Hockey

Ambrì, un errore tira l'altro: «Ci siamo battuti da soli»

Sconfitta meritata alla Ilfis, dove i biancoblù giocano con eccessiva superficialità - Solo le parate di Wüthrich evitano un passivo più pesante - Luca Cereda: «Siamo stati dei polli, bisogna giocare con umiltà»
Il portiere biancoblù Philipp Wuethrich infilato da Bachofner, che sigla il 3-2 per il Langnau. © Keystone/Marcel Bieri.
Fernando Lavezzo
12.09.2025 23:22

Tutto quello che un allenatore di hockey non vorrebbe mai vedere, racchiuso in 60 minuti da incubo. Se fosse una vecchia VHS, la trovereste sullo scaffale degli horror. Impossibile tenere il conto dei dischi persi dai biancoblù e dei contropiedi concessi al Langnau. «Siamo stati dei polli, ci siamo battuti da soli», dice Luca Cereda, visibilmente contrariato. «Fa rabbia, sì». Nel giro di tre giorni, il suo Ambrì ha cambiato drasticamente attitudine. In peggio, evidentemente. Pasticcioni e superficiali nella gestione del puck, estremamente vulnerabili in zona neutra, poco concentrati, i leventinesi hanno limitato i danni solo grazie a Philip Wüthrich, eccellente nel suo esordio ufficiale con questa maglia. «L’ho detto a lui e ai ragazzi: senza il nostro portiere non saremmo rimasti in partita fino all’ultimo», conferma il tecnico di Sementina. È finita 3-2, con gol decisivo di Bachofner. Guarda caso in contropiede, dopo un disco perso in attacco, in questo caso da De Luca. Proprio il giovane Tommaso aveva illuso i suoi, trovando il 2-2 alla fine del periodo centrale. Ma le cattive abitudini di inizio partita (i Tigers sono andati velocemente sul 2-0) sono proseguite fino alla fine. E a sbagliare, più di tutti, sono stati quei giocatori che dovrebbero fare la differenza, da Joly a Petan.

Imparare la lezione

«Non è stato sufficiente il primo tempo per imparare la lezione, abbiamo voluto insistere anche nel terzo», aggiunge Cereda. «È una sconfitta meritata. Il Langnau è stato bravo, ha lavorato sodo, ma la partita gliel’abbiamo regalata noi. Ci vuole umiltà nel gioco. In una lunga stagione si accumulano esperienze positive e negative, ma bisogna capire che di partite facili non ce ne sono e non ce ne saranno. Occorre sempre il massimo sforzo. Stavolta non c’è stato». Due partite, quattro gol all’attivo, tre dei quali segnati da difensori: Terraneo, Heed e Zgraggen. All’appello mancano ancora tutti gli attaccanti stranieri. Di nuovo a secco anche il power-play, mai in grado di creare momentum nei suoi due tentativi.

Stasera l’Ambrì Piotta cercherà di riscattarsi in casa contro il Losanna. E chissà che, nel giorno del suo 26. compleanno, non possa esserci spazio per Formenton. Magari al posto di Petan, non ancora calatosi nella nuova realtà. «Non abbiamo un piano definito, ma Alex è certamente arruolabile», conclude il Cere. «Ci dormiremo su e ci penseremo, cercando la soluzione migliore per il bene della squadra». Una squadra che resta un cantiere aperto, come è normale, ma che non può fare a meno del giusto atteggiamento.