Il Cere e il gioco della bottiglia: «È piena di voglia di playoff»

Che strana cosa, questi nuovi play-in. Tra giovedì e ieri, l’Ambrì Piotta ha collezionato due sconfitte di fila nei 60 minuti regolamentari. Eppure, in entrambi i casi, i leventinesi hanno lasciato la pista con sentimenti positivi. A Rapperswil, in gara-2 del primo turno, era bastato perdere con un solo gol di scarto per poi trionfare all’overtime. Ieri, dopo il primo atto perso 4-5 con il Kloten, è stata invece la consapevolezza di aver limitato i danni a far dormire sonni tranquilli agli uomini di Luca Cereda. Dopo 40 minuti terribili, consegnati agli aviatori senza opporre resistenza, i biancoblù erano sotto 1-4. Una differenza reti con retrogusto di condanna. Poi, in un pazzo terzo tempo, le reti di Virtanen (riscattatosi dal personale -4 del periodo centrale), Kubalik e Kostner hanno raddrizzato la situazione, dando forma e sostanza alla veemente reazione dell’Ambrì. Una squadra che, lo sappiamo da tempo, non si dà mai per vinta. Certo, la rete di Simic a 19 secondi dalla terza sirena, con l’ingenuo Douay sulla panchina dei penalizzati, ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Ma l’handicap di -1 con cui i biancoblù si presenteranno domani sera alla Swiss Arena non compromette affatto la qualificazione ai quarti di finale dei playoff. «Basterà ripartire dal terzo tempo», dice Terraneo.
Aspetta un momentum
L’analisi del difensore ticinese non ha mezze misure: «Nei primi due tempi il Kloten ci ha praticamente dominati, abbiamo perso tutti i duelli, volevano la vittoria più di noi. Poi, però, siamo stati bravi a reagire». Meno drastica la versione di Cereda: «Dopo la serata di Rapperswil, la bottiglia delle emozioni si è svuotata. E non è stato immediato riempirla. Nei primi 15 minuti contro il Kloten, infatti, eravamo lenti di testa. All’inizio del periodo centrale abbiamo segnato l’1-0 che avrebbe dovuto darci il momentum. Invece, con due errori, lo abbiamo subito riconsegnato al Kloten, che ha trovato due reti in rapida successione e ha poi preso fiducia. Abbiamo sofferto, ma il terzo tempo è stato buono. E ci tiene vivi in vista del ritorno, nonostante una quinta rete evitabile che ci costringe a recuperare dal -1. Non penso che questo svantaggio minimo ci condizionerà nella seconda sfida. A livello di impostazione di gioco e mentale, cambierà poco».
Risorse infinite
L’Ambrì riesce sempre a trovare le risorse psicofisiche per risollevarsi dalle difficoltà. Lo si è visto durante la regular season e se n’è avuta conferma in questi play-in. «Il fatto che i ragazzi vadano molto d’accordo ci aiuta in queste situazioni», spiega il Cere. «Inoltre, essere già usciti più volte da situazioni negative, ci dà la consapevolezza e la fiducia di poterlo rifare. Anche la sensazione di non avere più nulla da perdere può darti qualcosa in più. Senza dimenticare quel pizzico di fortuna che non guasta».
Curran sulla buona strada
Per la trasferta di domani, l’Ambrì potrebbe recuperare Curran. Ma un impiego di Senn al posto di Juvonen (sabato sostituito dopo l’1-4) non è da escludere anche in assenza del difensore canadese. Di sicuro, i biancoblù avrebbero bisogno di maggiore spinta offensiva dalle «seconde linee». Anche perché gli stranieri stanno facendo gli straordinari da parecchio tempo. «Ma non siamo stanchi», assicura il tecnico di Sementina. «E adesso anche la bottiglia delle emozioni è di nuovo piena: di rabbia e di voglia di tornare nei playoff».