Calcio

Il Lugano finisce k.o. contro il Thun, ma a tenere banco è sempre il mercato

A Balerna, al termine di un' amichevole durata 120’, i bianconeri sono stati sconfitti per 4-2 dai bernesi, futuri avversari nella prima di campionato - Le attese cessioni di peso non sono ancora arrivate, i primi impegni ufficiali, però, sono ormai alle porte - Per Croci-Torti: «Sono cose che succedono a tutti»
©CdT/Gabriele Putzu
Alex Isenburg
12.07.2025 06:00

Pur trattandosi di una semplice amichevole, qualche preoccupazione, dopo la prima mezz’ora di gioco, c’è effettivamente stata. Poi, però, con il passare dei minuti il Lugano è cresciuto e - malgrado non sia riuscito a ribaltare le sorti del confronto, chiusosi sul 4-2 in favore del Thun - può tutto sommato ritenersi soddisfatto del test svoltosi a Balerna. «Sicuramente - ha riconosciuto al termine del match l’allenatore dei bianconeri Mattia Croci-Torti - i primi minuti non mi sono piaciuti. Il livello di aggressività dei bernesi - il medesimo che ritroveremo pure in campo europeo - è stato altissimo, mentre noi non eravamo pronti».

«Bene i nuovi acquisti»

Nell’ambito di una sfida racchiusa in quattro tempi da 30’ l’uno, i bianconeri inizialmente hanno sofferto parecchio la fisicità della compagine di Mauro Lustrinelli. Il Thun, infatti, è stato capace di sfruttare uno (dei tanti) svarioni commessi in fase difensiva dal Lugano per passare in vantaggio con Ibay. Sugli sviluppi di due calci d’angolo sono poi arrivati il secondo e il terzo gol dei bernesi - intervallati dall’autorete di Bürki - che non sono andati giù al Crus. «Incassare due reti del genere su palla ferma significa non essere concentrati. È meglio, tuttavia, che situazioni di questo tipo accadano ora. Le amichevoli, d’altra parte, servono a questo: ci permetteranno di rimediare e capire che così non si può andare avanti».

Per il tecnico momò, comunque, sono stati diversi anche gli spunti positivi: «Sì, è importante aver garantito ad almeno il 70% della rosa un’ora di gioco. Un clima così caldo, inoltre, è una buona preparazione per gli impegni futuri». Un altro aspetto soddisfacente, per l’allenatore bianconero, riguarda le prestazioni inscenate da Damian Kelvin e Alexandre Duville-Parsemain. «Mi sono piaciuti, il loro è stato un segnale soprattutto di stampo atletico: possono far parte di questa squadra». Kelvin, in particolare, è stato brillante in una ripresa in cui - dopo il bel gol timbrato da Koutsias - il Thun non si è sostanzialmente più fatto vivo sino al gol, giunto nel finale, di Rastoder.

La gestione di Hajdari

All’andata del secondo turno di qualificazione in Europa League, così come al debutto in campionato - previsto tra l’altro proprio contro il Thun - manca sempre meno e a tenere banco, allora, non può che essere nuovamente il mercato. Già, perché le attese cessioni di peso non sono ancora arrivate e il Lugano rischia quindi seriamente di doversi ridisegnare nel corso dell’estate. Croci-Torti, però, non pare allarmato. «Sono dinamiche che appartengono a un mercato ancora lungo. Tante volte, lo ricordo, il campionato è stato deciso da delle trattative concluse solamente in agosto. Noi sappiamo - sia in entrata sia in uscita - quello che potrà accadere, l’importante sarà farsi trovare pronti. Non dobbiamo fasciarci la testa a metà luglio - ha rassicurato il mister - dobbiamo essere molto lucidi. Non bisogna preoccuparsi ma tenere sempre accesi dei piccoli campanelli d’allarme».

Per il Crus, dunque, lo scenario attuale non è diverso da altre situazioni vissute in passato. «Durante ogni sessione, sia estiva sia invernale, escono voci di mercato che destabilizzano l’ambiente. È un qualcosa che capita ovunque e che io stesso h o sperimentato ogni stagione da quando sono a Lugano. Non ci nascondiamo: sono cose che succedono, non abbiamo nessun problema nel riconoscerlo. Basta accettarlo». Come gestire, allora, i possibili partenti? «Gli allenamenti - ha risposto il mister - parlano chiaro: mi fido di coloro che si allenano al 100%». In mente balza subito il nome di Hajdari, che ieri non è sceso in campo. La sua esclusione, ci ha confermato il Crus, è dovuta proprio alle vicissitudini di mercato. «Ci troviamo allo stesso punto dell’anno scorso. In quel caso - ha ricordato - il giocatore aveva deciso di rimanere e fino a marzo la sua stagione era stata ottima. Dopodiché, invece, non era più riuscito a performare come volevamo».

«Cluj nettamente superiore»

L’andata tra Paksi e Cluj - tenutasi in terra ungherese e valida per il primo turno di qualificazione in Euroap League - si è conclusa sul punteggio di 0-0. Un pareggio a reti inviolate che, dunque, mantiene il Lugano sulle spine in vista del doppio confronto che i bianconeri dovranno affrontare il 24 luglio a Thun e il 31 luglio in trasferta. Per Mattia Croci-Torti, tuttavia, «il Cluj ha disputato un’ottima partita. Mi aspettavo, insomma, una vittoria da parte dei rumeni, poiché sono una squadra nettamente superiore».

Al tempo stesso, però, il Paksi non va sottovalutato. «Difendono veramente strenuamente - ha proseguito il tecnico momò - e squadre di questo tipo possono fare la differenza». Soltanto giovedì prossimo i bianconeri conosceranno i propri rivali, ma il mister ha già le idee in chiaro. «Sono evidentemente due avversari completamente diversi da affrontare. Per quanto ci riguarda - ha chiosato il Crus - è stato importante mettere dei minuti nelle gambe, poiché chiunque ci tocchi affrontare avrà già disputato dei match ufficiali».

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