Formula 1

Jeddah sorride alla Red Bull e la Ferrari si lecca le ferite

In Arabia Saudita Verstappen partirà da favorito, Leclerc invece sconterà una penalità di dieci posizioni - L’olandese: «Non sarà un weekend uguale a quello del Bahrein»
Il duello tra Max Verstappen (Red Bull) e Charles Leclerc (Ferrari) ammirato la scorsa stagione potrebbe non ripetersi quest’anno. ©EPA/Ali Haider
Maddalena Buila
18.03.2023 06:00

Un inizio da urlo. La doppietta che ha piazzato la Red Bull in Bahrein ha chiarito le idee a tutto il mondo. Certo, il Mondiale è ancora lungo, in 22 gare può accadere di tutto. Ma l’eredità che ci ha lasciato la prima tappa di stagione è in realtà piuttosto emblematica e lascia poco spazio all’immaginazione. La sensazione di fondo è che nessuno quest’anno riuscirà a raggiungere il livello della scuderia di Max Verstappen e Sergio Pérez. Troppo forte, in tutto. E sul circuito di Jeddah, va da sé, sarà nuovamente la super favorita. «La Red Bull ha già deciso il campionato, non credo che nessuno sarà in grado di lottare con loro. Mi aspetto che vincano tutte le gare da qui a fine anno», aveva d’altronde sentenziato un fatalista George Russell dopo il primo GP del 2023. Okay, bisognerà vedere se e come riusciranno a ripetersi nel prossimo futuro, ma i diretti avversari, quest’anno, sembrano per il momento aver poco da obiettare.

Lo spettro del 2022

Ed ecco infatti che, per la gioia dei fan del Cavallino, la Ferrari è già costretta a far scontare al suo pupillo Charles Leclerc dieci posizioni in griglia di partenza per la sostituzione di un componente elettronico dopo l’incidente in Bahrein che ha costretto il monegasco a ritirarsi dopo 41 giri. Un inizio da urlo - letteralmente - anche quello della Rossa. Il rumore del motore senza potenza ha fatto gelare il sangue al team di Maranello, che ha visto immediatamente ricomparire lo spettro dei problemi di affidabilità che avevano contraddistinto il suo 2022. «In Bahrein abbiamo avuto un primo assaggio dei punti di forza e debolezza della nostra vettura, capendo dove possiamo migliorare. Stiamo lavorando tanto, sono fiducioso che potremo avere un fine settimana migliore in Arabia Saudita», ha però assicurato Frédéric Vasseur.

Un profondo divario

Ha ben poco da sorridere anche la Mercedes che, come era accaduto la scorsa stagione, anche in questo inizio di 2023 non pare avere le carte in regola per competere con la Red Bull, dopo otto anni di dominio incontrastato. Per lo meno, però, le Frecce d’argento hanno portato a punti entrambi i loro piloti in Bahrein, ciononostante il divario con la scuderia di Horner sembra troppo profondo per essere colmato anche per loro. «La nostra prima prestazione non è stata quella che speravamo. Da allora abbiamo discusso per mettere a punto un piano per tornare ai vertici. Ciò significa che a breve termine non lasceremo nulla di intentato nella ricerca della performance, e a lungo termine ci concentreremo sullo sviluppo della vettura», ha spiegato Toto Wolff.

Con una Ferrari già in piena crisi dopo un solo GP e una Mercedes ancora alle prese con diversi problemi, il copione di Jeddah sembra quasi già scritto. «Non è perché in Bahrein è andato tutto bene che allora mi aspetto filerà tutto liscio anche in Arabia Saudita - ha voluto precisare Verstappen -. Correremo su un circuito completamente diverso e avremo bisogno che la macchina sia veloce. Tuttavia, grazie alle curve molto rapide, credo che la nostra vettura risulterà piuttosto competitiva». E allora non resta che sperare in un’altra magia dell’Aston Martin e di Fernando Alonso. Un secondo GP noioso come quello d’apertura se lo augurano in pochi.