Fazzini: «Loro sono partiti a mille ma a partire dal periodo centrale siamo cresciuti e abbiamo avuto più coraggio»

Un buon Lugano. Non ancora perfetto e sarebbe stato assurdo pretenderlo. Ma quello visto all’opera alla BCF Arena è stato un buon Lugano, forse un po’ ingenuo, ma tonico e generoso su tutto l’arco dei sessanta e rotti minuti. Sì, si può essere moderatamente soddisfatti anche in caso di sconfitta e non è mai facile conquistare un punto in casa di una delle formazioni più forti del campionato. Il Lugano, insomma, ha gettato le basi per il prosieguo della stagione.
Senza disunirsi
Solo nel primo periodo i bianconeri hanno sofferto anche oltre il lecito. Il Friburgo, spinto dall’entusiasmo dei suoi tifosi, è partito a mille, facendo valere una velocità a tratti impressionanti. È passato in vantaggio grazie ad un tiro di Wallmark e ad uno Schlegel nell’occasione non impeccabile, ma il Lugano ha avuto il merito di non disunirsi. Certo, davanti i bianconeri si sono visti poco, ma era importante reggere. E la squadra di Tomas Mitell lo ha fatto. «Sapevamo - spiega Luca Fazzini - che loro sarebbero partiti a mille. Non è stato facile, abbiamo perso un po’ troppi dischi facili, ma abbiamo retto l’urto dei burgundi. E Schlegel dopo aver subito il gol ha compiuto diversi interventi importanti».
Con personalità
Si poteva insomma temere il peggio dopo i primi venti minuti di gioco ed invece a partire dal periodo centrale il Lugano ha portato in pista parecchia personalità. Come detto, non tutto gira ancora a dovere, i meccanismi vanno oliati. Ma la partita si è equilibrata e i bianconeri hanno avuto il merito di pareggiarla. Non solo, sono spesso stati loro ad avere il momentum dalla loro parte. «La verità - prosegue Fazzini - è che abbiamo giocato con più coraggio e possiamo nutrire qualche rammarico per non essere usciti dal ghiaccio con il secondo punto. Purtroppo in occasione del loro pareggio non siamo stati in grado di liberare il nostro terzo di difesa e anche all’overtime abbiamo avuto le nostre chance».
Gettate le basi
Un overtime risolto da Attilio Biasca su una rapida ripartenza. Ma il Lugano ha gettato le basi della sua nuova stagione: «Non possiamo essere soddisfatti di una sconfitta - chiosa il Fazz - ma si sono viste anche delle belle cose. Mi è piaciuta l’attitudine e anche il nostro box-play ha svolto un ottimo lavoro. Sono fiducioso». Sì, a volte si può avere un mezzo sorriso anche dopo una sconfitta. E un punto, a Friburgo, non lo si butta mai via.