L'analisi

Lugano ancora da rivedere, Morini: «Tutti noi dobbiamo fare di più»

Granlund illude i bianconeri portandoli in vantaggio, il Ginevra si risveglia e sovrasta gli uomini di McSorley
Amarezza bianconera e la gioia del ginevrino Vincent Praplan dopo aver messo a segno il gol del 2-1. ©Keystone/Salvatore Di Nolfi
Giacomo Notari
23.09.2022 23:23

Niente da fare, il Lugano scoppiettante e offensivo che ci si poteva aspettare di vedere in questo inizio di stagione, finora non c’è. Al di là del magro bottino di tre punti in tre partite, a preoccupare è soprattutto il contenuto delle prestazioni bianconere. Dopo i lievi progressi visti martedì contro lo Zurigo - nonostante la sconfitta per 1-0 -, la squadra di Chris McSorley ha mancato di personalità e di creatività offensiva per mettere in pericolo il Servette. Un 5-2 finale severo, ma che deve fare riflettere.

«Gli errori da evitare»

Nonostante il risultato pesante, infatti, il Lugano è rimasto a lungo in partita alle Vernets. Dopo essere stati ripresi da Omark (19’37’’) a pochi secondi dalla prima sirena, nel secondo tempo i bianconeri hanno sofferto, ma non si sono lasciati superare. Il crollo è avvenuto quando mancava un quarto d’ora al termine. «Dopo il 2-1 (segnato al 44’15’’ da Praplan, ndr) ci siamo sbilanciati e abbiamo avuto un calo di attenzione. Sapevamo che potevano farci male sulle ripartenze ed è successo. Analizzando l’intera partita, possiamo dire di aver commesso errori stupidi, che non possono capitare», ha tuonato Giovanni Morini a fine gara.

Occasioni sprecate

Al di là del crollo dopo la seconda rete dei padroni di casa, il Lugano può soprattutto mangiarsi le dita per non aver saputo sfruttare le numerose situazioni di superiorità numerica. L’aggiunta di Connolly - la cui prima uscita in bianconero non è stata sicuramente indimenticabile - ha cambiato ben poco rispetto a quanto visto nel corso delle due prime partite. Il Lugano è stato innocuo e incapace di assediare la porta avversaria con l’uomo in più. È mancata creatività ed incisività. «Il powerplay deve chiaramente essere migliore - ha proseguito Morini -. Tutti noi dobbiamo fare di più, anche perché tre reti messe a segno in tre partite sono chiaramente insufficienti».

Attesa una reazione

Ora, da parte del Lugano, è lecito aspettarsi una vera reazione. Domani sera alla Cornèr Arena ci sarà il Losanna, una squadra contro la quale gli uomini di Chris McSorley sanno di dover vincere, ma anche convincere e far divertire. Come sottolineato dal numero 23 luganese, per riuscire a tirare fuori le prestazioni che è lecito aspettarsi da una tale squadra, tutti dovranno dare qualcosa in più.

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