Lorenzo Canonica: «Non possiamo concedere così tanti spazi»

Va bene, è solo la prima. Ma il Lugano adesso - se aveva qualche dubbio - sa cosa lo attende in questi quarti di finale con il Friburgo. In gara-1 i bianconeri sono stati surclassati dal Gottéron, superiore in tutti i compartimenti del gioco. La squadra di Luca Gianinazzi non è mai sembrata in grado di dire la sua in una sfida in cui la differenza tra le due formazioni è stata enorme. Per provare a mettere i bastoni tra le ruote al Friburgo, Thürkauf e compagni dovranno insomma effettuare un deciso salto di qualità. «In effetti - conferma Lorenzo Canonica - questa sera non ha funzionato quasi nulla. Non dobbiamo però abbatterci, ma rialzare la testa subito. Il Friburgo è una grande squadra, ma noi non possiamo concedergli così tanti spazi».
Serata anonima
Troppo approssimativo in fase difensiva e incapace di pungere davanti, il Lugano ha subito il ritmo imposto da un Friburgo estremamente rapido e aggressivo. I bianconeri non sono mai stati in grado di gestire il possesso del disco, incappando in una marea di appoggi sbagliati in ogni zona della pista. E la linea di maggior classe del Gottéron - quella di Sörensen e di Wallmark - ha nettamente vinto il duello con il primo terzetto bianconero. Thürkauf, Carr e Joly hanno infatti vissuto una serata totalmente anonima.
Che il Lugano non fosse in serata lo si è capito nelle fasi finali del primo periodo. Dopo aver trovato un po’ dal nulla il pareggio grazie a Luca Fazzini a una trentina di secondi dalla prima sirena, i bianconeri si sono fatti colpevolmente sorprendere 18’’ più tardi da Wallmark. Imperdonabile. E in occasione delle prime due reti del Gottéron, Mikko Koskinen è stato tutt’altro che impeccabile. «La loro seconda rete - prosegue Canonica - ci ha sicuramente fatto molto male. In generale però siamo stati più lenti del Friburgo. Dobbiamo assolutamente trovare il ritmo dei playoff, arrivare al loro livello sul piano fisico».
Nel periodo centrale, poi, la squadra di Christian Dubé ha messo ancora più in difficoltà un Lugano frastornato, che ha pure iniziato ad incappare in inutili falli. Davanti - ed è tutto dire - l’unica linea capace di portare qualche disco interessante davanti a Berra è stata la quarta, guidata proprio da Canonica. «Cerchiamo di fare il nostro, di portare in pista tanta energia. Ma sappiamo di avere a disposizione quattro blocchi che possono fare molto meglio di così».
Una mossa azzardata
Una linea in cui ha fatto il suo esordio in bianconero Arnaud Montandon, schierato addirittura in power-play da coach Gianinazzi. Una mossa che definire azzardata, è poco. Insomma, in gara-2 alla Cornèr Arena è lecito attendersi un Lugano molto più convinto di quello che si è sciolto come neve al sole a Friburgo. Il Gottéron è molto forte, nessuno lo mette in dubbio, ma i bianconeri possono dare molto di più. Devono assolutamente dare molto di più.