La partita

Luca Fazzini e una nuova identità bianconera

Dopo aver risolto gara-4 il Fazz lancia la trasferta di Ginevra: «Da quando gioco in prima squadra non ho mai visto un Lugano così pronto e determinato in fase difensiva»
© Ti-Press
Flavio Viglezio
24.03.2023 06:00

Emozionato, quasi commosso. Pochi minuti dopo aver risolto all’overtime gara-4 dei playoff, Luca Fazzini faticava a nascondere i suoi sentimenti: «Sì – conferma il Fazz – ho vissuto un momento di forti emozioni. In pista c’era tanta tensione, se avessimo perso ci saremmo messi in una situazione estremamente complicata. Volevamo assolutamente vincere, evitando se possibile che il supplementare andasse per le lunghe. Non lo nego, questa per me è stata una rete molto speciale».

La miglior difesa

Un successo che ha ulteriormente accresciuto la fiducia nei propri mezzi della squadra bianconera. Un Lugano che, alle Vernets, cercherà con tutte le sue forze di ottenere il break di cui ha bisogno: «La consapevolezza nei nostri mezzi – prosegue Fazzini – c’è sempre stata. Anche perché durante la regular season eravamo già stati capaci di battere due volte il Ginevra. Sappiamo cosa dobbiamo fare, per avere successo: solidità difensiva e efficacia in attacco possono fare la differenza a nostro favore. E dovremo rimanere il più lontano possibile dalla panchina dei penalizzati».

Per un attimo si torna al gol di gara-4, una sorta di premio personale per il grande lavoro oscuro a tutta pista svolto da Fazzini: «All’inizio della serie di pre-playoff con il Friburgo, c’è stato un cambiamento a livello di identità di gruppo. Abbiamo capito che se tutti si sacrificano per il bene della squadra, possiamo avere successo anche segnando «solo» due o tre reti a partita. Lo dico onestamente: da quando gioco in prima squadra, non ho mai visto un Lugano così in fase difensiva».

Un po' di paura

Il Ginevra si è ormai reso conto che questo Lugano non mollerà un solo centimetro di ghiaccio. E che questo quarto di finale è molto più complicato di quanto si potesse pensare, alle Vernets, prima dell’inizio della serie: «In questa sfida può ancora succedere di tutto. Non dimentichiamoci che nei primi dieci minuti di gara-4 abbiamo sofferto tanto la loro pressione. La rete del pareggio di Guerra è stata fondamentale: da quel momento siamo cresciuti sempre di più. In gara-3 alle Vernets ci siamo però accorti che il Ginevra ha iniziato ad adottare un atteggiamento più difensivo. Hanno forse cominciato ad avere un po’ paura di questo Lugano. Si sono accorti che non riceveranno il minimo regalo da parte nostra. Ed allora toccherà a noi rimanere concentrati e giocare con intelligenza per provare ad approfittare di questa situazione».

Frustrazione straniera

Ci sono piccoli segnali che indicano come il vento della serie stia iniziando a soffiare a favore del Lugano. Ma è vero che, nei playoff, la direzione del vento può cambiare molto rapidamente: «È sempre difficile fare discorsi di questo tipo. Ricordo che nel 2018, nella semifinale contro il Bienne, eravamo sotto per due a zero nella serie. Sembravamo spacciati, ma dopo aver vinto gara-3 non abbiamo più perso una sola partita. Come noi, anche il Ginevra venderà cara la sua pelle».

Le stelle del Servette, spremute come limoni da Jan Cadieux, sembrano però accusare qualche segno di affaticamento: «Io penso che il Ginevra fisicamente sia più fresco di noi. Si stanno preparando ai playoff da tempo, mentre per arrivarci noi abbiamo anche dovuto vincere i pre-playoff con il Gottéron. No, non penso che gli stranieri del Servette siano stanchi. Però iniziano probabilmente ad avvertire un pizzico di frustrazione. Elementi come Filppula, Hartikainen o Omark sanno quanto sia complicato superare il nostro sistema difensivo. E noi sappiamo esattamente cosa fare, quando loro sono sul ghiaccio».

La testa di Mikko

E quando non ci arrivano i giocatori di movimento, ci pensa Mikko Koskinen a far impazzire gli attaccanti ginevrini. Il portiere finlandese si sta esprimendo su livelli altissimi, in questi playoff: «Nonostante la sua stazza fisica, Mikko riesce ad essere molto veloce negli spostamenti. Inoltre è semplicemente pazzesco sul piano mentale. Sa esattamente cosa significhi giocare una serie di playoff. Con lui a difesa della nostra porta noi siamo tranquillissimi e possiamo giocare con fiducia. E sappiamo anche che in caso di bisogno c’è uno Schlegel che ha dimostrato tutta la sua forza nel corso della regular season».

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