cinque cerchi. Ne sono un esempio lampante il karate (introdotto a Tokyo 2020), il taekwondo (presente a Seul 1988 e Sydney 2000), il softball e baseball (inseriti dal 1996 al 2008 e poi di nuovo a Tokyo), l’arrampicata sportiva (lanciata a Tokyo), lo skateboard (partito da Tokyo) e infine il trampolino elastico (introdotto a Sydney). Insomma, quando un’edizione olimpica vuole innovarsi, attinge sempre dalle idee proposte tre anni prima ai World Games.
Una grande varietà sportiva
Quella in corso è la 12. edizione. Inaugurata lo scorso 7 agosto, si concluderà domenica con la consueta cerimonia di chiusura. È la prima volta che la Cina ospita l’evento, che torna al ciclo quadriennale dopo lo slittamento dell’edizione 2021 a causa della pandemia. A prendere parte alla manifestazione ci sono circa 4.000 atleti, provenienti da 118 nazioni e impegnati in 256 eventi a medaglia distribuiti su 34 sport. Lo slogan ufficiale per questa edizione è «Boundless Sports, Countless Wonders» (ovvero sport senza limiti, infinite meraviglie), mentre le mascotte che la rappresentano sono ispirate alla biodiversità. Un panda gigante e una scimmia dal muso dorato. Tra gli sport in lizza ve ne sono di conosciuti, di nicchia e di piuttosto curiosi. Solo per citarne alcuni, in Cina sono presenti il lacrosse, la corsa d’orientamento, gli sport aerei quali paracadutismo e parapendio, il biliardo sportivo, il frisbee, la danza sportiva con il rock ‘n’ roll, la salsa e il latino-americano e il sambo (arte marziale). Debuttante è invece per esempio il cheerleading, mentre discipline come lo squash e il lacrosse a sei maschile verranno riproposte a Los Angeles nel 2028. Oltre a quelli ufficiali, la città ospitante – in accordo con l’IWGA – può invitare fino a un massimo di cinque altri sport. Infine, a côté ci sono anche quattro para-discipline.
La Svizzera punta in alto
E la Svizzera? La delegazione rossocrociata è particolarmente attiva in questa edizione. A Chengdu ha inviato 101 atleti (53 uomini e 48 donne) impegnati in 12 sport e 34 eventi. Finora, gli elvetici hanno conquistato 4 ori e 3 argenti. I successi includono due ori di Simona Aebersold (corsa d’orientamento), un oro di Ricardo Rancan (corsa d’orientamento), e un oro di Elena Quirici (karate). La squadra maschile e quella femminile di tug of war hanno invece vinto l’argento. Secondo gradino del podio, infine, anche per Natalia Gemperle (corsa d’orientamento). Nell’ultima edizione tenutasi a Birmingham nel 2022, gli atleti svizzeri hanno ottenuto ottimi risultati, conquistando cinque ori, quattro argenti e tre bronzi. Bottino che aveva fatto rima con un 15. piazzamento nel medagliere complessivo. Lo scopo, va da sé, è che quest’anno si possano superare le cifre di quattro anni fa.
In generale per molti atleti partecipare ai World Games rappresenta l’apice della carriera. I Giochi sono dunque vissuti come un’enorme occasione, nonché come una grande festa.