L'analisi

Isacco Dotti: «Abbiamo trovato la fortuna nel momento più importante»

Sembrava una partita senza fuochi d'artificio, destinata a concludersi con una vittoria del Langnau – E invece l'Ambrì Piotta si è scatenato nel finale
Tutta la gioia biancoblù. © Ti-Press
Maddalena Buila
28.10.2023 23:30

Sembrava aver preso i contorni del match senza fuochi d’artificio, destinato a concludersi con una vittoria di misura, e neanche troppo meritata, per il Langnau. E invece l’Ambrì Piotta si è scatenato nel finale, portandosi a casa due punti di gran carattere. Una sfida non particolarmente memorabile, dicevamo. Per lo meno fino al 59’59’’ quando Jesse Virtanen fha fatto esplodere la Gottardo Arena con un gol incredibile quando ormai tutti avevano già nell’orecchio la sirena finale. All’over time ci ha poi pensato Johnny Kneubuehler a mandare definitivamente k.o. i Tigrotti dopo 2’45’’ di gioco. «La definirei una partita pazza per quanto riguarda i minuti finali del match, per il resto ritengo sia stato un incontro molto equilibrato - l’analisi a caldo di Isacco Dotti -. Una contesa in cui il Langnau ha però mostrato forse più disperazione di noi, ed è forse stato questo che ha fatto pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che dall’altra. Direi che è stata ottima la nostra reazione nel terzo tempo, dopo due periodi un po’ così, in cui siamo clamorosamente riusciti a mettere il disco in rete e riaprire i giochi sul finale».

Concretezza nel momento clou

La dea bendata è stata dalla parte dei leventinesi a sprazzi, nel match andato in scena alla Gottardo Arena. Tanti i tiri su Charlin sull’arco dei 60 minuti, pochissimi, in definitiva, quelli che però hanno bucato la porta avversaria. È vero, ne sono bastati due buoni per mandare il Langnau al tappeto e portarsi a casa la vittoria, ma che serva più cinismo in fase offensiva? «Credo sia una questione di mentalità - prosegue Dotti -. Se si gioca in modo aggressivo sin da subito è più facile che i dischi finiscano in porta. Poi c’è anche l’aspetto legato alla fortuna, che di solito ti bacia se la cerchi. Nel nostro caso, l’abbiamo trovata nel momento più importante del match, venendo premiati».

Quando le parole smuovono la grinta

Un terzo tempo, lo abbiamo detto, in cui l’Ambrì è sceso in pista con un piglio diverso, scatenandosi nel finale. Ci immaginiamo che debbano dunque essere volate parole importanti tra le mura dello spogliatoio biancoblù nella pausa tra il secondo e l’ultimo periodo... «Certe cose restano però segrete (sorride, ndr). Posso però dire che il coach ci ha ricordato quanto fosse necessario in quel momento tirare fuori la giusta grinta, ed è quello che abbiamo fatto. Ciò che più conta è che ci portiamo a casa, oltre la vittoria e i due punti, la consapevolezza che l’Ambrì Piotta non molla mai e che con la giusta attitudine può davvero cambiare le cose», chiosa il numero 7 dei leventinesi.