Dario Simion elogia lo spirito di tutto il gruppo

Venerdì a Berna, Dario Simion aveva chiuso i conti a porta vuota grazie a un generoso assist di Thürkauf. Ieri, con il portiere biancoblù richiamato in panchina, è stato proprio il numero 94 a rinunciare a un gol quasi certo, lasciando che fosse Sekac a mettere la parola «fine» sul match. «Sono piccoli gesti che dimostrano l’unità della squadra», ci dice l’attaccante ticinese, tornato a vincere un derby dopo tanti anni trascorsi tra Davos e Zugo e dopo la sconfitta di un mesetto fa alla Cornèr Arena. «Abbiamo un gruppo fantastico. Sin dall’estate, dopo tutti i cambiamenti che ci sono stati, l’obiettivo era proprio quello di creare uno spirito positivo. Lo si vede sul ghiaccio: giochiamo l’uno per l’altro, ci sacrifichiamo, ci cerchiamo. È uno dei motivi per cui le cose stanno andando bene, nonostante un inizio travagliato. Non tutto è andato bene sin da settembre, ma siamo rimasti positivi. Con tante facce nuove, a cominciare dallo staff tecnico, è stato un po’ più facile guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, anche dopo le sconfitte, continuando a credere nel processo. Siamo cresciuti partita dopo partita».
Con intelligenza
Nel derby, il Lugano è cresciuto tempo dopo tempo: «Nel primo periodo - concorda Dario - l’Ambrì ha giocato molto bene, mentre noi non eravamo pronti. Abbiamo perso troppe battaglie, ma non abbiamo mai perso la testa, subendo solo una rete. Siamo rimasti positivi e a partire dal periodo centrale abbiamo trovato la giusta concentrazione. Il 2-2 incassato in box-play alla fine del secondo tempo ci ha fatto male, ma nell’ultimo intervallo ci siamo detti di non mollare. Poter iniziare il terzo tempo in parità, fuori casa, non è mai una brutta cosa. Sapevamo che portando in pista il nostro gioco e la nostra intensità, avremmo avuto una buona possibilità di uscire dal ghiaccio con tre punti. Siamo stati pazienti, non ci siamo sbilanciati, restando costanti nel gioco, senza mai forzare le decisioni. E alla fine sono arrivate le reti decisive». La pazienza e l’intelligenza nel non forzare le giocate è stata alla base dei recenti risultati positivi del collettivo di Mitell. «La nostra solidità difensiva - aggiunge Simion - ci permette di rimanere sempre in partita, anche quando non giochiamo benissimo e creiamo poco». Il Lugano è la squadra del momento e le prime sei non sono lontane: «Il nostro obiettivo è chiudere con una vittoria prima della pausa. Ma è chiaro che continuando a giocare così le possibilità di accedere direttamente ai playoff aumentano».
