Hockey

L'Ambrì non è ancora guarito e si porta dietro le sue fragilità

Sprechi in attacco, regali in difesa: contro il Langnau arriva la prima sconfitta dei nuovi coach - Eric Landry: «Offensivamente siamo stati vivi, ma poco opportunisti, potevamo fare qualcosa in più sotto ogni aspetto»
La delusione di Isacco Dotti, Alex Formenton e Jesse Zgraggen © Keystone/Andrea Branca
Fernando Lavezzo
17.10.2025 23:23

Tante occasioni sprecate in attacco, troppi regali in difesa. No, l’Ambrì Piotta non è ancora guarito. E per il duo Landry-Matte, dopo un weekend da sei punti, è arrivata la prima doccia fredda. I problemi emersi questa sera, in un importante scontro (quasi) diretto con il Langnau, non si discostano molto da quelli della gestione Cereda. C’è stata più intraprendenza, sì, ma anche la vecchia incostanza. Per andare a cercare le reti - arrivate col contagocce - i biancoblù si sono aperti dietro. E per i Tigers, segnare è stato troppo facile. Insomma, la prova di maturità di Zurigo non si è ripetuta. La gestione dei momenti chiave, favorevole sabato scorso in casa dei Lions, si è ritorta contro i leventinesi al cospetto di un avversario più concreto. Basti pensare a quanto è successo a cavallo tra primo e secondo tempo, con il risultato sull’1-1. L’Ambrì non ha solo sprecato due power-play consecutivi, ma ha addirittura concesso l’1-2 in «shorthand», a un secondo (!) dalla prima sirena. Al 25’, il Langnau ha invece impiegato solo 23 secondi per sfruttare la sua prima e unica superiorità numerica, prendendosi un doppio vantaggio determinante. Il 2-3 di Zwerger è arrivato subito, ma il 2-4 di Guggenheim, al 30’, ha messo nuovamente in mostra le fragilità (strutturali?) dei leventinesi.

Divieto di svolta

Contro un avversario non irresistibile, i biancoblù hanno sprecato una grande occasione per dare una svolta alla loro stagione, che resta deludente e tribolata. L’assenza di Joly (possibile un suo rientro già stasera a Kloten) è stata amplificata dall’ennesima prestazione anonima di Petan, che ha buttato via la sua chance senza neanche provarci. In attesa di capire se il ds ad interim, Alessandro Benin, si muoverà sul mercato degli stranieri (anche per Tierney e Formenton è stata una serata timida) Eric Landry preferisce concentrarsi sugli aspetti positivi: «Abbiamo avuto una ventina di occasioni da rete, limitando quelle del Langnau. Quelle concesse sono state effettivamente troppo grandi e le abbiamo pagate, ma offensivamente eravamo vivi. Abbiamo portato tanti dischi sulla porta. Con più fortuna, poteva finire diversamente, ma avremmo dovuto dare qualcosa in più in ogni aspetto del gioco». Piccola curiosità statistica: in casa, l’Ambrì non ha mai vinto il primo tempo. «Sarebbe importante riuscirci e per quanto visto nei primi 10 minuti avremmo dovuto farlo oggi», conclude il coach. «È mancata la gestione dei momenti decisivi. Non siamo stati opportunisti. Ora si tratta di ritrovare subito una buona energia».