Ambrì Piotta

Nic Petan e le sfide della vita: «Ho sempre voglia di evolvere, in ricordo di papà Franc»

Il nuovo attaccante canadese dei biancoblù si racconta: dal Mondiale U20 al fianco di Connor McDavid all'esperienza in Russia, dalle radici italiane alla tragica scomparsa del padre
© Keystone/Massimo Piccoli
Fernando Lavezzo
06.08.2025 06:00

Paolo Duca lo ha corteggiato a lungo. Finalmente, per Nic Petan è arrivato il momento di dire «sì» e trasferirsi in Leventina. «Sono qui da un paio di settimane e mi trovo benissimo», racconta il trentenne canadese. «Prima di firmare ho parlato con alcuni giocatori che sono stati ad Ambrì in passato e ho ricevuto solo feedback positivi», aggiunge l’attaccante di origini slovene e italiane. «Anche l’aspetto culturale e lo stile di vita sono stati fattori importanti nella mia decisione, perché siamo vicini al Paese da cui proviene parte della mia famiglia. Al contrario di mio fratello Alex, purtroppo non parlo italiano. Lui adesso è a Lubiana, ma in passato ha giocato per il Bolzano e per il Val Pusteria. Inoltre, è da anni nel giro della nazionale azzurra. Io non ho neanche il passaporto, mi attiverò per ottenerlo, ma non mi sarà possibile partecipare alle Olimpiadi di Milano con la squadra di casa. Spero che ce la possa fare Alex, farò il tifo per lui».

Dalla Russia con furore

Per Petan, questa sarà la seconda stagione lontano dal Nordamerica: «Mi mancano un po’ gli amici, gli affetti, ma di sicuro non mi manca il continuo sali e scendi tra la AHL e la NHL. A questo punto della mia vita, ho inoltre fame di nuove esperienze». L’anno scorso il nativo di Vancouver ha giocato in KHL con l’Ak Bars Kazan, totalizzando 50 punti (13 gol e 37 assist) in 60 partite, tra regular season e playoff. «La stagione in Russia è stata positiva, non mi pento di esserci andato. È un altro mondo, certo, ma nella maggior parte dei casi non ho avuto grosse difficoltà di adattamento. L’ostacolo principale è stata ovviamente la lingua; in compenso ho potuto misurarmi con un hockey di ottimo livello».

Nicolas ha giocato al centro per buona parte della sua carriera (in cui conta 170 partite di NHL con Winnipeg, Toronto, Vancouver e Minnesota), ma da un paio d’anni agisce prevalentemente all’ala. «Mi trovo bene in entrambi i ruoli, la cosa che più mi piace è avere il disco, ma questo non dipende solo dalla posizione sul ghiaccio. So che l’Ambrì si aspetta che io sia uno dei suoi leader offensivi e la cosa non mi spaventa. Anzi, questo è esattamente il genere di sfide che cerco in ogni squadra».

Come Connor McDavid

Considerato un fenomeno in età juniores, Nic non è mai riuscito a stabilizzarsi in NHL: «Tutto succede per una ragione. Non ho rimpianti, sono felice del percorso fatto fin qui e di dove sono ora. Prendo la vita un giorno alla volta, con l’obiettivo di crescere sempre». Nel 2015, il nuovo scorer biancoblù vinse un Mondiale Under 20 al fianco di Connor McDavid, totalizzando gli stessi punti (11) della superstar degli Edmonton Oilers. «È stato un bel torneo, qualcosa che resterà per sempre con me. Segnare una tripletta in semifinale è stato uno dei momenti più belli della mia carriera. È passato tanto tempo, ma ne parlo ancora spesso con i miei amici». In AHL, agli Iowa Wild, Petan è stato allenato da una vecchia conoscenza del nostro hockey: l’ex bianconero Brett McLean. «Ma non ci siamo più sentiti, quindi non ho neanche considerato l’idea di chiedergli consigli sul mio trasferimento qui».

Oltre il dolore

Sul nastro adesivo dei suoi bastoni da hockey, Nic Petan ha scritto la parola «Dad» (papà) con il pennarello. Un omaggio al padre Franc, che soffriva di un disturbo bipolare e si è tolto la vita nel febbraio del 2018, a 56 anni. «Si dice che il tempo curi le ferite, ma non si riesce mai veramente a superare una cosa simile», spiega Nic. «Quello che si può fare è cercare di evolvere, di imparare, di migliorare come persona. A volte la vita è davvero dura, ma si deve andare avanti. E io cerco di ricordare soprattutto le tante cose belle di mio papà». Nel 2019 a Vancouver, Nic e suo fratello Alex hanno istituito un torneo di golf dedicato a Franc Petan per raccogliere fondi per la salute mentale dei bambini in Canada.