La finale

Il Manchester City è campione d'Europa

Alla squadra di Pep Guardiola basta una rete di Rodri per superare un'Inter generosa e sfortunata – Dimarco: «Dispiace aver perso la partita più importante» – Inzaghi: «Onore ai nostri ragazzi e ai nostri tifosi»
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Red. Online
10.06.2023 22:58

La notte di Istanbul è dolce, dolcissima per il Manchester City. Capace di battere 1-0 un'Inter davvero straordinaria per quantità e qualità e di conquistare la sua prima Champions League. Non solo, gli inglesi hanno firmato il treble ovvero la tripletta Champions-FA Cup-Premier League. Complimenti. Parentesi: all'Atatürk c'è stata gloria anche per la Svizzera con Akanji.

Impaurito, forse. Sicuramente imballato. Fatto sta che il Manchester City, nel primo tempo, ha faticato e non poco a imporre il proprio marchio alla partita. Palesando, fra l'altro, non pochi limiti in fase di impostazione a immagine di Ederson, il portiere, autore di alcuni disimpegni da codice penale. Gli inglesi, di fatto, pur alzando il ritmo nella seconda metà di frazione hanno prodotto una sola occasione degna di nota: un'imbucata di Haaland con tiro incrociato ottimamente respinto da Onana. L'Inter? Solida, determinata, sul pezzo. Capace di pressare alto il City e, soprattutto, di fare gioco alla bisogna. 

Un canovaccio, questo, ripetutosi anche nella ripresa, con i nerazzurri ancora più ficcanti fra le linee e perfino spreconi: Lautaro, abile a sfruttare uno svarione dell'elvetico Akanji, purtroppo per lui e per l'Inter ha preferito calciare da posizione impossibile invece di crossare per Brozovic, solo in area. Sia quel che sia, una finale che i bookmaker indicavano chiaramente a senso unico – con vittoria del City – con il passare dei minuti è diventata una faccenda seria, anzi serissima. E meno chiusa, se pensiamo agli ampi spazi venutisi a creare dopo l'ora di gioco.

La svolta è arrivata al 68', con un'azione manovrata del City – cominciata da Akanji – che ha trovato in Rodri il finalizzatore perfetto. Onana, bontà sua, nulla ha potuto sulla staffilata sinonimo di 1-0. Finale indirizzata, dunque? Più o meno. Anzi, non proprio visto che l'Inter, subito dopo, ha avuto una doppia occasione colossale con Dimarco: il primo colpo di testa ha sbattuto sulla traversa, il secondo ha centrato Lukaku nel traffico. Incredibile. Quindi, è stato il turno di Foden – con una magia – liberarsi e cercare il colpo del kappaò in favore del City. Se il primo tempo è stato più contratto, la ripresa ha sicuramente scaldato di più i cuori e gli animi dei tifosi. Proprio per i tanti capovolgimenti di fronte. All'89', altro giro e altra clamorosa occasione per l'Inter: capocciata di Lukaku e miracolo, letteralmente miracolo, di Ederson sulla linea di porta. Il portiere del City è stato decisivo pure all'ultimissimo secondo, sull'ultimissimo corner.

Alla fine, il risultato ha premiato il Manchester City. Ma l'Inter è stata grande, se non grandissima, nel rivaleggiare ad armi pari. Sfiorando un'impresa titanica. Fronte City, invece, non resterà che aspettare di capire se davvero i fratelli Liam e Noel Gallagher, tifosissimi della squadra, riformeranno gli Oasis per festeggiare la vittoria.

Reazioni

Il primo a presentarsi nel post partita, fra gli interisti, è stato Federico Dimarco: «Resta solo tanta delusione, ce la siamo giocata alla pari col City» le sue parole. «Dispiace aver perso la partita più importante. Questa squadra era stata costruita per vincere la Champions. E siamo entrati in campo per quello stasera. Sono orgoglioso di questo gruppo perché ha dato tutto in campo».

«Siamo orgogliosi di quello che la squadra ha fatto» ha detto, dal canto suo, il presidente nerazzurro Steven Zhang. «Nello sport c'è anche la sconfitta, ma stasera l'Inter ha dimostrato di non essere seconda a nessuno. Abbiamo dimostrato di aver meritato questa finale, prima di stasera tutti pensavano non ci fosse partita e che noi fossimo l'underdog. Abbiamo messo fondamenta forti, varranno per il futuro».

«Abbiamo fatto una grande gara, dobbiamo essere orgogliosi e non cercare i se e i ma» l'analisi, a caldo, di Simone Inzaghi. «Meritavamo di più, i ragazzi devono essere orgogliosi appunto perché hanno disputato una partita straordinaria» ha aggiunto l'allenatore nerazzurro, in odore di rinnovo contrattuale. «Come straordinari sono stati i nostri tifosi, che certo avrebbero meritato un altro risultato. Ma devono essere contenti per come abbiamo giocato. Gli ultimi venticinque minuti li avete visti tutti, sembrava che la palla non volesse entrare. È successo di tutto fra traverse, parate, e compagni che respingevano nostri tiri. Ma onore a questa Inter».

Abbiamo fatto una grande gara, dobbiamo essere orgogliosi e non cercare i se e i ma
Simone Inzaghi, allenatore Inter

«Complimenti all'Inter» ha esordito l'allenatore del City, Pep Guardiola, finalmente sul tetto d'Europa anche con i Citizens dopo i trionfi di Barcellona. «Il nostro avversario è una grande squadre. Il risultato? Alla fine questa competizione è come lanciare una moneta, puoi vincere come non vincere, lo abbiamo visto stasera con un'Inter che ha sfiorato il pareggio. Non è un caso, a mio avviso, che tante italiane quest'anno siano andate così lontano in Europa». Quindi, altre lodi per i nerazzurri: «L'Inter è un osso duro da affrontare, ha un portiere che sta molto fuori, gioca bene, fa partire l'azione. Senza un portiere del genere, forse, sarebbe stato più facile affrontare i nerazzurri». Infine, la domanda delle domande: Guardiola, ora che ha vinto una Champions anche in Inghilterra, si è preso una rivincita sui criticoni? «Ho vinto anche al City. E allora? Non è una rivincita, non è che ora sia più bravo come allenatore. Che giudizio avreste dato se Ederson non avesse fatto quei miracoli? L'importante per me e per il City è esserci. Noi, ora, non è che vogliamo sparire. Vogliamo provarci, sempre. E riprovarci. Dopo, è chiaro, puoi vincere come non vincere. Quest'anno è toccato a noi in Europa, ma magari avremmo meritato anche in edizioni precedenti».

Il tabellino

Manchester City - Inter 1-0 (0-0)

Rete: 68' Rodri.

Spettatori: 71.412.

Arbitro: Marciniak (POL).

Manchester City: Ederson; Akanji, Dias, Aké; Stones (82' Walker), Rodri; Bernardo Silva, De Bruyne (36' Foden), Gündogan, Grealish; Haaland.

Inter: Onana; Darmian (84' D'Ambrosio), Acerbi, Bastoni (76' Gosens); Brozovic; Dumfries (76' Bellanova), Barella, Calhanoglu (84' Michitarjan), Dimarco; Martinez, Dzeko (57' Lukaku).

Ammoniti: 59' Barella, 83' Lukaku, 92' Onana, 92' Haaland, 94' Ederson.

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