Hockey su ghiaccio

Nella grande serata di «Büehli» manca solo la vittoria

Nell'ultima partita su suolo svizzero di Andres Ambühl, che ha buone probabilità di fare la trasferta mondiale in Danimarca, a Kloten la Svizzera perde di misura dalla Svezia nell'ambito dell'Euro Hockey Tour
© URS FLUEELER
Fernando Lavezzo
01.05.2025 23:46

Le immagini della sua infinita carriera scorrono sul maxischermo, mentre le due figlie lo attendono a centropista per un dolce abbraccio e la Swiss Arena di Kloten gli tributa una lunga standing ovation. Cinque minuti di applausi ininterrotti, durante i quali Andres Ambühl si commuove. Poi il grigionese si asciuga gli occhi, si sistema i guantoni, vince il primo ingaggio e torna a fare il suo mestiere, fino alla fine. Tra una settimana, «Büehli» potrebbe essere in Danimarca a giocare il suo 20. Mondiale. Ma quella di questa sera contro la Svezia è stata sicuramente la sua ultima partita su suolo elvetico. E così, nel giorno in cui la Nazionale Under 18 ha subito l’onta della relegazione ai Mondiali di categoria (la prima dal 2005), l’hockey svizzero ritrova ben presto l’entusiasmo celebrando un grande quarantunenne.

Quasi imbarazzato

La partita l’ha vinta la Svezia, ma è un dettaglio al termine di una serata ricca di emozioni. «Durante la cerimonia in mio onore ero quasi imbarazzato», ammette Ambühl. Sui cartoncini battimano distribuiti all’ingresso c’è scritto «Danke Büehli», ma Andres ribalta la situazione: «Sono io che devo ringraziare la gente per questo affetto e per avermi sostenuto nel mio percorso. Durante la partita sono riuscito a concentrarmi sul gioco, ma è stata una serata toccante». Il mitico numero 10 ha pure sfiorato la rete del 2-0 al 29’, dopo il vantaggio firmato da Moy in superiorità numerica. Ma poi è stata la Svezia a sfruttare due power-play ravvicinati per ribaltare il risultato nel secondo tempo. «Siamo stati solidi, in 5 contro 5 è stata una gara equilibrata, forse ci è mancato qualcosa a livello offensivo», conclude «Büehli».

Un allenatore soddisfatto

Patrick Fischer ha apprezzato la prestazione della squadra e la festa per Ambühl: «Non siamo riusciti a regalargli la vittoria, ma ognuno ha portato in pista lo spirito che da sempre anima Büehli, lottando su ogni disco e pattinando senza sosta. È stata una serata speciale anche grazie ai tifosi. Abbiamo giocato molto bene a livello difensivo e in zona neutra, concedendo poco agli avversari. Offensivamente non abbiamo creato tantissimo, ma anche loro sono stati bravi dietro. Non per nulla, chi ha avuto più power-play ha vinto la partita».

Segnali positivi dalla NHL

Fischer ha schierato solo tre finalisti di National League, i losannesi Jäger e Riat e lo zurighese Baechler, lasciando a riposo Glauser, Kukan, Marti, Malgin e Andrighetto. Sabato e domenica la Svizzera concluderà la preparazione a Brno affrontando Finlandia e Cechia. Poi sarà il momento di altre scelte dolorose: «Ognuno è determinato ad andare fino in fondo, non sarà facile decidere chi tagliare». Intanto, dalla NHL arrivano segnali incoraggianti sul possibile arrivo di Hischier, Meier, Siegenthaler e Moser, usciti dai playoff. «Siamo in contatto con tutti, ma non c’è ancora nessuna certezza», dice Fischer. In ogni caso, uno spazio per Ambühl dovrebbe esserci: «Sembra paradossale - dice il coach - perché vogliamo ringiovanire la squadra e guardare al futuro, ma serve anche esperienza. Lui si è messo in una buona posizione, giocando bene nei playoff e in queste amichevoli. Ha buone carte in mano per venire con noi». E allungare la leggenda.