Hockey

Ambrì, tre sfide e una missione: mettere fieno in cascina

Friburgo e Ajoie in casa, Losanna in trasferta: i biancoblù vogliono chiudere bene l'anno
L'Ambrì Piotta, dopo la pausa, vuole tornare a festeggiare. ©Keystone/Andrea Branca
Flavio Viglezio
18.12.2025 06:00

Deve attendere ancora un po’, l’Ambrì Piotta. Alla fine, la pausa della nazionale avrà regalato ai biancoblù quasi due settimane di riposo. Il tempo giusto, da un lato, per cercare di riordinare le idee e mettere a posto ciò che ancora non funziona. Perché di tempo, per correggere il tiro, ce n’è sempre di meno. Dall’altro – lo si sa – le soste troppo lunghe arrugginiscono gambe e mente. Ci vuole sempre un po’ di tempo per trovare la giuste sensazioni. Soprattutto perché – i soliti misteri del calendario... – il Friburgo prossimo avversario dei leventinesi, ieri sera è già sceso in pista. Avrà insomma già riassaporato l’aria del campionato, il Gottéron, e avrà già rimesso in moto il motore. Attenzione ai primi minuti della partita, allora.

Non ci si può fidare

Discorsi, questi, che valgono fino ad un certo punto. Anche perché la formazione leventinese è capace del meglio come del peggio, in qualsiasi situazione. Basta riavvolgere il nastro e osservare ciò che era accaduto prima della pausa. Dopo il convincente successo contro una squadra in salute come il Ginevra – dominato per lunghi tratti – l’Ambrì Piotta era malamente caduto in casa di un Kloten in piena crisi di gioco e di risultati, al termine di una prestazione in tutto e per tutto insufficiente. Insomma, di questo Ambrì non ci si può mai fidare, anche se i risultati sotto la guida di Landry e Matte sono sensibilmente migliorati rispetto a quelli che avevano portato alla dolorosa e surreale separazione da Luca Cereda e Paolo Duca. Sensibilmente migliori, sì, ma non abbastanza per agganciare con personalità il treno dei play-in.

Di rimessa è meglio

L’Ambrì Piotta riparte allora da una posizione di classifica che lo vede a due sole lunghezze dal Langnau nono, ma dietro gli avversari spingono e in Leventina c’è poco da riposarsi sugli allori. C’è insomma da mettere fieno in cascina per cercare di trascorrere il Natale più sereno possibile.
Sulla continuità da trovare beh, per il momento è meglio stendere un pietoso velo. Ogni volta che l’Ambrì Piotta ha dato l’impressione di poter spiccare il volo, è arrivata una più o meno clamorosa scivolata che ha riportato immediatamente tutti con i piedi per terra. E il calendario che attende i biancoblù prima delle feste non è dei più morbidi. Anzi. Anche se spesso e volentieri – vedi per esempio il successo a Davos – l’Ambrì Piotta ha saputo esaltarsi contro avversari sulla carta più forti. Come se – vien da dire – i leventinesi preferissero giocare di rimessa piuttosto che tenere in mano il pallino del gioco.

Una a testa

Il cammino di capitan Grassi e compagni riprenderà allora domani, quando alla Gottardo Arena arriverà il Gottéron. Il bilancio stagionale tra le due formazioni è di un successo a testa. Lo scorso 15 novembre, in casa, i biancoblù si erano imposti per 4-2 grazie ad un terzo tempo in cui avevano superato tre volte Galley – preferito in quell’occasione a Reto Berra – con le reti di Michael Joly, Lukas Landry e Miles Müller. Alla Gottardo Arena il Friburgo è insomma battibile. A patto di disputare una sfida all’insegna della più stretta disciplina difensiva e della giusta cattiveria agonistica offensiva.

La più in forma

Ancora più tosto si annuncia però l’impegno del giorno seguente, quando l’Ambrì Piotta renderà visita ai vicecampioni svizzeri del Losanna. Imporsi alla Vaudoise Arena è un’impresa per tutti. In 15 uscite casalinghe i vodesi sono stati sconfitti solo quattro volte. Ma ad impressionare maggiormente è il filotto di cinque vittorie consecutive che fa della squadra di Geoff Ward la più in forma dalla pausa di novembre ad oggi.
Per ora, nei due scontri diretti, non c’è di fatto stata partita. Il Losanna si era imposto alla Gottardo Arena il 13 settembre scorso, prima di battere i leventinesi per 5-1 davanti ai suoi tifosi il 25 ottobre. In svantaggio per 3-0, l’Ambrì si era rifatto sotto grazie a Virtanen in entrata di terzo tempo. Ma rapidamente – e nel breve volgere di 31’’ – il Losanna aveva di nuovo allungato con Caggiula e Rochette.
L’incontro da vincere assolutamente sarà allora quello del 23 dicembre, quando i leventinesi riceveranno l’Ajoie. Attenzione, però. I biancoblù hanno sofferto nei due scontri diretti stagionali con i giurassiani, imponendosi per 3-2 in casa e per 5-4 in trasferta.

Con quale assetto?

Molto, in casa leventinese, dipenderà come sempre dal rendimento degli stranieri. E dunque dall’assetto tattico che lo staff tecnico vorrà dare alla formazione. Chris Tierney è apparso in ripresa prima della sosta, mentre nelle quattro apparizioni in biancoblù si è rivelato un vero disastro il difensore Michal Cajkovsky, totalmente fuori condizione. Tutto, in apparenza, si giocherà tra i due. Heed, Virtanen, DiDomenico e Formenton sembrano infatti intoccabili. E chissà che proprio Formenton – ora che ha firmato fino al termine della stagione – non trovi finalmente il sangue freddo necessario sotto porta. Certo, l’Ambrì Piotta è chiamato a segnare di più. Ma è la difesa – la penultima della lega con 102 gol subiti – a preoccupare maggiormente. Forse un Cajkovsky in forma potrebbe allora tornare utile alla causa. Ma quanto ci impiegherà, lo slovacco, a trovare una parvenza di condizione fisica?

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