Hockey

Per l’Ambrì c’è sempre l’OT, questa volta la decide Heim

Così Pestoni dopo il successo sul Davos: «Peccato per le tante occasioni mancate nel terzo tempo»
Il biancoblù Douay ostacolato dal davosiano Dahlbeck alla Gottardo Arena. ©Keystone/Andrea Branca
Alex Isenburg
01.10.2024 23:30

Altra partita, altro supplementare. E fanno addirittura cinque su un totale di sette confronti disputati. Un numero impressionante, che testimonia - assieme ad una classifica a dir poco cortissima - l’equilibrio smisurato del campionato. Ciò che più conta, però, è che l’Ambrì Piotta una volta di più è riuscito a spuntarla all’overtime, conquistando altri due punti al cospetto di un Davos giunto in Ticino con grande carattere

La gioia di Inti

Sì, perché i grigionesi hanno probabilmente interpretato meglio la prima parte del confronto, successivamente, però, sono saliti in cattedra i leventinesi, autori di un ottimo terzo tempo. Tra i più felici, allora, non può che esserci Inti Pestoni, che contro i gialloblù ha vestito per la 500. volta la maglia leventinese. «È un traguardo che neanche da bambino mi sarei sognato - ha affermato il numero 18 - non pensavo di poter disputare così tante partite con la maglia della mia squadra del cuore. Sono molto orgoglioso e contento di poterlo fare ancora per due anni.»

Tornando al match, forse qualche rimpianto sorge, considerando che la posta piena non sembrava lontana. «Quando la fortuna, prima o poi, girerà dalla nostra parte potremo raccogliere anche qualcosa in più». Tante, forse troppe, sono infatti state le occasioni sciupate dai biancoblù, una delle quali è capitata proprio sul suo bastone, ma il disco è sembrato bloccarsi sul ghiaccio. «Non so spiegarmelo sinceramente, ma non cerco scuse, abbiamo avuto davvero molte chance, ma il disco non ne voleva sapere di entrare. Nella terza frazione abbiamo preso in mano il pallino del gioco e questo trovo che sia un fattore estremamente positivo per il prosieguo del campionato. Il Davos, d’altra parte, è una squadra particolarmente forte».

I problemi offensivi

Diversi, quindi, i punti positivi. In primis, probabilmente, un’altra prestazione di spessore da parte di Gilles Senn. Tra le note dolenti, invece, un attacco che fatica maledettamente a segnare, ad immagine di Jonathan Ang, ancora a secco di reti con la maglia biancoblù e questo potrebbe iniziare a comportare un certo peso soprattutto dal punto di vista mentale. «La pressione c’è sempre in ogni caso - precisa lo straniero leventinese - possiamo fortunatamente contare su dei buoni difensori che sono in grado di fare la differenza». Il gol, però, gli manca e l’ex Kloten non ha problemi a negarlo. «Sì, decisamente. Spero che dal momento in cui riesco a sbloccarmi arriveranno tanti altri gol dopo. Per il momento è abbastanza frustrante».

Il canadese, va detto, non è solo che sta faticando sotto porta. Anche il compagno di linea Lilja, per fare un altro nome, ha le polveri ancora bagnate. Anche Heim, invero, era a secco di segnature e allora la speranza per i biancoblù è che si sia sbloccato. «Il suo può senza dubbio diventare un esempio per tutti noi». Insomma, fintantoché qualcuno segna e l’Ambrì va a punti Cereda può anche stare tranquillo e nel giorno in cui gli stranieri troveranno il gol con più frequenza, i leventinesi saranno ancor più vincenti.