Calcio

Il Lugano, Babic e una brutale aggressione da dimenticare

In marzo, l'ultimo acquisto bianconero era stato protagonista di un violento attacco a San Gallo
Massimo Solari
03.07.2022 15:42

Punteremo solo su «giocatori pronti». Così il coordinatore sportivo del Lugano, Carlos da Silva, aveva apparecchiato il mercato estivo del club. E gli arrivi di Ousmane Doumbia (dallo Zurigo) e Lukas Mai (dopo una buona stagione in Zweite Bundesliga) avevano già consolidato questa tesi. Con l’arrivo di Boris Babic dal San Gallo, ecco dunque il terzo indizio, a riprova della strategia bianconera. Il 24.enne puntellerà l’attacco di Mattia Croci-Torti. Aggrapparsi al solo Zan Celar, d’altronde, non era sostenibile. A maggior ragione se il bomber dovesse venire ceduto. Babic, in tal senso, fungerà da principale riserva dello sloveno o da suo eventuale sostituto. Il tutto, va precisato, dopo una stagione complicatissima.

Una notte terribile

Già, chi si appresta a sbarcare a Cornaredo è reduce da un campionato difficile. Appena otto presenze e un solo gol con il club biancoverde, che Babic ha per altro deciso di lasciare con un contratto ancora valido per un anno. Nonostante una preparazione iniziata nel migliore dei modi - due gol nelle amichevoli contro Thun e Monaco -, la punta elvetica non rientrava più nei piani del San Gallo. Non si spiegano altrimenti gli acquisti - annunciati nelle scorse ore - di due elementi offensivi: Chadrac Akolo ed Emmanuel Latte Lath. Di più: la convivenza tra Babic e la realtà sangallese non era più possibile. Lo scorso marzo, il giocatore era infatti stato aggredito brutalmente all’esterno di un esercizio pubblico della città. Per lui naso e mascella rotti , un inevitabile ricovero in ospedale e un fascicolo aperto dalla Procura cantonale. E a proposito di infortuni. Al Kybunpark - dov’era giunto nel 2016 -, l’attaccante ha vissuto due fasi distinte. Separate dalla rottura del legamento crociato del ginocchio che lo ha costretto ai box dal febbraio all’ottobre del 2020. In precedenza Babic aveva offerto prestazioni convincenti, in particolare in avvio di stagione 2019-20 quando erano arrivati 7 gol in 14 partite. Nell’ultimo anno e mezzo Babic ha invece faticato tremendamente. Di qui la grande voglia di riscatto che lo accompagnerà in Ticino.

L’esterno tanto cercato

Va da sé, con l’ex San Gallo il club bianconero non ha piazzato un colpaccio. Quello, semmai, sarà concretizzato a ore. Sì, la pedina offensiva fortemente voluta da Mattia Croci-Torti dovrebbe firmare già oggi. E parliamo di un esterno, in grado di supportare la prima punta in un ipotetico terzetto completato da Mattia Bottani e il citato Celar. Sul fronte trasferimenti, il Lugano necessita inoltre di altri due profili. Da un lato un terzino destro, in grado di rimpiazzare il titolare Arigoni. I nomi caldi? Il 20.enne Daniel Leo (cresciuto nel Team Ticino e reduce da una discreta stagione con la Juventus U23 in serie C) e il 19.enne Albian Hajdari (pure di proprietà della Juve e l’ultimo campionato in prestito al Basilea).

Il Crus vorrebbe inoltre rinforzare e dare profondità alla squadra con un centrocampista. A oggi, val la pena ricordarlo, il tecnico può fare affidamento sui soli Doumbia, Sabbatini, Belhadj e Durrer, con quest’ultimo più volte schierato quale terzino destro nei test pre-campionato. Le strade di Guidotti e del Lugano, oltretutto, sono destinate a separarsi.

Correlati