Schlegel, Granlund e solidità: il Lugano piazza il colpaccio

Forse - e insistiamo sul forse - qualcosa è cambiato. O sta cambiando. Meglio dirlo a bassa voce, che non lo senta nessuno. Fatto è che il Lugano, dopo i due successi contro gli ZSC Lions, è andato ad imporsi anche a Davos. Tre vittoria di fila, e chi se le ricordava più? Sono così undici i punti ottenuti dalla formazione di Luca Gianinazzi nelle ultime cinque uscite: già, forse qualcosa sta cambiando.
I complimenti di Markus
Ancora buna volta a fare la differenza è stata una ritrovata compattezza difensiva. Schlegel sta vivendo un periodo magico e Lukas Klok ha portato tanta solidità alla difesa del Lugano. E così i bianconeri- come contro lo Zurigo - hanno dimostrato che le partite si possono vincere segnando anche due sole reti. «A dire il vero - spiega Markus Granlund - a me non importa se vinciamo 2-0 o 6-0. Quel che conta sono i tre punti. La verità è che adesso difendiamo meglio come squadra e i successi ci permettono di accumulare fiducia. Niklas sta giocando molto bene, Klok è un terzino solido che sa fare bene tutto».
Continuare così
Il Lugano nei primi due tempi ha controllato perfettamente la partita, concedendo pochissimo al Davos. E ha trovato le due reti che hanno fatto la differenza. In entrambe le occasioni, dapprima con un grande assist per Marco Müller e poi con un tiro a botta sicura, a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato proprio Granlund: «Non è mai facile - spiega il finlandese - tornare dopo un infortunio. Sono però riuscito ad allenarmi nel migliore dei modi e mi sento bene. E quando la squadra gira, è più facile per un singolo mettersi in evidenza. Ora si tratta di continuare così».
Qualche rete in più
L’unica pecca del Lugano in una serata oltremodo positiva, è stata quella di voler controllare la situazione negli ultimi venti minuti di gioco rinunciando, per lunghi tratti, ad attaccare. Ma quando il Davos ci ha provato, ha sempre trovato sulla sua strada uno Schlegel insuperabile. «A dire il vero - conclude Granlund - potevamo attenderci una reazione del Davos nel terzo periodo, ma l’abbiamo gestita piuttosto bene. Avremmo invece potuto e dovuto segnare di più nel terzo centrale: non possiamo sempre sperare che il nostro avversario non segni o realizzi solo una rete».
Già, ma per il momento va benissimo anche così. Di occasioni i bianconeri ne hanno create tante: era molto più importante ritrovare la solidità difensiva».