Hockey

In Leventina il Natale è arrivato in anticipo

C’è grande entusiasmo ad Ambrì per gli insperati ritorni
di Alex Formenton e André Heim: il potenziale della squadta biancoblù
aumenta considerevolmente, ma nascono pure alcune incognite
Andrà Heim torna ad Ambrì dopo una breve parentesi oltre oceano. Keystone/Samuel Golay
Flavio Viglezio
14.10.2023 06:00

Due colpi di mercato – e che colpi – in poche ore. In Leventina Natale è arrivato prima del tempo e il popolo biancoblù è felice come un bambino davanti a un regalo – pardon, due... – da scartare. Dapprima la notizia del ritorno in Valle di Alex Formenton, poi la conferma del rientro a casa di André Heim. E così l’attacco dell’Ambrì Piotta si ritrova con un nazionale svizzero e un giocatore di classe mondiale in più. Nessuno, francamente, si attendeva che Heim venisse tagliato così velocemente – e anche piuttosto brutalmente – dai St. Louis Blues. E nessuno credeva di rivedere un giorno Formenton alla Gottardo Arena. Lo escludeva proprio il direttore sportivo Paolo Duca, ad inizio settembre.

Ed invece eccoli qui. E chissà che uno dei due – o magari entrambi – non possa scendere in pista già nel weekend, stasera in casa contro gli ZSC Lions o domani alle Vernets di Ginevra.

Valori aggiunti

Formenton e Heim sono due giocatori che permettono all’Ambrì Piotta di effettuare un importante salto di qualità a livello qualitativo. Se non fosse ancora coinvolto nell’ormai famosa indagine per presunto stupro collettivo – ma quando se ne arriverà a una? – in questo momento il 24.enne canadese starebbe tranquillamente calcando in ghiaccio della NHL. Ma in Nordamerica – e non solo – in questo periodo nessuno lo vuole: Formenton ha trovato in Ticino un porto sicuro in cui mantenersi in piena forma giocando in un campionato di livello. Heim era invece partito con una valigia carica di sogni e speranze, ma l’hockey d’oltre oceano, così come le sue dinamiche, rimane spietato. E non sempre comprensibile. C’è poco da girarci atttorno: Heim è tra i migliori centri in circolazione in Svizzera. Lo ha dimostrato grazie ad una crescita costante nelle due stagioni trascorse in maglia biancoblù.

E a detta del presidente Filippo Lombardi e del direttore sportivo Paolo Duca, l’ingaggio dei due attaccanti non andrà a pesare in maniera sconsiderata sulle finanze leventinesi. L’Ambrì Piotta, per dirla in maniera semplice, aveva conservato un gruzzoletto da utilizzare per il settimo straniero. Va probabilmente letta in questo senso la firma di Formenton solo fino al 31 dicembre: ma in qualche modo – se nessuna franchigia di NHL si farà avanti – è probabile che il canadese possa rimanere alla Gottardo Arena fino al termine della stagione. Scommettiamo?

La scelta più giusta?

«Avevamo pensato ad un centro in grado di giocare anche all’ala, per il settimo straniero, ma quando si è presentata l’opzione Formenton non ci abbiamo pensato due volte», ha spiegato in queste ore Paolo Duca. Comprensibile, considerando il valore del giocatore. Il futuro dirà se quella di riportare in Leventina il canadese sarà stata la scelta più giudiziosa per gli equilibri della squadra biancoblù. L’attacco – come ben mette in luce il power-play, ad oggi il migliorre della Lega – funziona bene, ha profondità, ha ritrovato Heim e a breve potrà contare pure su Dominic Zwerger. E i due nuovi stranieri – Laurent Dauphin e Jakob Lilja – non hanno incontrato difficoltà di adattamento.

Chi farà insomma spazio a Formenton? È difficile immaginare un Ambrì in pista senza i suoi due import in difesa – Tim Heed e Jesse Virtanen – e in porta in questo primo scorcio di campionato Janne Juvonen ha vinto alcune partite quasi da solo. Benjamin Conz rimane un estremo difensore affidabile, utile però soprattutto nei momenti in cui il portiere finlandese ha bisogno di rifiatare. Immaginare che Conz possa giocare più di Juvonen per fare regolarmente spazio ai sei stranieri di movimento sarebbe puro fantahockey.

Dovrà allora essere bravo Luca Cereda nella gestione e nella rotazione degli ormai sette import a disposizione. Per garantire i necessari equilibri non solo in pista, ma anche e soprattutto nello spogliatoio. Nuovi equilibri che andranno forzatamente a toccare anche i giovani sui quali l’Ambrì Piotta ha puntato tanto ad inizio stagione. Ci sarà ancora spazio per i vari Landry, De Luca, Brüschweiler o Hofer?

Nuove ambizioni

Con le partenze dei vari Fischer, Burren, Chlapik e degli stessi Heim e Formenton, il popolo biancoblù ad inizio stagione sembrava essersi allineato agli obiettivi sportivi del club: fare di tutto per raggiungere i play-in. Gli innesti di Heim e Formenton potrebbero modificare questo stato d’animo.

E lo scorso anno le piccole crepe nate tra Cereda e una parte della tifoseria erano proprio figlie – a detta del coach – delle ambizioni troppo elevate di una frangia del pubblico. Allenatori e direttori sportivi detestano riflessioni di questo tipo, ma è oggettivamente impossibile pensare che l’Ambrì Piotta non debba alzare l’asticella delle sue aspirazioni. Sarà insomma interessante osservare cosà porteranno – a livello globale – Heim e Formenton. Intanto, in Leventina, si festeggia il Natale con due mesi e mezzo di anticipo.

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