Hockey

L’Ambrì Piotta mangia rabbia e complica il finale di stagione

«Fa male e siamo arrabbiati»: l'attaccante romando Kneubühler interpreta il sentimento di squadra e tifosi dopo la sconfitta casalinga contro il Rapperswil
© Ti-Press
Fernando Lavezzo
16.02.2024 23:21

«Così fa male, siamo arrabbiati». Raccontando le emozioni dello spogliatoio leventinese, Johnny Kneubühler interpreta al meglio il sentimento di tutta la Gottardo Arena. Esplosa di gioia per lo straordinario 1-1 di Spacek, ottenuto al 57’23’’, la pista si è ammutolita appena 30 secondi dopo, quando Djuse ha riportato avanti il Rapperswil con i padroni di casa sbilanciati. All’origine dell’azione c’era forse un fallo su Lilja (lo svedese si è lamentato), ma l’ingenuità collettiva resta. Ed è imperdonabile. Al rientro dalla pausa, questa sconfitta non ci voleva proprio. A maggior ragione pensando al contemporaneo 3-2 del Langnau sull’Ajoie, fortunatamente arrivato solo all’overtime (all’ultimo secondo...). Se i tigrotti dell’Emmental avessero raccolto la posta piena, oggi l’Ambrì Piotta sarebbe sotto la linea, all’undicesimo posto. E mentalmente sarebbe tutto più pesante. Biancoblù e bernesi sono invece appaiati a 62 punti, con il numero di partite rimanenti e il bilancio degli scontri diretti favorevolissimi ai ticinesi. Che adesso, però, non devono scherzare col fuoco.

Un primo tempo inspiegabile

«Siamo contenti di poter tornare subito in pista (sabato a Berna, ndr.), perché vogliamo buttare fuori la rabbia che abbiamo in corpo, trasformandola in grinta e fame di vittoria», dice ancora Kneubühler, tra i più attivi a tutta pista. Per quanto fatto a partire dal periodo centrale l’Ambrì avrebbe certamente meritato di più, ma resta incomprensibile quanto (non) mostrato nei primi venti minuti, chiusi sotto 0-1 e conditi da una marea di duelli e dischi persi. «Eppure durante la pausa ci siamo allenati ad alta intensità, difficile spiegare un inizio così», afferma Johnny. L’attaccante romando è però soddisfatto di quanto proposto in seguito: «Il secondo e il terzo tempo sono stati positivi, abbiamo creato tanto. Abbiamo anche avuto sfortuna, colpendo quattro pali, ma quando i bei tiri non entrano, bisogna forse cercare le reti brutte». È invece stata magnifica quella di Spacek, che dopo aver recuperato il disco in zona neutra ha saltato tre avversari come fossero moskito, prima di freddare l’ottimo Nyffeler. Poi, inatteso, il pasticciaccio brutto: «È andato tutto in fretta», dice Kneubühler senza trovare risposte. In seguito abbiamo avuto ancora due minuti per provare a segnare il 2-2, ma non ci siamo riusciti. È andata male».

Il Langnau si è rifatto sotto, ma a detta di Johnny non cambia molto: «Sapevamo che ci sarebbe stata battaglia fino alla fine».

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