Hockey

La promessa di capitan Thürkauf: «Iniziamo un nuovo capitolo»

Scatta dalla BCF Arena di Friburgo la stagione di un Lugano in cerca di riscatto
Calvin Thürkauf ©CdT/Gabriele Putzu
Flavio Viglezio
08.09.2025 22:30

Calvin Thürkauf ha voglia di voltare pagina. Tutto il Lugano ha voglia di voltare pagina. Dopo una stagione catastrofica la voglia di riscatto è tanta così come tanti sono stati i cambiamenti all’interno del club bianconero: «Sì – conferma capitan Thürkauf – abbiamo un nuovo general manager, un nuovo staff tecnico e ci sono stati tanti cambiamenti anche a livello di roster. Tutto ciò ha portato aria nuova nello spogliatoio e fino ad ora abbiamo svolto un buon lavoro, tutti insieme. Dopo un anno come quello passato, vogliamo costruire nuove dinamiche e siamo tutti consapevoli di ciò che dobbiamo fare. Adesso inizia la stagione, c’è ancora tanto lavoro da svolgere, ma sento che saremo pronti».

Pressione? Sì e no

Ci potrebbe essere parecchia pressione sulle spalle del Lugano, chiamato a fare molto meglio di quanto (non) ha saputo fare nella scorsa annata agonistica: “Abbiamo tutti pensato al campionato passato, ma a volte fa bene anche sbattere la faccia contro il muro per poi ricominciare da zero. Vogliamo migliorarci di parecchio, perché una stagione come quella scorsa non è stata semplicemente accettabile. Abbiamo analizzato cosa è accaduto e grazie anche al lavoro di Janick Steinmann stiamo iniziando un nuovo capitolo».
Non ama troppo parlare di pressione, il capitano bianconero. «No, non parlerei di pressione, siamo tutti consapevoli di ciò che ci aspetta e soprattutto di ciò che vogliamo fare».
In pista si vedrà insomma un Lugano diverso: «Vogliamo giocare con maggiore disciplina e con un sistema fatto di maggiore velocità. È questo ciò che vuole il nostro allenatore».

Un inizio da brividi

L’inizio del Lugano è da brividi. Nell’ordine i bianconeri incontreranno Friburgo, Zugo alla Cornèr Arena e ZSC Lions alla Swiss life Arena. I risultati non sono tutto, certo, ma chi ben comincia…: «Come si dice in questi casi, prendiamo una partita alla volta. Siamo concentrati su noi stessi, consci che ci sono aspetti del nostro gioco in cui dobbiamo crescere. Stiamo lavorando, ma come ho detto sono sicuro che saremo pronti all’ingaggio di inizio». Da capitano, Calvin Thürkauf ha visto sbarcare alla Cornèr Arena ben cinque nuovi stranieri: «Tutti si sono integrati nel migliore dei modi nello spogliatoio, come ho avuto modo di dire si respira un’aria nuova e fresca. Sono tutti stati dei leader nelle squadre in cui hanno militato negli ultimi anni e lo si vede anche qui: lavorano sodo tutti i giorni. Forse non sono dei nomi che fanno sognare i tifosi, ma sono forti e ci permetteranno di giocare duro per tutti i sessanta minuti, senza alti e bassi».

La calma di Mitell

Dal capitano all’allenatore. Tomas Mitell è sorridente, dal suo volto non traspare un particolare nervosismo per l’imminente inizio del campionato. Il coach sembra avere le idee molto chiare: «Tutti i coach vogliono vedere disciplina, sul ghiaccio. Noi vogliamo abbinare struttura e qualità. Il nostro desiderio non è quello di essere una squadra difensiva, ma è chiaro che senza il disco saper difendere nel modo giusto diventa primordiale».Come Thürkauf, anche Mitell è soddisfatto di quanto ha visto fino ad oggi in pista. Ma non è evidente dire a che punto sia il Lugano nello sviluppo della filosofia hockeistica del coach svedese: «No, non è facile dirlo, anche perché il campionato non è ancora iniziato. Sono molto soddisfatto dell’impegno dei ragazzi, ma sono convinto che a Friburgo in questo momento stiano dicendo la stessa cosa. Ci vorranno un paio di settimane per capire in quale direzione stiamo andando, se avremo imboccato la strada giusta. In questo periodo dell’anno non bisogna pensare in maniera spasmodica al sistema, quello arriverà con il tempo. A Friburgo sarà più importante avere la giusta attitudine e vincere più duelli possibili. Alla BCF Arena Mitell sfiderà il suo collega svedese Roger Rönnberg: «Sì – sorride Mitell – ci siamo già affrontati alcune volte in patria. È una brava persona, simpatica e competente».

Tra Nik e Joren

A preoccupare un po’ il popolo bianconero c’è il rendimento dei portieri. Come tutta la squadra, Schlegel è reduce da una stagione complicatissima, dove ha inoltre evidenziato i soliti problemi fisici di troppo. van Pottelberghe, invece, non gioca con continuità da praticamente tre anni. Mitell non sembra particolarmente inquieto. «Abbiamo a disposizione due buoni estremi difensori e avremo bisogno di entrambi. Nik e Joren hanno la necessità di giocare e conteremo sia sull’uno sia sull’altro».

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