Il presidente che fece sognare i tifosi

Il ricordo di Emilio Juri, che guidò l'Ambrì a tre titoli europei e a una finale
Paride Pelli
01.02.2013 14:32

di PARIDE PELLI - Emilio Juri non c?è più: è morto ieri a 65 anni, per un brutto male. Il suo nome è legato indissolubilmente a quello dell?HC Ambrì Piotta: con lui come presidente – dal 1996 al 2002 – il piccolo club leventinese diventò più grande, issandosi sul tetto d?Europa in tre occasioni a cavallo degli anni Novanta e arrivando ad un soffio dall?agognato titolo svizzero nel 1999, quando fu sconfitto dal Lugano nella storica (e probabilmente irripetibile) finale tutta ticinese rimasta nella memoria di tutti gli appassionati, che la ricordano con nostalgia. Emilio Juri per l?Ambrì non badò a spese, dall?alto della sua riconosciuta generosità: ci mise (e rimise) parecchi soldi, riuscì a portare in Leventina nomi illustri (uno su tutti, Oleg Petrov), fece compiere alla squadra il salto di qualità affidandosi inizialmente a Larry Huras, allenatore all?epoca in rampa di lancio e tuttora sulla cresta dell?onda. Anni vissuti da tutto il popolo biancoblù con grande entusiasmo e adrenalina, ma anche pericolosamente: esborsi economici ripetuti e non indifferenti – e qualche errore di valutazione pagato a caro prezzo – prosciugarono presto le casse e costrinsero proprio Juri e i nuovi dirigenti a lanciare il primo azionariato popolare nel 2002, per salvare la baracca. L?operazione – denominata «Aiuta l?Ambrì ad avere un futuro» – andò a buon fine, ma nulla da lì in poi fu più come prima, con l?HCAP confrontato costantemente a problemi di liquidità. Ciononostante, Emilio Juri è rimasto vicino ai suoi successori, in nome appunto del suo grande amore: sempre in prima fila nelle assemblee, sempre pungente con i suoi «amici giornalisti» – come amava definirci – sempre pronto ad alzarsi in piedi in mezzo alla platea per offrire il suo punto di vista, come accaduto nella drammatica assemblea del 2011 a Giornico, quella che lanciò la seconda raccolta fondi e permise il secondo rocambolesco salvataggio del club. Confrontarsi con Emilio Juri era davvero un piacere: mai banale, pronto alla stoccata come alla battuta, era un uomo dalla spiccata personalità e di animo gentile. Qualche tifoso, oggi, penserà che sotto la sua gestione sono iniziati i problemi dell?Ambrì Piotta: ma sono le stesse persone che in quel periodo gioivano per le vittorie e i trionfi europei. Filippo Lombardi ieri l?ha ricordato con commozione. «Juri è stato il presidente che ha fatto sognare tutto il popolo biancoblù». Scusate se è poco. Addio, caro Emilio, ci mancherai.

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