Jolanda Neff: «È una storia incredibile»

Dopo il trionfo nel cross country, Jolanda Neff domina anche nelle interviste, rilasciate in un impeccabile inglese. Il confinamento trascorso nella Carolina del Nord con il suo compagno, il biker americano Luka Shaw, specialista del downhill, è stato proficuo. La sangallese ha fornito un’analisi precisa ed emotiva della sua gara. «È una storia incredibile», ha detto.
«Ho disputato una gara perfetta, fluida ed impeccabile nelle condizioni più difficili possibili. Abbiamo avuto solo un’ora per esercitarci e prepararci per il percorso modificato a causa della pioggia. Abbiamo dovuto imparare in fretta», ha spiegato. «Era importante partire bene, trovare il ritmo. Mi piace correre da sola davanti, soprattutto in discesa, mi sento più a mio agio. Tutto ha funzionato a nostro favore. Abbiamo lavorato molto sulla tecnica e i riflessi», ha aggiunto la 28.enne rossocrociata.
«Per me è una storia incredibile», insiste Jolanda. «Dal test pre-olimpico su questo stesso percorso alla fine del 2019, non avevo più vinto nulla. Gli ultimi anni sono stati duri. Fortunatamente il mio entourage mi ha sostenuta. La mia priorità era rimettermi in salute dai problemi fisici, per evitare ulteriori contrattempi. Poi, in giugno, mi sono fratturata una mano. Questo mi ha impedito di andare in mountain bike per sei settimane. Ma oggi doveva essere la mia giornata».
Anche la medaglia d’argento Sina Frei è stata estremamente lucida nella sua analisi: «La nostra preparazione ha dato i suoi frutti come mai prima d’ora. Le forti piogge prima della gara inizialmente ci hanno un po’ disturbato. Ma il nostro team di supporto è stato eccezionale. E il fatto di essere arrivate in pista mezz’ora prima del previsto ci ha aiutato a non dover ammazzare il tempo nella mia stanza d’albergo», ha detto.
«Un grande grazie a tutti i nostri tecnici», ha detto la medaglia di bronzo Linda Indergand. «Il loro supporto sul percorso con queste condizioni di gara cambiate dalla pioggia è stato molto importante. Poter correre a lungo al fianco di Sina Frei mi ha aiutato. Mi ha spinto in salita».