La butta, la riprende, la vince: il pazzo Ambrì sorride ai rigori

Daniele Grassi: due tiri e un gol, il primo per lui in questa stagione. Diego Kostner: due tiri e un gol, il primo per lui in questa stagione. Se tutto l’Ambrì Piotta avesse avuto il cinismo della sua quarta linea, staremmo parlando di una vittoria netta. Tante, tantissime le occasioni sprecate dai biancoblù, soprattutto nel primo tempo, con Lilja e Kubalik a divorarsi l’impossibile. E così il successo di Rapperswil è arrivato soltanto ai rigori, al termine di una partita pazza, ad immagine dei minuti finali. «In poco tempo siamo passati da avere 3 punti ad averne 0, per poi finire con 2», riassume bene Kostner. È stato proprio il gardenese a portare per la terza volta in vantaggio i leventinesi al 47’13’’. Una rete che, unita al successivo power-play, avrebbe dovuto permettere ai leventinesi di tornare in Ticino con la posta piena. «Quell’ultima superiorità numerica era l’occasione per uccidere il match o almeno per tenere il momentum dalla nostra parte», conferma Diego. Invece, con l’uomo in più, i biancoblù hanno faticato tremendamente, come era già successo nel periodo centrale, quando la penalità di partita rimediata da Capaul aveva concesso agli ospiti 5 minuti in 5 contro 4. Proprio da quelle situazioni difficili, i Lakers hanno però estratto la linfa vitale per restare attaccati al match e trovare un clamoroso sorpasso al 57’23’’, con la terza rete di Strömwall. Guarda caso in power-play. Tutto finito? Macché. Con Senn richiamato in panchina, Kubalik ha finalmente aggiustato la mira firmando il 4-4 con un missile dei suoi. Una concretezza di nuovo smarrita nell’overtime, ma infine ritrovata nei rigori.
C’è spazio per i rimpianti
«Pur avendo agguantato il pareggio in extremis, non è sbagliato parlare di punto buttato via per il numero di occasioni create», continua Kostner. «Meritavamo qualcosa in più, ma la cosa importante era tornare a vincere. Dopo tre sconfitte di fila, ne avevamo bisogno per la fiducia».
Equilibrio e concessioni
Tredici volte su quattordici, le partite dell’Ambrì Piotta si sono concluse con una sola rete di scarto. «Anche questo ci dà forza. Sappiamo di potercela giocare ogni sera contro qualsiasi avversario. Ultimamente la fortuna non è dalla nostra parte, ma dobbiamo insistere». Più di tutto, l’Ambrì dovrà sistemare il power-play e la difesa, che nelle ultime quattro gare ha concesso 17 reti. Troppe. «Decisamente», conclude Diego. «Se vogliamo andare a punti con continuità, dobbiamo concederne di meno».