Hockey

Il Lugano non si ferma più e si sblocca anche Perlini

Terzo successo consecutivo per i bianconeri, che controllano il gioco per 60 minuti e battono gli Orsi 4-1 - Prima rete stagionale per l’attaccante canadese: «Ora mi sento più leggero, ma è stata una vittoria del collettivo»
©TIL BUERGY
Fernando Lavezzo
24.10.2025 23:16

Quanti morsi ci vogliono per mangiare un Berner Mandelbärli, il delizioso orsetto alle mandorle venduto in ogni buvette della PostFinance Arena? Almeno quattro. Gli stessi con cui il Lugano ha sbranato gli Orsi di Heinz Ehlers in una partita vicina alla perfezione. La terza vittoria consecutiva permette ai bianconeri di stabilizzarsi in zona play-in e di avvicinarsi al sesto posto, ora distante 5 punti. L’aria è cambiata e i meriti vanno suddivisi. Perché anche quello odierno è stato un vero successo di gruppo. Di una squadra che ha controllato il ritmo del gioco dall’inizio alla fine. Ripartendo dalle retrovie quando era necessario e installandosi in zona d’attacco quando era possibile. Il tutto lavorando gli uni per gli altri a tutta pista, con sacrificio e generosità. Esemplare, in questo senso, l’esultanza dei giocatori in panchina dopo il doppio «block shot» di Aebischer, con i padroni di casa in 6 contro 5 per provare a riaprire la gara in extremis. Altrettanto emblematico, poco dopo, il gesto di capitan Thürkauf, che a porta vuota ha rinunciato a un gol sicuro, cedendo il disco del definitivo 4-1 a Simion, autore di una doppietta.

«Fiero dei compagni»

Pur senza mai giocare in superiorità numerica, il Lugano ha sempre avuto il match nelle mani. Poche le sbavature, tante le decisioni giuste. Avanti 3-0 dopo 25 minuti, gli uomini di Mitell non hanno tremato neppure dopo la rete di Graf al 26’28’’, continuando a chiudere gli spazi e a ripartire. Detto di Simion, altre individualità hanno saputo emergere in una bella prova collettiva. Fazzini ha chiuso la sua serata con un gol e tre pali (uno su rigore), mentre Perlini, autore dell’1-0, ha finalmente segnato la sua prima rete stagionale: «Ora mi sento un po’ più leggero», ammette Brendan sorridendo. «Già da qualche partita sentivo di essere sulla buona strada e finalmente mi sono sbloccato. Ad inizio stagione è stata dura, ho dovuto ambientarmi, sebbene fossi già stato due volte in Svizzera. Con il tempo, mi sono sentito sempre più a casa, soprattutto da quando la mia ragazza e il mio cane sono qui con me». Ma a crescere, giorno dopo giorno, è stato tutto il Lugano: «Siamo felici delle tre vittorie di fila, in spogliatoio c’è un buon feeling, ma vogliamo migliorare ancora, perché i campionati non si decidono in autunno», aggiunge il canadese. «Tra settembre e inizio ottobre non abbiamo avuto molti rimbalzi favorevoli, ma continuando a lavorare duramente i dischi hanno cominciato a entrare. Sono davvero orgoglioso dei miei compagni».