Hockey

Il mercato entra nel vivo: le strategie di Lugano e Ambrì

I bianconeri cercano un nuovo difensore straniero e attendono con ansia la decisione di Thürkauf, i biancoblù sono a caccia di un centro e di un'ala di importazione per rimpiazzare Spacek e Dauphin
© POSTFINANCE / Ti-Press
Flavio Viglezio
11.04.2024 06:00

I playoff sono entrati nella loro fase più calda, la Nazionale rossocrociata ha invece iniziato la sua lunga preparazione in vista dei Mondiali. La stagione dell’hockey ha ancora tanto da offrire sul ghiaccio, ma i direttori sportivi lavorano alacremente per allestire le squadre in vista del prossimo campionato. «Si stanno delineando alcuni scambi tra formazioni di NL, ma se ne saprà di più a playoff terminati», ha recentemente dichiarato Hnat Domenichelli. E sarà allora interessante osservare se queste mosse coinvolgeranno anche Lugano e Ambrì Piotta. Ormai in vacanza, bianconeri e biancoblù sono già proiettati verso la nuova annata agonistica. Alcune operazioni sono già state rese note, ma il lavoro per completare l’organico non manca né a Domenichelli, né a Paolo Duca. Andiamo allora ad analizzare quali potrebbero essere le strategie a corto termine dei due club.

Margine di manovra limitato

Dopo l’esperienza non troppo fortunata con Mikko Koskinen, alla Cornèr Arena si è dunque deciso di tornare a puntare su due portieri rossocrociati – Niklas Schlegel e Joren Van Pottelberghe – e, di riflesso, su sei stranieri di movimento. Oltre all’estremo difensore proveniente dal Bienne, per ora il Lugano si è assicurato il giovane e promettente David Aebischer, che rimpiazzerà il partente Wolf in difesa. Al momento sono sette i terzini svizzeri sotto contratto (Aebischer, Alatalo, Andersson, Guerra, Hausheer, Mirco Müller e Jesper Peltonen): per completare il reparto, si attende l’ingaggio dello straniero che rimpiazzerà Joey LaLeggia. «Sono i difensori two-ways a fare la differenza, nel campionato svizzero», ha confidato Luca Gianinazzi ai microfoni di TeleTicino. Il Lugano cerca dunque un import solido difensivamente (ciò che non è mai stato LaLeggia) e capace di garantire impulsi offensivi. Al tempo stesso uno degli obiettivi della prossima stagione sarà quello di migliorare il rendimento difensivo: con 151 reti subite, il Lugano ha proposto solo l’8. difesa della stagione regolare. Radio mercato dà come certo l’ingaggio dello svedese Carl Dahlström, elemento sicuramente solido, con qualità però prettamente difensive.

In attacco tutto, o quasi, ruota attorno alla decisione che prenderà Calvin Thürkauf. Se ne saprà di più – parole dello stesso capitano – solo in estate. Ad oggi (Thürkauf compreso) i bianconeri hanno 11 giocatori elvetici sotto contratto. A livello di attaccanti svizzeri il margine di manovra è insomma limitato. Ma, paradossalmente, anche quello che concerne gli stranieri non lascia spazio a grandissime fantasie. Carr, Joly e Arcobello non sono in discussione. E le dichiarazioni degli ultimi giorni lasciano intendere che il club bianconero voglia dare una seconda possibilità – il rischio è considerevole – ad Arttu Ruotsalainen. «È un giocatore fenomenale», ha dichiarato Gianinazzi. L’impressione è che il Lugano – dopo il caso LaLeggia – non possa o non voglia compiere un altro sforzo economico, necessario per sciogliere in anticipo il contratto con il finlandese. Si è insomma rinunciato ad un Marks Granlund a fine accordo (che come il suo connazionale può giocare sia al centro sia all’ala), tenendo un Ruotsalainen reduce da un campionato nettamente al di sotto delle aspettative.

«Se Thürkauf partirà per la NHL, dovremo rinforzare il settore centrale» si dice in casa bianconera. Ma anche se il capitano dovesse rimanere, l’ingaggio di un centro straniero sembra necessario. Un elemento che possa portare leadership e – perché no – anche qualche chilo in un settore offensivo piuttosto leggerino. Basteranno due nuovi stranieri (uno dietro e uno davanti) per permettere al Lugano di effettuare un salto di qualità?

Due mosse da non fallire

Dall’uscita di scena dai play-in, tutto o quasi tace invece in Leventina. Paolo Duca – come sempre – preferisce lavorare in silenzio. Il direttore sportivo biancoblù ha già di fatto sistemato le questioni che riguardano i portieri e il settore difensivo. Al posto del partente Benjamin Conz è stato ingaggiato Gilles Senn, che potrà rappresentare una valida alternativa a Juvonen. E per sostituire Tobias Fohrler – perdita piuttosto pesante, quella del tedesco – in Leventina tornerà Jesse Zgraggen (manca l’ufficialità). Alla Gottardo Arena si conta poi sull’ulteriore crescita di terzini come Simone Terraneo e Rocco Pezzullo.

In attacco, la formazione leventinese cambierà invece parzialmente volto. Duca ha già trovato il sostituto di Johnny Kneubuehler: si tratta del promettente Miles Müller, 19.enne nazionale elvetico Under 20 reduce da un campionato da 61 punti in 63 partite nella QMJHL. Restando agli attaccanti elvetici, la società dovrà probabilmente operare una riflessione su Nando Eggenberger, arrivato in Leventina con grandi aspettative ma finito spesso e volentieri in tribuna nelle fasi più calde del campionato. Anche ad Ambrì il margine di manovra del mercato è allora legato soprattutto agli stranieri. Con le partenze di Spacek, di Dauphin e di Formenton, l’unico attaccante d’importazione attualmente a disposizione di Cereda è Jakob Lilja.

La logica vuole insomma che Duca sia a caccia di un centro che possa rimpiazzare Spacek e di un’ala in grado di garantire un buon bottino di punti. Ciò che non è stato in grado di fare Lilja, più utile nel lavoro a tutta pista che sotto porta. Dalla Svezia arriva il nome di Malte Strömwall, decimo miglior marcatore del campionato con 15 reti e 25 assist in 52 partite.

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