Challenge League

«Il Team Ticino? Bisogna agire con rispetto»

L’amministratore unico del Bellinzona Gabriele Gilardi pungola la squadra e punzecchia i cugini bianconeri riguardo al partenariato
© CdT/Archivio
Maddalena Buila
10.03.2023 20:45

Il Bellinzona si avvicina alla sfida di domenica in casa del Vaduz non sapendo più come si fa a vincere. Il sapore del successo manca ormai da più di quattro mesi. «Capire quali siano i motivi tecnici alla base di questa penuria di gol spetta all’allenatore e allo staff - commenta l’amministratore unico dell’ACB Gabriele Gilardi -. L’impegno c’è. Le sconfitte, come sempre, sono decretate da dettagli. Speriamo che questi vengano presto sopperiti da miglior condizione fisica e concentrazione». È stato citato il tecnico granata. Stefano Maccoppi, dal suo arrivo al Comunale lo scorso 19 gennaio, ha collezionato un magro bottino di un solo pareggio e cinque sconfitte. «Ciononostante - prosegue Gilardi - continuiamo a essere soddisfatti del suo lavoro. Mentre si migliora la qualità tecnica dei giocatori, va dedicato del tempo anche per integrare al meglio i nuovi innesti, giunti nella capitale con altri ritmi nelle gambe. Questo non può succedere schioccando le dita. Per fortuna a inizio campionato siamo riusciti a mettere un po’ di legna in cascina. Ora però vogliamo ricominciare a ingranare la marcia giusta». Secondo i diretti interessati, l’aria che si respira nello spogliatoio granata è molto buona, generata da un gruppo molto affiatato capace di modellarsi a seconda delle necessità. «Per prima cosa, infatti, va trovata la giusta alchimia umana, ed effettivamente questo per noi non è un problema, ma poi serve anche quella tecnico-tattica e fisica. Costruire una squadra richiede tempo. Ecco perché Pablo Bentancur cerca sempre di portare nuovi innesti».

Questioni di licenze

Bando alle ciance. Classifica alla mano, il Bellinzona occupa momentaneamente l’ottava posizione in classifica. Dato che ci troviamo nel periodo delle licenze da inoltrare alla SFL, immaginiamo che il club granata abbia accantonato l’idea di preparare anche quella relativa alla Super League. Gilardi liquida la questione con poche parole: «Bisogna essere pronti a tutte le varianti». Torniamo sul terreno della Challenge League allora. L’anno scorso la procedura era stata svolta in fretta a furia dato il poco tempo. «Quest’anno, invece, posso dirmi soddisfatto. Abbiamo già dei dati relativi alla passata stagione, dunque, nonostante ci siano ancora alcuni dettagli che vanno sistemati, sono fiducioso si potrà arrivare a strappare la licenza già in prima istanza».

La proposta di statuto è spontanea da parte del Lugano, ma deve essere l’espressione di una volontà dei soci e, in questo caso, del Ticino; inteso come territorio, come possibilità per i ragazzi rossoblù e secondo le direttive delle ASF

Un terreno minato

Torniamo su un terreno che fa discutere, sollevando la questione relativa al Team Ticino. Il club sopracenerino è infastidito dal comportamento dei membri di comitato bianconeri sui nuovi statuti dell’associazione? «Assolutamente sì - risponde categorico Gabriele Gilardi -. La proposta di statuto è spontanea da parte del Lugano, ma deve essere l’espressione di una volontà dei soci e, in questo caso, del Ticino; inteso come territorio, come possibilità per i ragazzi rossoblù e secondo le direttive delle ASF per far crescere i talenti che un giorno, potenzialmente, potranno giocare nella nazionale svizzera di calcio». Il club bianconero vorrebbe pure che chi investe più soldi nel progetto, abbia maggior potere decisionale. Un altro aspetto che giocherebbe a sfavore della parte rappresentata dal Bellinzona. «L’importante è che la base della struttura del sistema sia garantita per tutti. Se qualcuno vuole investire di più, ben venga, è un lusso supplementare. Ma che lo faccia con rispetto nei confronti del Ticino e dei suoi talenti. Il Lugano in questo momento è la squadra faro essendo in Super League, infatti gode di ampia autonomia sull’U21 perché serve maggiormente come ultimo step per i ragazzi per arrivare in prima squadra, ma il resto del sistema è pensato per una piramide che tocca tutti gli angoli del Ticino». Il presidente del Team Ticino Michele Campana ha ammesso l’impasse. «È impossibile fare passi avanti se chi sceglie la direzione da compiere lo fa in modo autonomo - prosegue Gilardi -. Il Bellinzona farà delle osservazioni sulla bozza dello statuto, per la quale non c’è imminente urgenza di modifica, e che comunque poi dovrà essere avallata dall’ASF e dalle varie parti in causa».

Chiudiamo con una curiosità. In questi giorni, tra le strade della capitale, si aggirava Christian Constantin. «Bellinzona ha diverse relazioni con vari club e con i rispettivi presidenti. Questo perché stiamo programmando trasferimenti per il futuro, dunque gite di cortesia sono sempre ben accette». Secondo nostre informazioni, il club vallesano avrebbe messo gli occhi su Cristian Souza. 

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