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Il Lugano stecca l'esordio, Thürkauf: «Avremmo dovuto andare più diretti sulla porta»

In una partita a lungo ferma sullo zero a zero i bianconeri peccano di freddezza davanti a Säteri
© CdT/Gabriele Putzu
Flavio Viglezio
15.09.2023 22:56

Sognava un esordio diverso, il Lugano. Una prima partita dove confermare quanto di buono fatto durante la lunga fase di preparazione. Ed invece no, a fare festa alla Cornèr Arena è stato il Bienne, al termine di una sfida a lungo bloccata sullo zero a zero. I bianconeri - al cospetto comunque di un avversario di assoluto valore - possono allora recitare il primo mea culpa stagionale, per le tante occasioni non sfruttate. Harri Säteri è stato bravissimo, ma agli attaccanti del Lugano è davvero mancata la freddezza sotto porta. Peccato, perché la squadra di Luca Gianinazzi sull’arco dei sessanta minuti non è stata affatto inferiore ai vice-campioni svizzeri.

Il solito power-play

«È vero - spiega Calvin Thürkauf - forse la fortuna non è stata dalla nostra parte. A volte il disco non ne vuole sapere di entrare. Ma non dobbiamo già iniziare a cercare scuse: in generale avremmo dovuto tirare di più, anche se il Bienne è stato bravo a non farci entrare come avremmo voluto nello slot. Ma in partite come queste bisogna andare in modo più diretto sulla porta».

Ha ragione, il capitano bianconero. Certo, anche il Bienne nei primi quaranta minuti ha avuto le sue belle occasioni per passare in vantaggio e Mikko Koskinen ha sfoderato parecchi interventi tanto difficili quanto importanti. Ma - tocca insistere - la mancanza di concretezza del Lugano ha fatto la differenza. Anche e soprattutto in power-play. Nelle fasi finali del tempo centrale i bianconeri hanno avuto la possibilità di giocare per una quarantina di secondi in doppia superiorità numerica, senza riuscire a cavare un ragno dal buco nonostante il time-out chiamato da Luca Gianinazzi. «Anche in queste situazioni - continua Thürkauf - dobbiamo crescere e diventare più concreti, se possibile già a partire dalla trasferta a Friburgo».

Punizione severa

Chi sbaglia paga, insomma. Ed allora il Bienne ha fatto la differenza - punendo anche troppo severamente il Lugano - negli ultimi otto minuti di gioco. Dopo aver incassato il gol di Yakovenko - troppo libero di colpire nello slot - i bianconeri hanno provato a riaprire la contesa, ma senza la necessaria lucidità. E così i seeländer - con l’inevitabile Brunner - hanno chiuso i conti. «Abbiamo comunque disputato una buona partita - chiosa Thürkauf - anche se alla fine abbiamo pagato a caro prezzo i nostri errori individuali. Fa parte del gioco: ora dobbiamo rimanere compatti e andare a Friburgo a fare risultato».