Hockey

Per il Lugano è una vittoria più confortante che convincente

In casa dell’Ajoie, ultimo in classifica, i bianconeri hanno vinto di misura grazie al gol di Canonica in shorthand (1-2) - Per la squadra di Mitell è il terzo successo in quattro partite - Canonica: «Non ci lamentiamo e prendiamo i tre punti»
©PETER KLAUNZER
Giacomo Notari
12.10.2025 17:30

«Avevo detto ad Aleksi Peltonen che, in caso di contropiede, avrei tirato in mezzo alle gambe del portiere». Aveva già visualizzato il proprio gol, Lorenzo Canonica. E non proprio una rete qualsiasi, bensì quella che ha permesso al Lugano, in quattro contro cinque al momento dell’1-2, di ripartire dal Giura con tre pesantissimi punti al termine di una gara di tanta sofferenza e di poca brillantezza. Contava vincere e il Lugano ha vinto, insomma, ma il modo nel quale il successo è stato strappato, contro l’ultima in classifica, fa capire quanto i bianconeri siano ancora lontani dalla loro miglior versione.

Più solidi che dominanti

Una delle note positive - forse l’unica, oltre al risultato - della sfida contro l’Ajoie è sicuramente stato il boxplay. Non il fatto di ritrovarsi troppo spesso con l’uomo in meno - il powerplay è un punto di forza risaputo dei giurassiani -, bensí il modo nel quale il Lugano ha affrontato queste situazioni quando si sono presentate. È vero, i padroni di casa si sono portati avanti proprio in cinque contro quattro con il rientrante Turkulainen (18’45’’), ma fatta eccezione per questo frangente, la squadra di Mitell si è dimostrata solida con l’uomo in meno sul ghiaccio. Soprattutto all’inizio del periodo centrale, momento nel quale il Lugano ha dovuto superare oltre un minuto in doppia inferiorità numerica. «Il tre contro cinque è stato un momento importante, ci ha dato più fiducia anche in zona di attacco», - ha osservato Canonica -. Proprio in inferiorità numerica, tra l’altro, è poi cascata la rete decisiva del numero 14.

Tre punti e poco più

Detto dell'atteggiamento positivo in fase difensiva, è doveroso anche aspettarsi qualcosa in più sul fronte dell’attacco. Contro la quattordicesima del campionato, i bianconeri dovrebbero essere in grado di vincere senza problemi, non di strappare la vittoria con un gol in shorthand a 7’ dalla fine. Nonostante i trentasei tiri verso porta di Patenaude, la squadra di Mitell non ha mai dato l’impressione di veramente dominare il proprio avversario. «Abbiamo avuto belle occasioni, anche se il disco ha faticato ad entrare, - ha commentato Canonica -. È proprio in quei momenti che non si deve mollare. Sappiamo anche quanto l’Ajoie possa essere forte in casa, quindi alla fine non possiamo lamentarci e ci prendiamo i tre punti». Con la consapevolezza, verrebbe da aggiungere, che per imporsi contro squadre più blasonate - ad esempio giovedì in casa contro la capolista Davos - occorrerà fare molto di più.

Chi più, Chi meno :

Zach Sanford: Non va a punti e non brilla sul fronte offensivo, un po’ come la propria squadra. Quando è sul ghiaccio, però, riesce a portare stabilità e serenità ad un Lugano che ne aveva tremendamente bisogno.

Mirco Müller: Prima metà di partita inguardabile, con tanti errori in fase di costruzione e parecchie disattenzioni difensive. Si rifà parzialmente col passare dei minuti, ma da lui ci si aspetta qualcosa in più.

IL FILM DELLA PARTITA

Primo periodo

La partita si apre con un regalo della difesa giurassiana a Simion, che non riesce però ad approfittarne. I padroni di casa rispondono con un’occasione di Honka (4’28’’) e con la traversa colpita dopo una deviazione di Pedretti (10’33’’). All’11’46’’ il Lugano non sfrutta il suo primo powerplay. Al 14’50’’ Schlegel compie un grande intervento a tu per tu con Nättinen. Al 17’08’’ Aebischer viene espulso per crosscheck e l’Ajoie segna con Nättinen in cinque contro quattro (18’35’’). Al 19’10’’ scoppia una bagarre e i bianconeri si ritrovano in shorthand. Addirittura in tre contro cinque al 19’54’,’ con Thürkauf espulso.

Secondo periodo

I bianconeri iniziano il periodo centrale superando 1’10’’ di tre contro cinque, seguiti da altri 44’’ di quattro contro cinque. Al 24’19’’ tocca al Lugano giostrare in powerplay, ma quest’ultimo non punge. Al 31’24’’ Thürkauf va a sbattere su Patenaude, mentre al 34’23’’ il portiere giurassiano para il tentativo di Dahlström. I bianconeri faticano, ma riescono comunque a pareggiare al 34’50’’ con Sgarbossa, bravo a concludere un'azione di transizione. Al 35’20’’ Aleksi Peltonen ha una ghiotta occasione, ma perde il suo duello con Patenaude. Al 37’08’’ il terzo powerplay bianconero di giornata è nuovamente inefficace.

Terzo periodo

Il terzo periodo, con entrambe le squadre più prudenti, è decisamente più chiuso. il Lugano ci prova comunque con più insistenza, ma non con abbastanza determinazione per mettere sotto un Ajoie sempre più spento col passare dei minuti. Al 51’51’ ’Morini viene penalizzato. Nättinen perde un disco sanguinoso e Canonica si invola verso Patenaude per segnare in shorthand (53’01’’, 1-2). Al 56’14’’ i padroni di casa si ritrovano in sei sul ghiaccio e vengono penalizzati. Ad essere pericoloso è però l’Ajoie in shorthand. Ireland toglie il portiere (58’44’’) e chiama il Time Out (59’00’’), ma il Lugano si prende i tre punti.

IL TABELLINO AJOIE – LUGANO 1-2 (1-0, 0-1, 0-1)

Reti: 18’35’’ Turkulainen (Nättinen, Bellemare) 1-0, 34’50’’ Sgarbossa (Bertaggia) 1-1, 53’01’’ Canonica (Aebischer) 1-2

Spettatori: 4.720

Arbitri: Hebeisen e Gerber (Obwegeser e Muggli). Penalità: 6x2’ contro l’Ajoie; 6x2’ contro il Lugano.

Ajoie: Patenaude; Christe, Honka; Turkulainen, Bellemare, Nättinen; Fischer, Pouilly; Hazen, Devos, Mottet; Berthoud, Pilet; Robin, Wick, Pedretti; Sopa, Romanenghi, Veckaktins; Schläpfer; Schmutz.

Lugano: Schlegel; Carrick, J. Peltonen; Simion, Thürkauf, Omark; B. Zanetti, Müller; Bertaggia, Sgarbossa, Sekac; Aebischer, Dahlström; Fazzini, Sanford, Canonica; Meile; M. Zanetti, Morini, A. Peltonen; Tanner

Note: Ajoie senza Thiry, Gauthier, Fey, Nussbaumer, Garessus, Cavalleri, Bozon (infortunati), Conz, Friman (in sovrannumero). Lugano senza Kupari, Alatalo (infortunati), Perlini (in sovrannumero). Pali: 10’33’ Pedretti (Ajoie). Dal 58’44’’ Ajoie senza portiere. Al 59’00’’ Time Out Ajoie.