L'analisi

L'Ambrì non mette le ali: «Non era destino»

Troppi sprechi e troppi regali contro il Bienne, i leventinesi mancano l’occasione di andare a +13 sulla linea – Bürgler: «Abbiamo perso compattezza»
Dario Bürgler non riesce a trafiggere Harri Säteri, eroe del primo tempo con quindici parate. © Keystone/Maria Linda Clericetti
Fernando Lavezzo
28.11.2023 23:30

È il 14’37’’. Dario Bürgler si beve la difesa del Bienne e arriva a tu per tu con Säteri. Il portiere finlandese, eroe del primo tempo con 15 parate, vince il duello. Sette secondi dopo, dall’altra parte, Brunner supera Juvonen con il gol dello 0-2. Un altro regalo, un altro buco difensivo dopo quello che aveva portato allo 0-1 di Olofsson. Fin lì molto propositivo, nonostante l’assenza del suo regista difensivo Tim Heed, ammalato, l’Ambrì si spegne. A livello di gioco e di emozioni. La frustrazione prende il sopravvento in un periodo centrale dominato dagli ospiti, che per festeggiare la terza rete devono però attendere il primo cambio del terzo tempo. I leventinesi tardano a reagire, buttano via anche il loro quarto power-play, poi si riaccendono nel finale con i gol di Zwerger e Dauphin. «Ma non era destino», dice Bürgler. A spezzare subito le speranze ci pensa infatti Haas con la complicità di Conz, subentrato a Juvonen dopo lo 0-3 di Rajala.

Il cinismo degli altri

Per i leventinesi si tratta della terza sconfitta di fila. In stagione non era mai successo. Come Ginevra e Zurigo, anche il Bienne ha avuto la vita troppo facile sotto porta. Soprattutto in un primo tempo di rimpianti biancoblù: «Fare le cose giuste senza disco deve tornare ad essere la nostra priorità», afferma Bürgler. «Durante la nostra serie di sette vittorie è capitato spesso che fossimo noi a segnare con cinismo. In questo primo tempo è successo il contrario: noi non abbiamo sfruttato le occasioni, loro sì. A partire dal periodo centrale abbiamo smarrito la nostra struttura e la compattezza. Non sempre si viene premiati quando si gioca su buoni livelli: dobbiamo imparare ad accettarlo, mantenere il nostro ritmo e continuare a darci supporto l’uno con l’altro. Invece ci siamo disuniti e abbiamo dato fiducia a una squadra in difficoltà. Peccato. Alla fine abbiamo dimostrato di esserci ancora, ma il 4-2 di Haas è arrivato subito».

Un’occasione persa

In Leventina non è il momento di abbattersi, considerando il settimo posto e un derby all’orizzonte. Il rimpianto è però enorme, visto che il Bienne, undicesimo, è ora a soli 7 punti dai biancoblù. Vincendo, l’Ambrì si sarebbe portato a +13 dalla linea. «C’è rammarico, sì», conclude capitan Dario. «Conoscevamo l’importanza della posta in palio e infatti abbiamo iniziato nel modo giusto, ma ci è mancato il gol». E il pensiero torna al 14’37’’. Bürgler contro Säteri. Non era destino.