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È un Lugano a forza quattro: «Un'altra prestazione solida»

Dopo il successo sul Kloten arriva anche la netta vittoria a Rapperswil per la squadra bianconera - Uwe Krupp: «Le ultime due partite mi sono piaciute molto, abbiamo fatto la differenza grazie al gioco difensivo»
©KEYSTONE/WALTER BIERI
Flavio Viglezio
26.01.2025 19:14

Cinque partite per diventare una squadra. Cinque partite per superare il Ginevra in classifica e ricominciare a vedere i play-in da vicino. Il Lugano ha vissuto un weekend perfetto, come non accadeva da tempo immemore. Dopo il successo casalingo sul Kloten è arrivata anche la netta vittoria a Rapperswil. Una vittoria quasi esagerata, pensando a come era messa la formazione bianconera solo un paio di settimane fa. In casa del Rappi, il Lugano non ha iniziato bene. È andato subito in svantaggio, ma la ritrovata fiducia permette ora a Thürkauf e compagni di non disunirsi mai. E dopo il rapido pareggio firmato da Daniel Carr - con Radim Zohorna sulla panchina dei cattivi - i bianconeri hanno preso in mano il pallino del gioco e non lo hanno più mollato.

La soddisfazione del coach

Il Lugano di Uwe Krupp - al suo quarto successo in cinque uscite - ha ormai una chiara identità. Ferrea copertura dello slot difensivo, uscite semplici dal proprio terzo e gioco diretto sulla porta avversaria. «Mi sono piaciute molto le ultime due partite», sottolinea soddisfatto il coach tedesco. In entrambe le occasioni abbiamo giocato molto bene a livello difensivo e questa è stata la base dei nostri successi. Abbiamo fatto tante buone cose in tutte le zone della pista, cose che magari da fuori non si vedono».

Si vede invece benissimo la trasformazione di giocatori che sembrano i cugini forti di quelli impresentabili fino a inizio gennaio. Un nome su tutti: Radim Zohorna. Anche a Rapperswil l’attaccante ceco ha disputato una partita solida e di alti contenuti a tutta pista e ha pure realizzato la sua quarta rete nelle ultime tre uscite. La cura Krupp ha sbloccato anche Marco Zanetti, che a Rapperswil ha trovato il suo primo gol stagionale.

Aspettando il derby

Krupp non si scompone più di quel tanto: «Certo, i risultati sono importanti ma io sono più felice per come la squadra sta giocando. Vedo forza ed energia in questo gruppo e sono felice per i ragazzi. Come ho già avuto modo di dire, sono tutti aperti ai cambiamenti e ai nuovi insegnamenti».

Ora il Lugano può iniziare a pensare al derby della Gottardo Arena. Un’altra tappa fondamentale nella caccia ai play-in: «Me ne hanno parlato un po’, ma non so molto delle sfide tra Lugano e Ambrì. Mi hanno detto che in Svizzera non c’è di meglio a livello di ambiente. Mi lascerò sorprendere, ma ovviamente sarò concentrato sulla prestazione della mia squadra».

Chi più - Luca Fazzini

L’attaccante ticinese timbra ancora una volta il cartellino, con una sottile deviazione sotto porta. Impressiona però quasi maggiormente per il grande sacrificio a livello difensivo. 

Chi meno - Igor Jelovac

L’intervento alla testa ai danni di Matthew Verboon è brutto e pericoloso. Si becca giustamente una penalità di partita e mette in difficoltà una difesa sangallese tutt’altro che ermetica. 

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