Il Lugano domina il derby e lo vince ai rigori

Quarantatré tiri a undici per il Lugano. Sì, avete letto bene: 43 a 11. Eppure, per vincere il primo derby stagionale il Lugano ha dovuto attendere i rigori, trasformati da Granlund e Fazzini. L’Ambrì Piotta è andato sul 2-0 in meno di sei minuti, poi ha smesso di provarci. La squadra di Gianinazzi ha preso il controllo del match, accorciando le distanze con Carr nel primo tempo e pareggiando in 5 contro 3 con Fazzini nel secondo. I leventinesi sono tornati in vantaggio all’inizio della frazione conclusiva in power-play, ma Thürkauf ha subito riportato la partita in equilibrio. Lo sterile dominio bianconero ha prolungato la gara all’inverosimile. Ma i rigori hanno premiato la squadra più meritevole.
Primo tempo
Dopo un primo affondo bianconero, all’1’09’’ l’Ambrì Piotta conquista una superiorità numerica per trattenuta di Ruotsalainen. Il miglior power-play della lega (40% di riuscita) non tradisce: al 2’45’’ ci pensa Bürgler a portare in vantaggio i leventinesi con un tiro al volo tanto potente quanto preciso. I padroni di casa vanno già nel pallone e al 5’24’’ ancora Bürgler firma il 2-0 aggirando la porta di un goffo Koskinen. Per gli ospiti bilancio netto: due tiri, due gol. In completo controllo, la squadra di Cereda vince tutti i duelli, ma non mette più nessun disco sulla porta. Al 9’30’’ il Lugano si ridesta con due conclusioni di Carr: la prima si stampa sul palo, la seconda finisce a lato. Nell’occasione, i bianconeri guadagnano due minuti di superiorità numerica per un colpo di bastone di Virtanen e ne approfittano per rientrare nel match. L’1-2 all’11’03’’ porta la firma dello stesso Carr, abile a deviare un tiro di Alatalo. Soltanto gli arbitri non vedono il disco entrare in porta, ma il video viene loro in soccorso. Al 12’34’’ altra penalità contro i biancoblù per uno sgambetto di Lilja ai danni di Ruotsalainen. Stavolta il power-play bianconero pasticcia. Al 16’34’’ tocca a Dauphin sedersi sulla panchina dei cattivi, ma Juvonen fa buona guardia sull’unica conclusione ad opera di LaLeggia.
Secondo tempo
Si riparte con un frenetico sali e scendi. Al 21’50’’ Joly spreca malamente a tu per tu con Juvonen. Al 25’ il Lugano insiste, installandosi in attacco e impegnando il portiere leventinese con Zanetti, Joly e Alatalo. L’Ambrì non riesce a contrattaccare e finisce più volte in liberazione vietata. Al 29’15’’ Douay impegna Koskinen, poi Grassi spara alto sul rimbalzo. La squadra di Gianinazzi riprende subito in mano le operazioni, ma non è efficace al momento di concludere. Al 34’ un infruttuoso break di Lilja ridà fiato ai biancoblù. Dura pochissimo. Al 34’52’’ viene nuovamente penalizzato Virtanen. Appena 28 secondi dopo Kostner lo raggiunge. Il Lugano può giocare in 5 contro 3 per 1’32’’. Dopo 44 secondi a singhiozzo, Gianinazzi organizza l’assalto spendendo il “time-out”. La mossa funziona: al 36’16’’ ci pensa Fazzini a pareggiare i conti con una botta delle sue, liberato dalle giocate di Granlund e Carr. Nei restanti 28 secondi di superiorità semplice, il Lugano non riesce ad affondare il colpo. Schiacciante il bilancio dei tiri in porta nel periodo centrale: 18-2.
Terzo tempo e overtime
Come il primo tempo, anche il terzo si apre con una superiorità numerica leventinese. L’espulso è Alatalo. Stavolta all’impressionante power-play biancoblù bastano 6 secondi per segnare il 3-2 con Kneubühler al 41’24’’. Tre gol con sei tiri: un cinismo notevole. Il vantaggio ospite dura poco: disturbato da Carr, lo stesso Kneubühler regala il disco a Thürkauf, che insacca il 3-3 al 42’37’’. Al 46’16’’ Carr colpisce ancora una volta il palo. Poco dopo Morini sfiora la rete con un tocco nello slot. In seguito, lo stesso attaccante comasco supera Juvonen, ma il gol è annullato per ostruzione sul portiere. Al 49’24’’ Kneubühler spreca un ghiotto contropiede. L’Ambrì ci riprova con Fohrler, dimostrando di poter pungere in transizione. La spinta del Lugano sembra esaurirsi, ma al 56’47’’ lo scatenato Carr serve a Ruotsalainen il disco per il 4-3. Anche questa rete viene però annullata dopo il “coach challenge” di Cereda per fuorigioco millimetrico. A fil di sirena Juvonen salva su Joly. Si va all’overtime. Lo domina il Lugano, che spreca l’impossibile con Carr, Joly, Müller e Thürkauf. L’Ambrì va vicino al gol con Kneubühler. Fazzini segna dopo la sirena. Ci vogliono i rigori: segnano Granlund e Fazzini, sbagliano quattro leventinesi su quattro. La panchina bianconera ci mette un po’ a realizzare, ma il derby è bianconero. Meritatamente.