La corazzata zurighese umilia un fragilissimo Ambrì

Gli ZSC Lions sono uno squadrone. E questo lo si sapeva. Gli ZSC Lions hanno tutto: tecnica, velocità, fisico, compattezza e un portiere di altissimo livello. E anche questo lo si sapeva. Perdere contro i campioni svizzeri in carica non sarebbe insomma una vergogna. Già, ma c’è modo e modo di subire - e di accettare - una sconfitta. Contro la corazzata zurighese l’Ambrì Piotta è affondato come una barchetta in mezzo all’oceano e questo non va assolutamente bene. I biancoblù - che di solito lottano e si battono fino all’ultimo - hanno ammainato bandiera bianca troppo in fretta, subendo così un passivo d’altri tempi.
Errori e orrori
La verità è che i leventinesi hanno affrontato l’impegno con una disinvoltura difensiva improponibile al cospetto di avversari come Malgin, Andrighetto, Frodén o Grant. Gente che se ha mezzo metro di spazio e una frazione di secondo a disposizione, ti punisce senza pietà. L’Ambrì Piotta ha pensato di cavarsela senza pagare il prezzo ed è stato severamente punito. E non è la prima volta in stagione che la copertura difensiva fa difetto ai leventinesi. Certo, le tre reti di scarto dopo i primi venti minuti non rispecchiavano quanto visto in pista. Ma gli orrori difensivi nell’ultimo giro di orologio - durante il quale lo Zurigo ha colpito due volte - sono da codice penale dell’hockey. E certo, nei primi cinque minuti del periodo centrale l’Ambrì Piotta ha preso d’assalto la porta difesa da Simon Hrubec: ma non bastano, cinque minuti, per insinuare il tarlo del dubbio nella mente della formazione di Marc Crawford. Dopo aver lasciato sfogare i biancoblù, Kukan e compagni hanno fatto praticamente ciò che hanno voluto. «È andato tutto storto», afferma senza giri di parole capitan Daniele Grassi. «Non abbiamo lavorato abbastanza, soprattutto contro una squadra forte come lo Zurigo. Forse il passivo è un po’ troppo severo, ma abbiamo subito una lezione dalla quale dobbiamo trarre i giusti insegnamenti in vista dei prossimi impegni».
Senza risposte
Da metà partita l’Ambrì Piotta non ci ha più creduto. Un atteggiamento che fa a pugni con il carattere sempre evidenziato dai leventinesi: «Dopo la loro quarta rete - prosegue Grassi - non siamo più stati in grado di rispondere e questo non dovrebbe mai succedere. Loro hanno tanto talento e lavorano sodo per sessanta minuti: è questo che possiamo e dobbiamo imparare dalla sconfitta di questa sera».