Dopo gara-3

Giovanni Morini: «Comunque orgogliosi, nessuno si è tirato indietro»

L’attaccante bianconero commenta la sconfitta di Ginevra arrivata nel terzo overtime: «Torniamo a casa con la consapevolezza di poter vincere la serie» – Gianinazzi: «Fiero di ogni ragazzo»
Fernando Lavezzo
19.03.2023 08:31

Il pullman del Lugano ha lasciato le Vernets all’una e un quarto di notte. Davanti un lungo viaggio. Alle spalle una sfida epica. Una gara-3 durata oltre 114 minuti. Praticamente due partite, una dietro l’altra. Una serata che i bianconeri hanno vissuto in crescendo, dopo tanta trincea. Sembravano loro quelli più lucidi nel secondo e nel terzo overtime. A festeggiare, però, è stato il Ginevra, ora avanti 2-1 nella serie. Martedì le due squadre torneranno a darsi battaglia alla Cornèr Arena. Il calendario, per fortuna, concede due giorni di riposo alle contendenti. In gara-4 sapremo quali strascichi avrà lasciato questa sfida interminabile. Nel corpo e nella testa. «Nonostante la sconfitta, torniamo a casa con la consapevolezza di poter vincere questo quarto di finale», afferma Giovanni Morini. «Abbiamo disputato una gara di grande sacrificio, oltretutto affrontata senza uno dei nostri migliori giocatori, Granlund», prosegue l’attaccante comasco. «In questo momento provo stanchezza e dispiacere, ma anche tanto orgoglio. Ogni giocatore ha dato tutto. Anche quelli più creativi e talentuosi hanno offerto un prezioso contributo in difesa. Carr, ad esempio, ha bloccato una marea di tiri. E Koskinen, in porta, è stato monumentale. Con questo spirito siamo arrivati a 79 secondi dalla vittoria nei tempi regolamentari. Poi la partita è diventata una cosa difficile da spiegare. Per tutti noi è stata la più lunga della carriera. Inevitabilmente il livello delle giocate è diminuito con il passare del tempo, ma trovo che questa formula ad oltranza sia più corretta rispetto ai rigori. Alla fine vince la squadra un pochino più fortunata, anche se dal secondo supplementare in poi avevamo più gambe di loro ed eravamo più vicini al colpaccio. Lo considero un buon segnale. Aabbiamo perso, ma non dobbiamo pensarci troppo. Martedì arriva già la prossima occasione. La testa deve andare subito lì».

Non sono frustrato, semmai arrabbiato per come è finita
Luca Gianinazzi

Una prova di sacrificio

Anche Luca Gianinazzi appare provato dalla lunga serata. «Non sono frustrato, semmai arrabbiato per come è finita. Ma anche molto orgoglioso dei miei ragazzi e della nostra prestazione. Ci siamo sacrificati e siamo stati uniti, lottando dall’inizio alla fine. Sono soddisfatto di tutti, nessuno escluso. Era impensabile venire qui cercando di fare la partita. Il Ginevra ha creato più gioco di noi, ma siamo stati bravi a concedergli poco. Siamo stati in partita per mezzo secolo, purtroppo non è bastato». Decisiva una rete in power-play, dopo tante situazioni di inferiorità numerica superate con grande efficacia. «Meglio se non parlo degli arbitri», dice il Giana. Il discorso si sposta allora sulla grande prestazione di Koskinen: «È stato eccellente, certo. Ma allo stesso tempo credo che davanti a Mikko abbiamo giocato molto bene. Loro hanno tirato tanto, lo dicono i numeri, ma spesso lo hanno fatto da lontano o da zone esterne. Abbiamo anche bloccato un’infinità di conclusioni». Carr è andato a segno per la terza volta in questa serie. Un giocatore ritrovato. «Non dobbiamo dimenticarci tutto quello che Daniel ha dovuto passare questa stagione. È stato fuori a lungo per un infortunio che gli ha impedito di vivere bene, non solo di giocare a hockey. Arriva da lontano, sta crescendo di partita in partita. Ci ha messo un po’ a ritrovare la fiducia nel suo corpo e nel suo gioco, ma sappiamo tutti quanto è forte quando sta bene. E lo sta dimostrando». 

Ora si guarda avanti: «Nelle gambe resterà qualcosa, ma vale per entrambe le squadre», spiega il coach bianconero. «Le prossime 48 ore saranno importanti per recuperare fisicamente e mentalmente». Nessuna speculazione, invece, sul possibile recupero di Granlund. O di Connolly. O di Arcobello. In ogni caso, in gara-4 servirà nuovamente il gruppo intero. 

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