Le mille volte di Nino, che non ha avuto paura

Due anni e mezzo fa, in un’intervista concessaci ai Mondiali di Riga, avevamo chiesto a Nino Niederreiter se il traguardo delle 1.000 partite di regular season in NHL gli fosse già passato per la testa, nonostante gliene mancassero ancora 103. «Ho iniziato a pensarci, ma devo continuare a lavorare sodo per restare in buona salute e avere un impatto nella mia squadra», disse l’attaccante grigionese, oggi 33.enne. Ebbene, il momento è arrivato. La scorsa notte, «El Nino» è diventato il primo svizzero a raggiungere questa cifra simbolica. Mille partite di regular season a cui ne vanno aggiunte 105 di playoff, contate separatamente. Niederreiter ha festeggiato con un 5-1 dei suoi Winnipeg Jets contro Washington. «Tutti i miei compagni volevano vincere per rendere la serata ancora più speciale», ha dichiarato il nativo di Coira.
Quattro squadre in 15 anni
Nel 2009, a 16 anni, Nino non ha avuto paura. Dopo aver totalizzato tre presenze con il Davos, la possente ala sinistra ha mollato il suo apprendistato come installatore di riscaldamenti per inseguire il sogno americano. Nel draft del 2010 è stato scelto in 5. posizione dai New York Islanders. Dopo un solo anno con i Portland Winterhawks in WHL, una delle principali leghe juniores, il 9 ottobre 2010 ha debuttato in NHL con gli «Isles» contro Dallas. Nel 2011-12, frenato da un infortunio, il grigionese non è mai riuscito a sfondare, segnando un solo gol in 59 partite. Tant’è che l’anno seguente è stato spedito in AHL, nel farm team di Bridgeport. Niederreiter lo descrive come il momento più formativo della sua carriera: «Niente andava per il verso giusto e ho iniziato a dubitare delle mie capacità», ha raccontato a Keystone-ATS. «Volevo dimostrare a me stesso il contrario. Mi sono detto: ‘‘Sei stato scelto molto in alto, ci deve essere qualcosa in te’’.». E infatti c’era. Bastava solo aspettare l’occasione giusta. Che è poi arrivata cambiando squadra, con il trasferimento ai Minnesota Wild richiesto dal suo agente. «Sono grato di aver fatto quel passo, anche se all'epoca sono stato criticato», ricorda oggi. Il resto è storia. Nino Niederreiter sarà scambiato altre due volte: nel gennaio del 2019, da Minnesota a Carolina, e nel febbraio del 2023, da Nashville a Winnipeg. Nei Predators ha giocato con Roman Josi, che presto dovrebbe a sua volta entrare nel Club dei 1000. Il bernese è infatti a quota 981.
Manca solo la Stanley
Con i Jets, «El Nino» ha un contratto fino al 2027. Spesso gli chiedono se concluderà la carriera in Svizzera. Lo avevamo fatto anche noi, nel maggio del 2023: «Di sicuro non tornerei tanto per farlo o per vivacchiare», ci rispose. «Non accetterei di essere un peso per la squadra. Giocherò finché sarò utile e avrò voglia di dare il massimo, di inseguire nuovi obiettivi. Finché sarà divertente, insomma». Nel suo palmarès ci sono quattro argenti mondiali. Se c’è da indossare la maglia rossocrociata, Niederreiter non si tira mai indietro. E sarà bello ammirarlo ai Giochi di Milano. In bacheca, però, manca ancora la Stanley Cup: «Non puoi essere del tutto soddisfatto finché non metti le mani su quel trofeo», ci disse a Riga. «Sono un uomo e un giocatore felice, ma l’obiettivo finale è uno solo: vedere il mio nome scritto su quella mitica coppa».
