Ambühl, l'idolo d'infanzia di Hischier e Fiala

Ogni volta che lo speaker della Jyske Bank Boxen annuncia il suo nome, la tifoseria svizzera alza i decibel. Ormai funge da tredicesimo attaccante, ma contro la Danimarca è andato vicinissimo al gol. Se avesse segnato, sarebbe venuta giù l’arena. Giunto al suo ventesimo e ultimo Mondiale, Andres Ambühl resta indiscutibilmente il rossocrociato più amato. Lo adorano i tifosi e lo adorano i compagni di squadra. Anche quelli che si sono presi le luci della NHL, un palcoscenico che lui ha soltanto sfiorato. «Büehli è un’icona dell’hockey elvetico, ma il suo mito supera i confini nazionali», dice Nico Hischier, capitano della Svizzera e dei New Jersey Devils. «Quando mi chiedono di lui, mi si illuminano sempre gli occhi. Io sono cresciuto ammirando le sue gesta, nel campionato elvetico e nei tornei internazionali. Quando ha giocato i suoi primi Mondiali, nel 2004, io avevo solo 5 anni. Da bambino era uno dei miei idoli e speravo di poterlo incontrare e conoscere. Giocare con lui in Nazionale è sempre stato un onore, oltre che un divertimento. Alla fine di questo torneo Büehli dirà addio all’hockey giocato e questo ci dà una motivazione supplementare. Vogliamo andare il più lontano possibile per rendere felici i tifosi elvetici, ma anche per Andres».
Pure Kevin Fiala, tre anni più vecchio di Nico Hischier, è cresciuto a pane, hockey e Andres Ambühl: «La mia famiglia è di origine ceca, quindi il mio idolo è sempre stato Jaromir Jagr, ma da ragazzo seguivo soprattutto il campionato svizzero e Büehli era uno di quei giocatori che tutti guardavano con ammirazione. Non è un mito solo in Svizzera, chiunque segue l’hockey internazionale conosce le sue imprese e i suoi record. In più di vent’anni di carriera ha dimostrato di essere un grande campione, ma per noi è anche un leader e un compagno di squadra unico. Lo amiamo. Poter giocare un ultimo torneo al suo fianco è un grande privilegio. A 41 anni è ancora velocissimo e sul ghiaccio fa sempre le cose giuste. Quando sarà il momento renderemo omaggio al suo incredibile percorso, ma quel giorno non è ancora arrivato».