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Leonardo Genoni: «La mia partita? Evitare i gol è il mio mestiere»

Da una parte l'entusiasmo per l'impresa appena firmata contro il Canada, dall'altra la testa che già corre alla Repubblica Ceca domani: ecco il dopopartita della Svizzera
©Petr David Josek
Red. Online
25.05.2024 23:00

Ha dominato, prima. Poi ha sofferto, tanto. A tratti tantissimo. Ma la Svizzera, beh, ha retto. Grazie a uno spirito encomiabile e, in ultima istanza, a un Genoni formato saracinesca. Il portiere elvetico, non a caso, è stato il migliore in pista. Il Canada, che aveva strappato una vittoria di misura ai gironi, questa volta ha dovuto masticare amaro: in finale andranno proprio i rossocrociati, grazie al 3-2 dopo i rigori maturato sul ghiaccio di Praga. E domani sera, ad attendere i ragazzi di Patrick Fischer, ci saranno proprio i padroni di casa: la Repubblica Ceca.

«Quando le cose vanno bene sappiamo di essere pericolosi – ha spiegato ai microfoni della RSI coach Fischer –. In tutti i momenti difficili, per contro, siamo rimasti sempre concentrati e abbiamo mantenuto il giusto focus. Anche oggi il pareggio degli avversari è caduto a un niente dalla fine della partita. Eppure, siamo rimasti calmi, ognuno ha lottato e con la giusta maturità abbiamo, infine, trovato la vittoria».

L’avvicinamento a questo Mondiale, invero, era stato caratterizzato da diverse sconfitte e da un generale scetticismo da parte degli addetti ai lavori. E invece, Fischer alla fine ha avuto ragione. «I giocatori hanno lavorato duramente e quindi il nostro è un risultato meritato, la squadra ha dato tutto» ha sottolineato «Fischi». «Aver giocato l’Euro Hockey Tour è stato importantissimo perché queste partite ci hanno aiutato molto a capire come concedere poco. Uno vorrebbe sempre affrontare squadre più deboli e vincere, ma non è così che si cresce». 

E ora, che succederà? Soprattutto, Fischer riuscirà a chiudere occhio stanotte? «Se dormo o no non fa niente perché domani arriverò pronto» ha concluso l’ex allenatore bianconero. «Sono felice perché ha Praga mi hanno raggiunto i miei genitori e pure mio fratello».

Nico Hischier, dal canto suo, si è limitato a dire che domani, per l’ultimo atto, «ci saranno due grandi squadre sul ghiaccio». «Sarà sicuramente una bellissima partita» ha aggiunto il giocatore dei New Jersey Devils.

Dicevamo di Genoni. Il portierone rossocrociato, memore delle sue origini bleniesi, si è presentato alla RSI parlando un italiano perfetto. Perfetto come la sua partita: «È stata una grandissima sfida. È difficile guardare indietro a caldo, ma la prestazione è stata perfetta». Il portiere dello Zugo è stato protagonista di tante, tantissime parate salvavita: «Sono le cose che devo fare io, non sono quello che fa i gol ma quello che non deve subirne. È stata una partita come un’altra, non ho pensato molto durante il match. C’erano momenti chiave e li abbiamo gestiti guardando avanti, ora pensiamo a domani. Vogliamo vincere, non cambia chi abbiamo davanti».

«Siamo a 60 minuti da quello che abbiamo sempre voluto» ha detto dal canto suo Romain Loeffel. «È magnifico, abbiamo fatto tutto il possibile per realizzare un'impresa simile. Sei anni dopo, siamo di nuovo in finale. Abbiamo conquistato il diritto di giocare la partita delle partite. Quella per cui siamo venuti qui. È stato un viaggio davvero bello e faremo in modo che sia magnifico».

Fischer, concludendo, potrà contare su otto giocatori che hanno disputato la finale del 2018 a Copenaghen. Un vantaggio in vista di domani sera? «Sì, questo aspetto può aiutare» ha sintetizzato il tecnico. «Non credo che i cechi abbiano molti elementi con alle spalle una finale». Questa finale, in ogni caso, si preannuncia particolarmente dura: la pista di Praga, infatti, sarà (quasi) interamente dedicata alla causa ceca.

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