Hockey

Arcobello riabbraccia il coinquilino Schultz: «Sa come vincere, ci aiuterà»

L’attaccante statunitense e il nuovo difensore canadese del Lugano hanno vissuto insieme quando giocavano negli Edmonton Oilers: «In questi giorni ci siamo sentiti, la sua carriera parla per lui»
© AP/JASON FRANSON
Fernando Lavezzo
25.10.2024 06:00

L’unica esperienza europea di Justin Schultz risale alla primavera del 2013, quando il difensore canadese prese parte ai Mondiali di Stoccolma. Nelle undici stagioni seguenti, per il nuovo straniero bianconero, c’è stata solo tanta, tantissima NHL, con 826 partite e due Stanley Cup. A Lugano, dove all’inizio di settimana prossima comincerà una nuova avventura, il 34.enne di Kelowna potrà però contare su un vecchio amico che lo aiuterà ad integrarsi in fretta: Mark Arcobello. Entrambi usciti dal campionato universitario NCAA, i due condivisero i loro primi anni in NHL con gli Edmonton Oilers, tra il 2012 e il 2015. L’attaccante statunitense ha due anni in più e già dal 2010 cercava di farsi largo nell’organizzazione degli Oilers, restando però confinato nel farm team di Oklahoma City. È proprio lì che lui e Justin hanno iniziato a giocare insieme: «Ci conosciamo benissimo, per un breve periodo siamo anche stati coinquilini», racconta «Arco». «In questi giorni ci siamo sentiti, lui voleva sapere un po’ di cose su squadra, lega e città. Sono molto felice di riabbracciarlo».

Un rinforzo importante

Il curriculum di Schultz parla da solo, ma anche Arcobello può garantire per lui: «È passato tanto tempo dall’ultima volta che abbiamo giocato insieme, ma la sua carriera e le sue statistiche non mentono: in ogni squadra in cui ha giocato, è stato un elemento prezioso. È un ottimo pattinatore, un difensore molto dinamico, che sa muovere bene il disco, leggere al meglio il gioco e rendersi pericoloso quando va al tiro. Mi auguro che possa darci una mano anche in power-play. Insomma, vedo soltanto aspetti positivi nel poter contare su un altro rinforzo straniero in grado di dare un contributo alla squadra».

Una nuova vita

Due anni fa, Schultz firmò un biennale da 6 milioni di dollari con i Seattle Kraken, con i quali ha poi giocato 157 partite e totalizzato 70 punti. Nel 2022-23, la neonata franchigia della «Rainy City» raggiunse addirittura il secondo turno dei playoff eliminando in gara-7 i Colorado Avalanche, detentori del titolo, prima di essere superata in un’altra gara-7 dai Dallas Stars. In 14 partite di quei playoff, Schultz contabilizzò 3 gol e 7 assist. La scorsa stagione è stata meno positiva, sia per i Kraken, sia per lui (26 punti, però con un bilancio personale di -23), ma può comunque sorprendere che un giocatore ancora così utilizzato in NHL abbia scelto di proseguire la sua carriera in Svizzera. «Sorprendente sì e no», ci spiega Mark. «Non posso parlare per lui, ma a volte, con gli anni, le cose cambiano. Justin è diventato da poco papà e magari sente il bisogno di maggiore stabilità, quella che la NHL non ti garantisce. Ma dovreste chiederlo a lui. Io sono semplicemente contento di averlo di nuovo in squadra. Ha esperienza da vendere e sa come si fa a vincere. Spero che con la sua leadership possa trasmetterci questa mentalità».

Occasione da cogliere

Anche Luca Gianinazzi è contento del nuovo acquisto: «Justin Schultz è un giocatore di qualità, la sua carriera parla per lui. Come club, ci siamo detti che non potevamo farcelo scappare. Questo è un periodo intenso, con tante partite e purtroppo anche tanti infortuni, ma il suo ingaggio va visto anche a lungo termine. Potrà darci un aiuto da qui fino a fine stagione. Come allenatore, mi fa piacere poter lavorare con un vincitore di due Stanley Cup. Cercherò di approfittarne, di rubare qualcosa dalla sua esperienza. Ma non sarà il suo passato a fare la differenza, bensì ciò che farà nel lavoro quotidiano. In stagione non ha ancora giocato, ma Domenichelli mi ha detto che è pronto. Lo aspettiamo».