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Il rammarico di Dario Bürgler: «Dobbiamo diventare più furbi»

Nonostante un’ottima prova per almeno due tempi, i biancoblù non riescono a fare punti in casa degli ZSC Lions – L’attaccante leventinese: «A volte ci manca ancora qualcosa per vincere partite di questo tipo, ma siamo soddisfatti della prestazione»
Il finlandese degli ZSC Lions, Juho Lammikko, porta lo scompiglio nella difesa dell’Ambrì Piotta. ©Keystone/Michael Buholzer
Flavio Viglezio
27.11.2022 19:30

Un weekend in bianco. Battuto alla Gottardo Arena dal Bienne, l’Ambrì Piotta è stato sconfitto anche dagli ZSC Lions alla Swiss Life Arena. I biancoblù non sono dunque riusciti a diventare la prima squadra capace di dare un dispiacere allo Zurigo nella sua nuova – e impressionante – casa.

Non c’è andata lontana, la formazione di Luca Cereda. Al termine dei primi due tempi – per mole, qualità di gioco e occasioni – l’Ambrì avrebbe meritato di trovarsi avanti nel punteggio. Ma l’imponente tabellone della pista indicava 3-2 per gli ZSC Lions. «Pure io – sottolinea Dario Bürgler, uno dei biancoblù più propositivi in fase offensiva – la vedo così. Questo weekend ci ha detto che a volte ci manca qualcosina per vincere un certo tipo di partite. Piccole cose, ma importanti. Faccio un esempio: rispetto allo Zurigo noi abbiamo incassato quel paio di penalità di troppo che hanno fatto la differenza. Abbiamo giocato bene, ci abbiamo provato con tutte le nostre forze ma alla fine siamo rimasti con un pugno di mosche in mano».

Ci sono sconfitte e sconfitte

La serie di otto sconfitte consecutive maturata prima della pausa è solo un lontano ricordo. Perché nonostante il weekend in bianco l’Ambrì Piotta ha ritrovato l’intensità che gli aveva permesso di fare così bene nelle prime fasi della stagione. Ci sono sconfitte e sconfitte, insomma. A livello di prestazione, quella a Zurigo non deve dunque preoccupare. Solo negli ultimi venti minuti, dopo aver subito la quarta rete dei Lions, i biancoblù hanno accusato un po’ il colpo. E non sono più stati in grado – forse anche a causa della fatica per gli sforzi profusi la sera prima, quando lo Zurigo era tranquillamente a riposo – di mettere davvero in discussione il successo dei padroni di casa. Ancora Bürgler: «Non credo che fossimo stanchi. Penso piuttosto che il loro quarto gol ci abbia un po’ tarpato le ali. Ci ha tolto qualche energia a livello mentale. Inoltre bisogna riconoscere che nell’ultimo periodo i Lions hanno gestito meglio il disco rispetto ai primi due tempi».

Tanto da imparare

La netta impressione è che squadre come lo Zurigo possano fare la differenza anche nelle serate più complicate grazie al talento dei suoi migliori elementi. «Ma anche noi – precisa Bürgler – abbiamo giocatori di talento. Pure noi abbiamo le qualità per andare a segno – come si dice – un po’ dal nulla. La verità è che gli ZSC Lions sono stati più furbi e hanno commesso meno errori rispetto a noi. Io ho preso un palo a 15’’ dal termine del secondo periodo: da quella posizione avrei dovuto segnare, perché ho avuto il tempo di prendere la mira e di preparare il tiro. Ed invece non ci sono riuscito. Da queste sfide c’è tanto da imparare. Siamo stati a lungo superiori allo Zurigo, eppure usciamo da questa sfida senza punti. Ogni volta che siamo sul ghiaccio dobbiamo sapere esattamente cosa fare e, soprattutto, cosa non fare per favorire i nostri avversari».

Niente regali

Ci sono insomma sconfitte che fanno male ma dalle quali, paradossalmente, si esce con più certezze che dubbi. All’orizzonte si profila già la sfida con un Losanna che fatica proprio ad ingranare: si tratterà allora di evitare gli errori commessi a Zurigo. «Nelle due partite del weekend si è visto che se giochiamo come sappiamo, in particolare senza il disco, non concediamo tanto ai nostri avversari. Lo ripeto, si tratta di evitare regali: un turnover o una penalità possono pesare tantissimo sull’economia di una sfida. Se svolgiamo bene ciò che sappiamo fare di meglio, possiamo essere in partita contro qualsiasi altra squadra del campionato».

Ed allora non rimane che attendere l’incontro con i vodesi, 13. in classifica, reduci dalla battuta d’arresto nel derby con il Friburgo e avversari diretti dei leventinesi per un posto nei pre-playoff.

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