Ambrì Piotta

La vittoria non basta ad evitare il sorpasso del Langnau

Lo show di De Luca e il solito Heed, Berna k.o. – Prima tripletta in National League per il numero 88, al supplementare è ancora decisivo lo svedese
Tommaso De Luca festeggia il suo primo «hat trick» con la maglia biancoblù. © POSTFINANCE / KEYSTONE / MARCEL BIERI
Alex Isenburg
18.02.2024 17:31

«Sono contento che la squadra non mi abbia fatto sentire escluso, non è un fattore banale». Sono queste le ultime parole pronunciate da Davide Fadani al termine della rocambolesca vittoria ottenuta alla PostFinance Arena. Complice la malattia di Juvonen, Fadani ha avuto l’opportunità di giocare per la prima volta da titolare con la maglia leventinese e grazie all’aiuto dei suoi compagni è potuto scendere sul ghiaccio con lo spirito giusto: «Anche quando non giocavo ho percepito un grande supporto da parte di tutti, ho sempre avvertito la vicinanza dei miei compagni. Mi sono sempre sentito considerato - ci conferma - e questo mi ha fatto un gran piacere. Manix (Landry, n.d.r.) mi aveva detto che mi avrebbe aiutato ad imporci e con il gol ha mantenuto la sua promessa». Quella con il Berna, è stata una partita importante per il portiere italiano: «Ho vissuto questa serata come una sorta di ricompensa per tutto il lavoro svolto, non solo quest’anno, ma anche nelle scorse stagioni. Con questa vittoria, e in un pista del genere, sento di essere stato ripagato per tutto quello che ho fatto».

Le prime volte

La formazione impiegata da Luca Cereda è stata, per forza di cose, inedita. Oltre alla prima da titolare di Fadani - che sin qui aveva giocato solo a partita in corso in quel di Bienne - l’assenza di Juvonen ha liberato un posto per uno straniero di movimento. Ciò ha consentito al neoarrivato Jared McIsaac di debuttare immediatamente nel nostro campionato. Il canadese, giunto in Svizzera da pochi giorni, è stato subito gettato nella mischia per l’ostica trasferta bernese. Il classe 2000 non si è messo particolarmente in mostra, giocando una partita ordinata e senza sbavature. Per lui, ci sono stati 15’24’’ di gioco, compresi degli istanti in cui è stato impiegato in situazione di inferiorità numerica. È senz’altro troppo presto per capire quale sarà il suo apporto alla causa biancoblù, certo è che con il nuovo numero 14 aumentano le carte a disposizione di Cereda. Considerando il debutto positivo di McIsaac, il tecnico di Sementina può seriamente prendere in considerazione l’idea di giostrare anche in futuro con tre stranieri di importazione in difesa. Una notizia, questa, che non può che far piacere a Conz e allo stesso Fadani. «L’arrivo di McIsaac - ci spiega l’estremo difensore milanese - è senz’altro un fattore interessante anche per me: con la possibilità di schierare sei stranieri di movimento aumentano anche le mie chances. Vedremo in futuro quante volte verranno impiegati tre giocatori d’importazione dietro, però credo sia rassicurante il fatto di poter contare su un rinforzo in difesa in caso di necessità».

«One-man show»

A differenza di quanto accaduto venerdì contro il Rapperswil, il match della PostFinance Arena è iniziato alla grande per i biancoblù. Con il Berna messo presto alle corde, Tapola ha dovuto chiamare un time-out per porre fine al letargo degli Orsi. Da quel momento in poi, il volto del match è cambiato più volte, fino al gol di Kahun che ha mandato le due squadre al supplementare. Inevitabile, allora, il gol decisivo di «OverTim» Heed. Lo svedese si è portato addirittura a quota sette centri in Svizzera dopo il 60’, il suo terzo con addosso la maglia leventinese.

Il protagonista assoluto, però, non è stato l’autore del gol decisivo, bensì Tommaso De Luca. Il numero 88 ha sfoderato una prestazione a tutto tondo, mettendo in mostra una volta di più le sue enormi qualità. Fondamentale, soprattutto, il gol del provvisorio 3-3, giunto appena prima della seconda sirena. Nel terzo tempo, poi, De Luca ha sigillato la sua personale tripletta, diventando così il dodicesimo giocatore del campionato a centrare un «hat-trick» in questa stagione, il secondo in casa Ambrì (l’altro a riuscirci è stato Formenton). Il classe 2004, oltre ad essere il più giovane dell’intera lista, è anche l’unico assieme a Martschini ad aver siglato tutti e tre i propri gol a parità numerica e senza l’ausilio di un rigore o di una segnatura a porta sguarnita. Un dato considerevole. Sorprendente? Neanche troppo, a dire il vero. Le statistiche, ogni tanto, non mentono: in 5 contro 5 De Luca è l’ottavo miglior giocatore del campionato per punti sui 60’. Davanti a lui ci sono soltanto giocatori di grande spessore, sei dei quali sono stranieri e uno è l’alieno Calvin Thürkauf. La stagione del «rookie» è già degna di nota e i suoi numeri potrebbero ulteriormente migliorare se dovesse essere impiegato anche in futuro al fianco dei suoi compagni più talentuosi. Uno di questi, purtroppo, si è infortunato e chissà, dunque, che non sia lui a sostituire Pestoni durante la sua assenza . Magari anche in power-play, dove il ticinese ha trovato ben sei reti e potrebbe mancare particolarmente. L’italiano, invece, in stagione ha giocato poco più di 12’ in superiorità numerica, un’inezia. Eggenberger - escluso contro il Rapperswil e 13° attaccante a Berna - tanto per intenderci, con l’uomo in più ha già accumulato quasi un’ora di gioco. Giocatori diversi, è vero, ma Cereda potrebbe avere tra le mani l’arma in più per il finale di stagione.

Il ruggito dei tigrotti

A livello di gioco, il weekend dell’Ambrì è stato senza dubbio positivo. A preoccupare, semmai, è la classifica, perché i due punti raccolti tra venerdì e sabato sono pochi. Troppo pochi soprattutto se si guarda a quanto successo sulle altre piste. Contro ogni pronostico, il Langnau ha raccolto la posta piena a Friborgo. Grazie ai tre punti inaspettati raccolti in casa dei Dragoni - primi del campionato per rendimento casalingo - il Langnau ha chiuso alla grande il proprio fine settimana. La squadra di Paterlini ha operato il sorpasso sui biancoblù, scivolati ora all’11° posto in classifica. Va detto, però, che ai leventinesi restano ancora da giocare sei sfide prima della fine della regular season, due in più rispetto ai rivali bernesi. C’è ancora margine per scalare la graduatoria, ma l’Ambrì non può più permettersi errori. I due gol concessi nel finale, entrambi al 57’53’,’ contro Rapperswil e Berna, ne sono un esempio.