Il Lugano è tornato, ecco il pagellone del girone d'andata: Papadopoulos top, Alioski flop

Saipi 4
L’inizio è disastroso, per prestazioni (l’eliminazione in Coppa è la sua macchia più grande) e attitudine (vedasi il gran rifiuto di San Gallo). Il finale di 2025, invece, lo esalta.
Von Ballmoos 5
Il suo arrivo, appunto, mette in naftalina e scuote Saipi, contribuendo a ridare solidità alla difesa. I suoi interventi valgono diversi punti. Peccato per l’infortunio. L’ennesimo.
Zanotti 4,5
L’estate è da incubo, perché la squadra non gira, lui si fa male e i piani per trasferirsi all’estero vanno all’aria. Rientra a ottobre, con la consueta spinta e le solite imprecisioni. E il Lugano riprende quota.
Mai 4,5
Qualche esitazione di troppo, talvolta pagata cara. Ma nel complesso convince per pulizia e qualità in impostazione.
Papadopoulos 5
Leader costante e senza paura. E uomo gol. Eccolo, il miglior bianconero del girone d’andata. Perderlo farebbe malissimo.
Marques 4
Da riserva a soldatino in prima linea. Non delude, e però raramente riesce a fare la differenza.
Alioski 3,5
Si frattura il perone mentre stava tornando su discreti livelli: una beffa. Considerate le premesse e le speranze che ne avevano accompagnato il come back in Ticino, tuttavia, costituisce il flop della prima parte di stagione.
El Wafi 3
Inadeguato. Ogni volta che riceve una chance per dimostrare il contrario. Non mancherà.
Brault-Guillard 3,5
Davvero poco utile alla causa. In assenza di Zanotti, non a caso, Croci-Torti gli preferisce il mancino Marques.
Kelvin 4
Tre opportunità. Spreca la prima, all’esordio, sfrutta le ultime due.
Grgic 4,5
Pur concedendosi delle pause, raramente tradisce in cabina di regia. Figuriamoci dal dischetto.
Bislimi 4,5
Grande volume di gioco e buona visione. Ma per responsabilità (l'estate, a proposito, è da fantasma) e potenziale è chiamato a lasciare ancora di più il segno.
Belhadj 3,5
Non segna più. E, nel complesso, compie diversi passi indietro rispetto a un anno fa. I problemi fisici patiti in avvio di preparazione non siano una giustificazione.
Doumbia 3,5
Un oggetto estraneo. Oramai.
Dos Santos 4
A livello contabile, ripaga la fiducia del Crus più di altri. Ma non è un vero trascinatore e, men che meno, un 10 di cui invaghirsi.
Cimignani 4,5
Seppur senza stregare, riesce a emergere. Plasma reti belle e pure pesanti.
Mahou 4
A differenza di «Cimi», incide troppo poco in proporzione al minutaggio e agli ordini di marcia che riceve.
Steffen 3,5
L’altro flop, non ci piove, va affiancato al suo nome. Al netto del sussulto finale, i numeri in Super League sono un pugno allo stomaco. Anche se a rompersi, purtroppo per lui, sono le costole
Bottani 3,5
Comparsa generosa. Ma comunque comparsa, anche per colpa dell’inaffidabilità del suo corpo.
Cassano 3,5
Una notte da FantaClaudio, a Thun. Per il resto, spessore alla mano, tanta panchina.
Behrens 4
Sei gol, tanto lavoro sporco e una tecnica mediocre. Non è un buco nell’acqua, no. Però era lecito aspettarsi qualcosina di più.
Koutsias 3,5
Deve ritrovarsi. I gol contro San Gallo e YB, oltre alla spallata della Stockhorn Arena, non possono ad ogni modo essere minimizzati.
Duville-Parsemain 3
Riesce nell’impresa di far rimpiangere Vladi. E, quasi quasi, Przybylko. Probabilmente partirà.
Hajdari, Kendouci, Maslarov e Pihlström S.V.
Croci-Torti 4,5
Rinasce ad autunno, confermandosi tecnico di prim’ordine. Ma limitarsi ai progressi in campionato e scordare i fallimenti subitanei in Europa e Coppa, non sarebbe corretto. Rispetto alle scorse stagioni, poi, la sua proposta di gioco stuzzica meno testa e pancia.
La società 4
Se allenatore e squadra faticano a entusiasmare per troppo tempo, è perché il mercato estivo si rivela poco oculato. Le mosse Vailati, Salzarulo e von Ballmoos, però, sono felici. Quanto l’aver confermato il Crus. Attendiamo il salto di qualità

