Hockey

Il Lugano risponde per le rime: no, il Ginevra non è imbattibile

I bianconeri ritrovano subito disciplina e solidità, vincono con pieno merito gara-2 dei playoff e pareggiano la serie - La squadra di Luca Gianinazzi copre bene ogni zona della pista e le stelle del Servette per una notte stanno a guardare
Daniel Carr supera Descloux e realizza così la rete del definitivo 2-0 in favore dei bianconeri. © Keystone/Pablo Gianinazzi
Flavio Viglezio
16.03.2023 23:33

«Venderemo cara la pelle», aveva detto Luca Gianinazzi alla vigilia dei quarti di finale contro il favoritissimo Servette. Parole che sembravano un po’ di circostanza, pronunciate quasi nel tentativo di esorcizzare il mostro ginevrino. Ed invece questo Lugano - dopo aver parzialmente mancato gara-1 - ha dimostrato che anche il Servette vincitore della stagione regolare non è imbattibile. Tornati solidi e concreti come nei pre-playoff, i bianconeri hanno pareggiato con pieno merito una serie che potrebbe - se lo augura il popolo luganese - anche essere molto più aperta rispetto ai pronostici della vigilia.

Ritrovate le armi migliori

Sapeva di dover crescere rispetto alla partita delle Vernets, il Lugano. Ci è riuscito, nel migliore dei modi, utilizzando al meglio le sue armi. Un Mikko Koskinen di nuovo sicurissimo, una difesa solida e concentrata e nessun fallo inutile. I bianconeri hanno di fatto impedito al Ginevra - su tutto l’arco dei sessanta minuti - di sviluppare il suo temibilissimo gioco in velocità. E per una notte le stelle del Servette sono rimaste a guardare. Forse un po’ troppo lezioso - e sovente anche nervoso - il Ginevra è insomma rimasto sorpreso da un Lugano determinatissimo in ogni zona della pista.

Pazienza ricompensata

Non si è mai scomposto, il Lugano. E la sua pazienza è stata ricompensata. Già, i bianconeri hanno dovuto attendere oltre metà incontro per passare in vantaggio, grazie alla seconda rete nella serie di Calle Andersson. Una situazione ideale gestita poi con maturità, anche in un terzo tempo in cui il Ginevra non è praticamente mai stato in grado - se non nei minuti finali, con Descloux richiamato in panchina - di mettere in seria difficoltà il sistema difensivo del Lugano. Al tempo stesso i bianconeri non hanno mai rinunciato ad attaccare ed hanno meritatamente trovato il raddoppio al termine di una spettacolare combinazione tra Marco Zanetti e Daniel Carr.

Senza argomenti

Senza Henrik Tömmernes - ammalato - il Servette non ha insomma mai trovato gli argomenti per insinuare il tarlo del dubbio nella mente dei bianconeri. Che anche nelle rare situazioni di inferiorità numeriche hanno compiuto importanti passi avanti rispetto a gara-1. Certo, con un power-play più concreto il Lugano avrebbe anche potuto chiudere prima i conti, ma il gioco in superiorità rimane il tallone d’Achille di questa squadra. Che ora, però, ci crede. Eccome se ci crede.

In questo articolo: