L'analisi

Il Lugano vince una partita che prima avrebbe buttato via

Contro il Langnau i bianconeri conquistano il quarto successo consecutivo pur scherzando con il fuoco – Avanti 3-0, rischiano di farsi rimontare ma reagiscono in tempo – LA VIDEOINTERVISTA A LUCA FAZZINI
© KEYSTONE
Fernando Lavezzo
22.11.2022 23:20

Un mese fa, una partita così il Lugano l’avrebbe molto probabilmente buttata via. «Ma abbiamo imparato la lezione, dimostrando di essere cresciuti», dice Marco Müller. Avanti 3-0 all’inizio del periodo centrale, i bianconeri hanno gestito male il comodo vantaggio, giocando in modo troppo passivo, rischioso, a tratti superficiale. Nel terzo tempo il Langnau è così rientrato fino al 3-2, andando pure vicino al pareggio. «Appena abbassi un pochino il livello vieni subito punito», conferma «Mullo». I passi avanti dei bianconeri, però, si vedono anche in questi momenti: invece di cedere, come ha spesso fatto nel periodo buio della stagione, il Lugano ha reagito, trovando in inferiorità numerica la rete del 4-2 e poco dopo quella del definitivo 5 a 2. È così arrivata la quarta vittoria di fila. La quinta nelle ultime sei partite. Con questi tre punti i bianconeri superano l’Ambrì Piotta ed entrano in zona pre-playoff. Una bella iniezione di fiducia in vista di quattro trasferte consecutive contro Friburgo, Zugo, Bienne e Ajoie. «Saranno test importanti. La classifica non la guardiamo neppure adesso, perché non siamo ancora dove vorremmo essere», conclude Marco.

Prova di carattere

«Non abbiamo giocato bene», ammette Luca Gianinazzi. «A volte bisogna accettarlo. Ma la base del gioco c’era e in qualche modo siamo riusciti a portare a casa la vittoria». Il coach bianconero ha sfruttato l’interruzione dovuta all’analisi video del 3-2 di Saarela (il disco sembrava aver colpito l’asta) per parlare ai suoi ragazzi, risparmiando così il suo «time-out». «Ne ho approfittato per infondere un po’ di tranquillità. Nel terzo tempo si sono visti due aspetti. Uno negativo: abbiamo dato ai Tigers la possibilità di rientrare in una partita in cui non avrebbero dovuto farlo. L’altro positivo: abbiamo avuto il carattere per aggiustare la situazione. I nostri progressi si vedono anche nella serenità con cui gestiamo certi momenti. Non siamo ancora a un livello ideale, ma siamo comunque usciti da una situazione complicata. Paradossalmente i 5 minuti di power-play per la carica su Arcobello ci hanno fatto più male che bene. Ma poi l’abbiamo chiusa con un uomo in meno. Sembra una cosa assurda, ma l’hockey a volte è così».

Ottimismo per Arcobello

Colpito da Rohrbach al 44’, il capitano bianconero non ha concluso la partita. «Mark sembra stare bene, si muove normalmente e la testa parrebbe okay», rassicura il coach. «Di sicuro ha preso un gran colpo. Nelle prossime ore ne sapremo di più e capiremo se venerdì potrà giocare a Friburgo».  

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