Effetto Fiala, una grande Svizzera piega gli USA

Chiamatelo effetto Fiala. Con la superstar dei Los Angeles Kings subito in pista, 24 ore dopo il suo arrivo in Danimarca e nonostante sua moglie abbia da poco perso un bambino, la Svizzera ha disputato una grande partita e non ha lasciato scampo agli Stati Uniti, battuti 3-0 nella terza partita dei Mondiali. Il numero 21 ha dato spettacolo, ma nel primo tempo, a portare i rossocrociati sul 2-0, sono stati Riat (tre gol in tre partite per lui) e Siegenthaler. A chiudere i conti nella terza frazione ci ha pensato un altro difensore, Kukan. Genoni, sempre attento, ha potuto festeggiare un prestigioso “shutout”. Battendo una diretta concorrente per le prime due posizioni, la selezione di Fischer ha fatto un ottimo affare. Solida ed efficace, la Svizzera ha tratto sfruttato l’inserimento di Fiala per dare maggiore equilibrio delle linee, con Riat e Bertschy chiamati a dare sostanza al “bottom six” e a compensare l’inesperienza dei vari Schmid, Baechler e Knak. Il sacrificato è stato Hofmann, finito in tribuna. Di seguito la cronaca del match.
Primo tempo
Dopo 6 minuti contraddistinti da troppa imprecisione in uscita dal terzo e in zona neutra, la Svizzera trova finalmente il primo affondo con la coppia Fiala-Hischier. Daccord fa buona guardia. Il gioco resta comunque sotto controllo americano, con Genoni regolarmente sollecitato. Al 10’49’’, dopo una finta spettacolare, Fiala fa partire un tiro dalla distanza che colpisce il palo. L’episodio dà più coraggio ai rossocrociati, che al 12’46’’ passano in vantaggio con una deviazione a mezz’aria di Riat: il disco si impenna e finisce alle spalle del portiere. Per l’attaccante del Losanna è il terzo gol in tre partite. Al 15’59’’ arriva il 2-0 di Siegenthaler, che sfrutta un’iniziativa di Fiala e beffa Daccord, coperto dal gran traffico nello slot. Al 18’25’’ viene penalizzato Riat per ostruzione.
Secondo tempo
La Svizzera supera i restanti 35 secondi di inferiorità numerica. Al 24’ Jäger colpisce il palo dopo una pericolosa incursione di Bertschy. I rossocrociati insistono e al 27’ sfiorano il tris con un tocco nello slot di Baechler. Poco dopo Daccord si deve superare su Andrighetto, Meier e Malgin. Al 33’28’’ Pinto deve invece ricorrere al fallo per fermare lo scatenato Fiala. È ancora la star dei Kings a dare spettacolo in power-play, ma al 34’50’’ una trattenuta irregolare di Jäger ristabilisce la parità numerica. Gli americani non sfruttano la loro fetta di superiorità numerica, rischiando grosso sulle ripaertenze in “shorthand” di Schmid e Bertschy. Nell’ultimo minuto gli USA provano a riaprire la partita, costringendo Genoni a qualche intervento di routine.
Terzo tempo
Nei primi minuti gli USA si costruiscono un paio di buone opportunità, ma Fiala resta una costante spina nel fianco per la difesa americana. Al 47’54’’ Andrighetto libera Malgin sotto porta, Daccord è però attento. L’iniziativa è sempre in mano ai rossocrociati, che al 51’51’’ trovano il meritato 3-0 con Kukan, il cui tiro dalla distanza viene deviato in maniera decisiva da un avversario. Al 52’48’’ viene penalizzato Garland per un colpo di bastone figlio della frustrazione. Il risultato non cambia più. E per la Svizzera ci sono solo applausi convinti.