Ad Ambrì si diverte anche un mito NHL

Persino Claude Julien, leggendario coach canadese, vincitore di una Stanley Cup con i Boston Bruins nel 2011, si è emozionato sulle note della prima «Montanara» stagionale. «Se non fossi stato in panchina al fianco di Luca Cereda e del suo staff, avrei tirato fuori il telefonino per filmare gli ultimi due minuti di gioco e avrei mandato il video a mia moglie». Giunto in Svizzera giovedì, Julien trascorrerà due settimane con l’Ambrì Piotta. Avrà tempo per gustarsi altri momenti speciali. Compreso un derby.
Sabato sera, il veterano della NHL ha potuto ammirare un buonissimo Ambrì Piotta. Nonostante un avvio macchinoso, i leventinesi hanno sempre avuto il controllo sul Berna. Il 5-1 finale, del resto, non lascia spazio a molte interpretazioni. I biancoblù hanno segnato con cinque giocatori diversi, rendendosi pericolosi con tutti i blocchi, a conferma di quanto sia migliorata, a livello qualitativo, la squadra assemblata da Paolo Duca. Quattro dei nuovi acquisti sono andati a bersaglio contro gli Orsi: Heed, Chlapik, Spacek e Hofer. Ad aprire le danze è però stato Zwerger, ancora a corto di condizione, ma già decisivo. Un segnale certamente positivo per Cereda. Così come positivi sono stati gli «special team»: un box-play impeccabile e un power-play capace di segnare due reti in tre tentativi e soprattutto di chiudere la partita nel periodo centrale grazie alle due segnature ceche valse il 3-1 e il 4-1. L’Ambrì ha ancora margini di crescita, ha perso dischi pericolosi, ma quando il Berna ha provato a spingere, ci ha pensato Juvonen a tranquillizzare l’ambiente.
Passi avanti
«Rispetto alla vittoria di venerdì a Friburgo abbiamo fatto
dei passi avanti, giocando meglio», dice Cereda. «Siamo riusciti a trovare una
certa costanza sull’arco dei tre tempi, anche se abbiamo ancora sbagliato
diversi dischi, soprattutto nei primi 20 minuti. Però si è visto uno sforzo da
parte di tutta la squadra e di questo sono particolarmente contento».
Dopo il provvisorio 1-1 di Moser al 17’16’’, i biancoblù hanno prontamente reagito, chiudendo il primo tempo in vantaggio grazie a un tocco sotto porta di Heed. «Rimettere subito la testa avanti ci ha fatto molto bene, ci ha ridato immediatamente entusiasmo. Infatti il periodo centrale è stato il migliore. Siamo stati più regolari e abbiamo anche martellato».
Con 5 punti in due partite, l’Ambrì si è regalato un bellissimo primo weekend di campionato. Solo il Bienne, a punteggio pieno, ha fatto meglio di Grassi e compagni. «Siamo solo all’inizio di una stagione molto lunga, ma queste prime due gare ci hanno dato indicazioni importanti su ciò che funziona già e su ciò che invece dobbiamo ancora migliorare. Le amichevoli non sono mai veramente indicative. Non siamo ancora al massimo della nostra brillantezza fisica e mentale. Abbiamo fatto un primo passo. Ora ci attende una settimana intensa, con tre partite, e dobbiamo farci trovare pronti. Come si è visto in queste prime giornate, il campionato è molto equilibrato. Ogni squadra ha tre linee offensive molto forti, alcune addirittura quattro. Noi vogliamo distribuire i minuti di gioco uniformemente».