Pallavolo

«Il sogno di giocare gli Europei con la Svizzera si sta avverando»

La mesolcinese Fabiana Mottis parteciperà alla rassegna continentale in qualità di libero delle rossocrociate nel mese di agosto
©KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS
Cristina Casari
26.07.2023 22:58

La Nazionale femminile di pallavolo si sta preparando per gli Europei di metà agosto, spalmati tra Italia (le rossocrociate giocheranno a Monza e a Torino), Belgio, Germania ed Estonia. Le finali si disputeranno a Bruxelles. In squadra c’è anche la mesolcinese Fabiana Mottis, libero del NUC Neuchâtel campione svizzero. La quasi 20.enne di Lostallo, all’esordio con la Nazionale maggiore, è al settimo cielo.

Fabiana, quanto sei contenta da uno a dieci?
«Cento. È incredibile. A dire il vero mi era già stato chiesto di andare a giocare con la Nazionale maggiore lo scorso anno, ma ho dovuto declinare l’invito a causa della scuola. Non potevo permettermi infatti di saltarla, avrei faticato troppo a recuperare le ore perse. Ero però molto dispiaciuta, perché in quel momento si trattava di rinunciare ad un sogno d’infanzia, che avevo inseguito per tutta la mia – sin qui breve – carriera sportiva. Ora, invece, questo sogno si avvera».

Cosa ti aspetti a livello personale dall’Europeo?
«Mi lascerò sorprendere, ma so già che per me sarà un’esperienza molto tosta, sia dal punto di vista mentale, sia da quello fisico. Mi auguro che l’anca – infortunatasi in passato – tenga e non mi faccia soffrire troppo. Per il resto, si tratta della mia prima volta, mi devo inserire in un nuovo gruppo. Conosco solo alcune ragazze, mie compagne nel NUC, quindi sarà una sfida. Una bella sfida. È interessante imparare a conoscere nuove giocatrici e creare con loro il necessario affiatamento. L’allenatrice ha tanta fiducia in me, e questo mi conforta. Mi dà lo stimolo per allenarmi nel modo migliore. Sono molto motivata».

L’allenatrice Lauren Bertolacci - anche alla guida del Neuchâtel - vi ha già detto quali saranno gli obiettivi per questo Europeo?
«Sì, ne abbiamo già discusso. Ci saranno quattro gironi da sei squadre. Il nostro comprende Italia, Croazia, Bosnia, Bulgaria e Romania. L’obiettivo è entrare nelle prime quattro e accedere così agli ottavi di finale. Per farlo, dovremo vincere almeno due partite».

Con il NUC Neuchâtel hai vissuto una stagione eccezionale.
«È stata diversa da quella passata, che per me era la prima. Sono partite due straniere che erano da molti anni a Neuchâtel e ne sono arrivate altre due. Si è trattato di formare un nuovo spirito di squadra. Non era scontato, anche perché la società ha degli obiettivi ben delineati, che vengono esposti alle giocatrici a inizio stagione. Nei primi tempi, abbiamo faticato a trovare la giusta connessione. Non funzionava, ma eravamo coscienti che fosse normale. A furia di lavorare, siamo diventate un bel gruppo, senza quel grande divario che normalmente esiste tra svizzere e straniere. In più, il campionato è stato molto equilibrato, con diverse squadre ambiziose: le partite sono state interessanti. Per quanto ci riguarda, abbiamo subito un po’ di pressione psicologica, ma per fortuna tutto è andato per il meglio e siamo riuscite a vincere campionato, Coppa e Supercoppa. Una stagione fenomenale».

A livello personale come ti senti? Quali sono i tuoi obiettivi?
«Il primo anno al NUC mi sentivo – e forse venivo vista – come “quella giovane che si allenava con le altre”. Niente paranoie, niente stress, giocavo senza problemi. Quest’anno il mio compito è cambiato, mi sono state date, e mi sono assunta, nuove responsabilità. Ho avuto un ruolo ben definito e sono stata più consapevole di ciò che avrei dovuto dare alla squadra. Nella mia testa, ho avuto l’impressione – forse sbagliata – che, oltre alla società, anche il pubblico si aspettasse molto da me. Ho chiesto consiglio ai miei genitori, che mi hanno dato delle dritte anche sulla gestione della pressione, compresa quella scolastica (ultimo anno di liceo, ndr.). All’inizio ho fatto fatica, ho dovuto remare. Ma ho avuto anche un colloquio con gli allenatori che mi ha aiutata molto. Adesso sono libera e serena, conosco le mie qualità. So quanto valgo e quanto posso dare. Ho fiducia in me stessa e so che gli allenatori ne hanno in me. A livello psicologico ho fatto un grande passo in avanti».

Hai già pensato a un’esperienza all’estero?
«Ora come ora mi sento giovane e troppo inesperta per andare all’estero e rivestire il ruolo da protagonista che richiede la posizione di libero. Sino a oggi ho sempre giocato a pallavolo e frequentato contemporaneamente la scuola, potendo allenarmi meno delle altre. Nella prossima stagione potrò invece concentrarmi solo sullo sport e allenarmi due volte al giorno: una grande differenza. I margini di miglioramento sono notevoli e mi aspetto di fare progressi enormi. Intendo migliorare l’aspetto tecnico, facendo più attenzione ai dettagli. Tuttavia, devo ascoltare anche il mio corpo, visto che ho avuto problemi a un’anca. Quest’anno ha fatto giudizio, spero che forzandola non si ribelli».

E la scuola come è andata?
«Ho concluso gli esami e ottenuto la maturità al liceo di Bienne. Ho svolto tutto il percorso in tedesco, è stata dura ma mi è servito molto. Ero un’atleta in una classe normale: mi hanno concesso l’opportunità di scambiare alcune ore quando avevo degli impegni sportivi, ma dovevo comunque farne 35 a settimana e recuperare. Avrei potuto optare per la maturità in 5 anni, ma ho preferito farla in 4, quindi di tempo libero ne ho avuto veramente poco. Ora mi sono concessa un anno sabbatico, perché gli ultimi due sono stati molto intensi. Vedremo come andrà con la pallavolo, poi la mia intenzione sarebbe quella di iniziare l’università a Berna, facoltà di diritto».

Venerdì e sabato la FinlandiaNegli scorsi giorni la selezione di Lauren Bertolacci ha disputato due amichevoli a Bordeaux contro la Francia (un pareggio e una sconfitta). Venerdì e sabato a Schönenwerd le rossocrociate sfideranno due volte la Finlandia alle 19. Seguiranno tre ultimi test in Spagna contro le iberiche.Nel gruppo dell'ItaliaGli Europei si svolgeranno dal 14 al 24 agosto in Italia, Germania, Belgio ed Estonia. La Svizzera è nel Gruppo B delle azzurre ed esordirà il 16 agosto a Monza contro la Bosnia ed Erzegovina.Gli uomini a fine agostoAnche la Nazionale maschile di Mario Motta si è qualificata per gli Europei in programma dal 28 agosto al 16 settembre in Italia, Bulgaria, Israele e Macedonia del Nord.