Hockey

Il weekend leventinese ha il sorriso di Filip Chlapik

L'attaccante ceco, autore di una tripletta a Langnau, sembra aver messo da parte la sua frustrazione
© KEYSTONE/Ti-Press/ Samuel Golay
Fernando Lavezzo
20.11.2022 20:27

Filip Chlapik prima della pausa per le nazionali: 21 partite, 84 tiri, 6 gol e un’efficacia realizzativa del 7,14%. Filip Chlapik dopo la pausa: 2 partite, 14 tiri, 4 gol e un’efficacia realizzativa del 28,57%. Boom!

Sabato a Langnau, l’attaccante ceco ha firmato una tripletta e deciso la gara all’overtime. Esplosione o fuoco di paglia? L’impressione è che qualcosa sia cambiato nella testa del giocatore. Tornato al fianco del connazionale e amico fraterno Michael Spacek (3 assist per lui), il 25.enne di Praga ha ritrovato quella freddezza che gli aveva permesso di dominare la classifica marcatori nello scorso campionato ceco. In Svizzera nessuno tira in porta più di lui. Fino a due settimane fa, però, le mani gli tremavano. Parole sue. Ora, complice la Karjala Cup vissuta con la Cechia, la frustrazione sembra svanita. E chissà che proprio Chlapik non possa diventare il fattore determinante nella seconda parte della regular season. «Filip aveva iniziato a lavorare meglio già nelle 2 o 3 partite prima della pausa», dice Luca Cereda. «Ha fatto un passo verso ciò che abbiamo in mente e la partita di Langnau è stata esemplare. Le occasioni da rete che ha avuto erano tutte pulite. Quando lavori bene, vieni ripagato».

Piccole scorie

Alla Ilfis i leventinesi hanno ottenuto il secondo successo in 24 ore dopo il 6-2 casalingo rifilato al Kloten, ma hanno buttato via un punto, facendosi rimontare due reti negli ultimi quattro minuti dei tempi regolamentari. Le otto sconfitte consecutive subite prima della sosta hanno evidentemente lasciato qualche scoria a livello mentale, anche se il «Cere» parla soprattutto di «calo fisico dopo due battaglie ravvicinate», pur ammettendo che dopo un lungo periodo di sconfitte possa venire a mancare un po’ di lucidità nel prendere le decisioni migliori. «In panchina, però, non ho visto paura di perdere. Abbiamo ritrovato lo spirito combattivo».

Sempre più Janne

Per la prima volta da inizio stagione, venerdì e sabato l’Ambrì Piotta ha schierato lo stesso portiere in due gare ravvicinate. Di più: Juvonen ha difeso la porta in 7 delle ultime 9 partite, per un totale di 15 titolarizzazioni a 8. Il finlandese subisce 2,5 gol di media a match, contro i 3,6 del giurassiano. Janne ha una percentuale di parate del 92,50%, Benjamin non va oltre l’87,87%. Insomma, le gerarchie sono chiare. O no? «A Langnau – spiega Cereda – abbiamo voluto riproporre l’identica formazione di venerdì, Juvonen compreso. L’idea era di riportare un po’ di stabilità in un momento di grande instabilità. Ma non ci siamo affatto dimenticati di Conz, anzi. Ci serve un duo di portieri forti ed è importante che Benji possa restare caldo e in ritmo partita».

La voragine al centro

Schierare il portiere straniero ha importanti ripercussioni sul line-up leventinese. E anche di questo bisogna tenere conto. Data per scontata la presenza di Heed e Virtanen in difesa, il più sacrificabile – prestazioni alla mano – è Shore. Ma l’infortunio di Heim ha creato una voragine al centro. E il volenteroso Dufey non sembra una soluzione. Non per niente nel weekend la quarta linea ha avuto un minutaggio ridotto. Una mossa che cozza con la visione ideale del «Cere»: «Ce la siamo concessa perché non giocheremo più fino a venerdì, ma a medio-lungo termine non può funzionare. Dovremo rifletterci nei prossimi giorni». 

Andare in nazionale mi ha permesso di ritrovare fiducia

Nessuno gli chiederà di segnare tre gol a partita, ma in Leventina sembra finalmente arrivato il vero Filip Chlapik. La versione forte e determinata dell’attaccante sfiduciato e passivo visto nelle prima parte della stagione: «Io non ho mai smesso di credere nel mio gioco, perché in ogni partita sono riuscito a crearmi delle occasioni da rete. La settimana trascorsa con la Cechia alla Karjala Cup mi ha certamente aiutato a ritrovare la fiducia e finalmente ho segnato con continuità. L’hockey è così. Un po’ strano, forse. Ma sono felice di aver contribuito a queste due importanti vittorie. A Langnau avremmo potuto conquistare la posta piena, ma dopo la striscia negativa vissuta prima della pausa possiamo essere contenti. A patto di proseguire sulla buona strada».

La tripletta della Ilfis è nata su tre assist di Spacek. Un centro capace di far brillare qualsiasi compagno: «È un giocatore incredibile, ora tutti conoscono il suo valore e io non potrei essere più contento per lui. Io e Michael ci conosciamo da tanto tempo, la chimica funziona e anche con Pestoni ci troviamo bene. Speriamo di poter continuare ad aiutare la squadra a suon di gol».

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