Hockey

Jesse Virtanen e la pazienza del pescatore: «A contare è soltanto il presente»

Il 31.enne finlandese: «Il rinnovo del contratto? Ne sto parlando con la società» - Thomas Rüfenacht: «In questi ultimi mesi mi sono tenuto in forma allenandomi 3-4 volte a settimana»
Il nativo di Rauma ha fin qui totalizzato 26 punti nelle 38 partite disputate con la maglia del club leventinese. © Keystone/Samuel Golay
Nicola Martinetti
23.01.2023 23:00

Jesse Virtanen è un giocatore di hockey professionista, ma anche un accanito pescatore. «È un hobby che coltivo da anni - ci racconta -. Ogni estate trascorro intere giornate nel Mar Baltico, sulla mia barca, con la canna da pesca in mano. Mi permette di prendermi del tempo per me stesso, ma anche di condividere dei bei momenti con famiglia e amici». Il trasloco dalla Finlandia al Ticino, qualche mese fa, non ha compreso ami e stivaloni. Ma in queste intense settimane di campionato, con il suo Ambrì Piotta in piena lotta per un posto nei pre-playoff, il Jesse pescatore è tornato a fare capolino. Intrecciando passione e professione. «Vuoi sapere cosa penso del weekend appena concluso? Credo che avremmo potuto fare di meglio - prosegue il 31.enne finlandese -. Contro il Kloten abbiamo disputato due partite molto importanti, incamerando soltanto due dei sei punti disponibili. È meglio di niente, intendiamoci, ma non possiamo nemmeno ritenerci soddisfatti. Il quadro generale dice però che siamo ancora in corsa per un posto nei pre-playoff, come ci eravamo prefissati a inizio stagione. Nelle prossime settimane dovremo fare come nella pesca: armarci di pazienza. Quando sei in mare e getti l’amo, in testa hai soltanto il presente e un obiettivo: catturare qualcosa. Non pensi né al passato, né tantomeno al futuro. Lo stesso dovremo fare noi sul ghiaccio, da qui al 4 marzo».

Affiatamento scandinavo

Per concludere l’opera e centrare l’obiettivo stagionale, la squadra di Luca Cereda continuerà a fare grande affidamento anche sul nativo di Rauma. Un elemento che in pochi mesi è stato in grado di affermarsi in National League, tant’è che attualmente, con i suoi 26 punti in 38 partite, è il sesto difensore più prolifico del campionato. Niente male per un giocatore che non aveva mai militato in Svizzera. «Ma è altresì vero che non sono più di primo pelo - scherza il classe 1991 -. Prima di arrivare qui ho maturato esperienze in Finlandia, Svezia e Russia, oltre che in Nazionale. Io per primo, insomma, ero fiducioso e convinto di poter trovare in fretta le migliori sensazioni anche nel vostro campionato. Le opportunità che fin da subito mi sono state concesse ad Ambrì, penso soprattutto all’impiego in power-play, hanno poi fatto la differenza. Permettendomi - in particolare - di ottenere un’interessante produzione offensiva».

E dire che nei disegni della direzione sportiva, tra Virtanen e Tim Heed sarebbe dovuto essere il secondo quello più orientato al gioco offensivo. Invece lo svedese insegue a otto punti di distanza, avendo disputato anche sette partite in meno. «Per come la vedo io, significa semplicemente che entrambi diamo un contributo da questo punto di vista, ed è un bene! - rileva il numero 71 -. Dato che lo hai menzionato, ci tengo inoltre a dire che ho davvero un ottimo rapporto con Tim. È bello poter condividere questa avventura con un altro scandinavo, formando un tandem “nordico” nelle retrovie. Avendo giocato quattro stagioni in Svezia, credo inoltre di aver più facilità di altri a interfacciarmi con chi proviene da quel Paese. In generale ho però legato con tutti i giocatori presenti in squadra, non solo con gli altri stranieri. Anche se è innegabile che con questi ultimi trascorro più tempo fuori dal ghiaccio, come è normale che accada. Tutti noi siamo infatti lontani da casa, dalle nostre famiglie. E quindi ci aiutiamo. Loro sono stati fantastici con me e mia moglie Susanna, in una fase della nostra vita splendida e difficile al tempo stesso. Siamo infatti diventati genitori l’anno scorso, e soprattutto per la mia compagna - che è più presente a casa rispetto al sottoscritto - non è stato semplice prendersi cura del piccolo Axel senza il supporto di nonni e parenti. Ma se la sta cavando alla grande».

