Biancoblù conciati per le feste: «Avremo tempo per riflettere»

Se fosse un cinepanettone dei fratelli Vanzina, si intitolerebbe Natale sotto la linea. Se alla regia ci fosse Tim Burton, sarebbe il sequel di un suo grande classico, Nightmare before Christmas. Sì, per l’Ambrì Piotta è un Natale da incubo. Battuti in casa dall’Ajoie, i biancoblù sono scivolati al penultimo posto. In una classifica stretta, quattro sconfitte di fila lasciano il segno. I play-in sono distanti solo tre punti, ma altrettante sono le squadre che i leventinesi dovranno mettersi alle spalle nel nuovo anno. «Il mese di gennaio, nel quale giocheremo 12 partite prima della sosta olimpica, sarà probabilmente decisivo», ci dice il capitano Daniele Grassi, sconsolato, ma non rassegnato. «Non è così che volevamo chiudere il 2025, ma per noi deve essere una sveglia, una motivazione a lavorare ancora più duramente. Sta a noi ritrovare la lucidità e la costanza che abbiamo avuto nei nostri momenti più positivi».
Reazione mancata
Non è facile mettere un pacchetto di ottimismo sotto l’albero, dopo aver subito cinque reti in casa contro l’Ajoie. Dopo un brutto primo tempo, chiuso sotto 1-2 nonostante l’immediato vantaggio firmato da De Luca, nel periodo centrale i biancoblù hanno spinto con costanza (22 tiri a 5!), ma sono andati ripetutamente a sbattere contro Ciaccio, subentrato all’infortunato Conz dopo la prima pausa. Capace di sprecare 91 secondi in 5 contro 3, l’Ambrì ha trovato il pareggio con Tierney, grazie a un altro power-play. Ma proprio quando i giurassiani sembravano alle corde, l’ennesima concessione difensiva ha permesso a Honka di riportare avanti i suoi. Così, dal nulla. Chi si aspettava una rabbiosa reazione leventinese nel terzo tempo, è stato tradito. Dopo aver regalato il 4-2 a Hazen (errore di Dario Wüthrich), i biancoblù sono spariti. E Turkulainen ha reso il tutto più umiliante superando per la quinta volta l’incredulo Senn, tornato a casa con una percentuale di parate del 75%.
Troppe concessioni
Nella prima serata successiva alla firma di Zwerger a Bienne (qualcuno lo ha fischiato durante la presentazione dei giocatori), non consola il rinnovo, addirittura quadriennale, fino al 2030, per Daniele Grassi: «Anche per me, in questo momento, prevale la delusione», ammette il capitano. «Sarà un Natale di riflessione. Subiamo troppe reti e le responsabilità sono di tutti, a tutta pista. Serve più concentrazione per 60 minuti». Se ne riparlerà il 2 gennaio, contro il Langnau.