Trattative in corso

Lo stesso, dicevamo, sta facendo anche Jesse sul ghiaccio. E i tifosi biancoblù ora sognano il rinnovo di un contratto che andrà in scadenza al termine della corrente stagione. «Mi sono ambientato bene in Ticino e la mia esperienza in Leventina, fin qui, si è rivelata estremamente positiva. Con la società ci sono delle trattative in corso, stiamo parlando del futuro, ma non posso aggiungere molto di più. Sarebbe prematuro. La mia mente, del resto, è focalizzata su quanto accade sul ghiaccio. Voglio aiutare la squadra a raggiungere i pre-playoff, al momento penso soltanto a questo».

Al finlandese e i suoi compagni restano tredici partite per difendere il decimo posto, attualmente presidiato dai biancoblù nonostante Lugano, Losanna e Langnau restino in scia. «Noi però non possiamo pensare a loro, altrimenti finiremmo col dimenticare ciò che davvero conta: noi e il nostro gioco. Domani affrontiamo il Ginevra capolista, una sfida complicata. Dovremo trovare il modo di raccogliere punti, per continuare a smuovere la classifica in questa delicata fase della stagione. Tutto farà brodo, da qui a marzo». La corsa a quattro, a dipendenza di come andranno le prossime settimane, potrebbe anche trasformarsi in un testa a testa tra due club. Con un lungo derby contro il Lugano che potrebbe sfociare in una sfida da dentro o fuori il prossimo 2 marzo, data in cui si terrà l’ultima sfida cantonale alla Gottardo Arena. «Sarebbe una bella narrativa, soprattutto per voi giornalisti (ride, ndr). I derby sono incontri speciali, divertenti da disputare, ma non posso pensarci adesso. Sarebbe prematuro. Te l’ho detto, noi pescatori viviamo nel presente».

Thomas Rüfenacht in prova per una settimana: «Poi si vedrà»

La sveglia di Thomas Rüfenacht, oggi, è suonata all’alba. Alle sei di mattina l’attaccante elvetico, partito dal canton Berna, era infatti già in viaggio verso Ambrì. Dove alle 10.30 è sceso sul ghiaccio insieme alla prima squadra leventinese, agli ordini di Luca Cereda. «Paolo Duca mi ha chiamato domenica sera, offrendomi l’occasione di allenarmi con i biancoblù per una settimana. Ho salutato mia moglie e le ho detto che ci saremmo rivisti tra sette giorni» scherza il classe 1985. All’origine dell’approdo in Leventina del 37.enne svizzero-statunitense vi è una fase delicata a livello di contingente, con alcune defezioni che attanagliano l’attacco biancoblù. Già privi di Kostner, i cui tempi di recupero - stando al comunicato del club - «sono ancora incerti», i sopracenerini stanno attualmente facendo i conti anche con i problemi fisici occorsi a Spacek e McMillan, entrambi infortunatisi a Kloten. Oggi il primo si è sottoposto a degli esami specialistici per un infortunio muscolare. Il secondo, invero, si è allenato regolarmente. Vi è poi infine da ritenere l’imminente rientro a Rapperswil di Eggenberger, il cui prestito ad Ambrì scadrà a fine mese. Di qui, dicevamo, la prova concessa a Rüfenacht. Il cui possibile ingaggio fino a fine stagione verrà valutato al termine della corrente settimana. «E a me sta bene così - afferma il diretto interessato -. In estate, reduce da mesi di problemi alle ginocchia, avevo voluto saggiare il mio stato di forma allenandomi per qualche giorno con Lugano e Olten. Sottolineo però che quelli non sono mai stati dei provini, bensì semplici test per volontà personale. In questi ultimi mesi mi sono poi tenuto in forma a Worb, dove risiedo, scendendo in pista 3-4 volte a settimana. Non mi sono insomma preso una vacanza (altra risata, ndr)». Ad Ambrì il veterano rossocrociato proverà a portare «un entusiasmo contagioso - ci spiega -. E lo stesso “Rüfi” che avete imparato a conoscere nel corso della mia carriera. Non intendo infatti cambiare chi sono o il mio modo di giocare. Poi se questo sarà sufficiente per staccare un contratto, beh, si vedrà. Datemi qualche giorno di tempo convincere Duca e Cereda (ride, ndr)». Rüfenacht, ovviamente, non scenderà in pista domani contro il Ginevra.